Capitolo 30

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La guardo negli occhi e mi fa entrare dentro il suo mondo, mi ci perdo dentro ed è come se la paura non ci fosse piu. Avvicino lentamente il mio viso al suo, i nasi si sfiorano, il respiro si confonde e sfioro le mie labbra con le sue in un bacio leggero ma colmo d'amore. Questo gesto, così apparentemente innocente da parte mia, risveglia in me tutto quello che avevo soffocato. La guardo negli occhi e vedo che sta rispettando i miei tempi, mi lascia fare e mi permette di spogliarmi della mia armatura senza alcuna fretta. Questa decisione, la sua accortezza nei miei confronti, è ciò che fa cambiare tutto quanto.
Le accarezzo il viso e la bacio muovendo le labbra sulle sue, lei ricambia accarezzandomi leggermente la guancia e il collo. Il suo tocco accende un fuoco sotto la mia pelle. Con la lingua le chiedo il permesso e lei mi apre la bocca senza esitazione, le nostre lingue si cercano mentre approfondiamo il bacio. Le prendo il viso tra le mani e la tengo più vicina a me possibile "Tu sei la mia rovina" le sussurro sulle labbra.

Sorride per questa confessione "Ti amo" mi risponde in un sussurro, mi alzo dal materasso e lentamente mi metto a cavalcioni su di lei. Mi stringe i fianchi a lei mentre le mie mani sono sul suo viso. Mi sembra sia passata una vita dall'ultima volta che ci siamo baciate così, ma nonostante sia passato tanto tempo, il ricordo del suo inconfondibile tocco e il suo sapore è rimasto scolpito nei miei ricordi.

Le sue mani mi accarezzano la schiena nuda, la pelle si riempie di brividi e il fuoco che sento divampa.

La razionalità non esiste.
Il cervello è spento. Totalmente.

Nella mia testa c'è solo lei.
Nel mio cuore c'è solo lei.

Improvvisamente mi priva del suo tocco, facendo violenza su se stessa e questo lo vedo chiaramente "No aspetta aspetta.." mi guarda negli occhi mortificata "..io non voglio che tu pensi che abbia fatto tutto per portarti qui" alzo un sopracciglio molto interessata a quello che mi sta dicendo perché non avrei mai pensato che i nostri ruoli si intercambiassero. Mi fa alzare da lei perciò rimango in piedi mentre lei è seduta sul materasso piena di sensi di colpa "Perché non è così, io non ti sto manipolando" mi assicura ripensando a tutte le nostre discussioni. Resto a guardarla qualche istante, in piedi davanti a lei. Lei ragiona tenendo lo sguardo basso ma appena mi guarda si vede che mi vuole perciò per me è difficile capire quale sia il problema "Io.. cazzo sei bellissima ma non voglio fare niente.. ti ho promesso che se saresti entrata qui non avremmo fatto niente"

"Zulema, lo so.." le dico estremamente seria e convinta di ciò che dico "Non lo penso" scuoto leggermente la testa mentre le sorrido ingenuamente "Abbassami la zip" le ordino voltandomi e scostando i capelli. Mi guarda un po' perplessa "Stai aspettando un invito scritto?" Lei arriva da me e molto lentamente fa scorrere la cerniera lungo tutta la mia schiena, il vestito scivola giù lungo il mio corpo e le sento smettere di respirare. Mi volto e le mostro il mio corpo totalmente nudo dal momento che non avevo indossato alcun tipo di biancheria "Scelgo io" le dico andandole incontro, lego le braccia dietro al suo collo "Sto scegliendo di farmi un regalo per il mio compleanno" le sussurro, le tolgo la giacca del tailleur e lo appoggio sulla poltrone. La svesto pezzo dopo pezzo perché ho sognato di farlo per tutta la sera e adesso non voglio perdermi nulla "Perciò sta zitta e fammelo scartare" le ordino irremovibile. Le mie dita scorrono sul suo corpo mentre le abbasso la cerniera "Ho bisogno di un momento di pausa dalla nostra situazione" Non porta il reggiseno, solo un paio di mutandine di pizzo "Odiarti è la cosa che più mi sfinisce" appoggio le labbra sulla sua scollatura e la sento respirare più profondamente "Perché non posso odiarti.. non ci riesco.. nemmeno un pochino.." sussurro sulla sua pelle marchiandola ad ogni passaggio ".. Perciò Zulema.. fai di me ciò che vuoi stanotte" resta immobile probabilmente scioccata da ciò che sto dicendo e lo sarei anche io "Che cosa vuoi, Zulema?"

Nel suo sguardo leggo quanto mi desidera "Io non voglio una notte soltanto.. voglio per tutta la vita" mi prende tra le sue braccia, i nostri seni scoperti si scontrano. Mi fa sedere sul materasso e mi spalanca la gambe "Io" mi bacia con la lingua "voglio" mi bacia in mezzo al seno, lungo la cicatrice che ha lasciato John, un gesto d'amore che mi mancava da morire e poi si inginocchia davanti a me "te" la affonda dentro di me. Inarco la schiena e porto la testa all'indietro quando inizia a muoversi dentro di me, una mia mano accompagna il movimento mentre le stringo appena i capelli nel pugno.

Abbasso lo sguardo e incontro i suoi occhi infuocati di un desiderio che non si spegnerà mai. Gemo incontrollatamente tenendo la bocca leggermente aperta e ansimo sotto il suo controllo. Vengo quasi subito perché sa perfettamente quali tasti toccare e mi libero. Accompagna il mio orgasmo con qualche leggera spinta prima di uscire e baciarmi. I nostri umori si mescolano. "Sdraiati" le ordino. Questa notte non comanderà lei.

Fa esattamente ciò che mi dice e io le salgo sopra, mi muovo su di lei mentre continuo a baciarla. La mia mano destra le accarezza il corpo scendendo sempre più verso al basso. Il suo respiro accelera anche se non sono ancora arrivata dove davvero mi vuole. Arrivo all'elastico dei suoi slip e le lascio un piccolo bacio sulla cicatrice da proiettile sul cuore prima di entrarle dentro. Inarca la schiena e porta la testa indietro quando inizio a spingere sempre più in fondo con un movimento deciso. Incolla la fronte contro la mia per guardarmi negli occhi. Continuo a spingere, lei ansima e geme incontrollatamente. Per zittirla la bacio, intrecciando la lingua con la sua, perché non voglio che svegliamo Lucía. Le sue mani mi tengono stretta a lei "Ti amo" mi sussurra a fatica con voce spezzata dal piacere. Le pareti mi si stringono intorno alle sue dita e so cosa vorrebbe che facessi, mi guarda negli occhi supplichevole "Macarena.."

"Non questa volta" le sussurro piano, la bacio per soffocare le sue urla, ancora una spinta e viene sulle mie dita. Accompagno il movimento con un ritmo graduale e le sfilo da lei. Mi pulisco con le lenzuola e scendo da lei.

La guardo mentre cerca di ritrovare il controllo, stabilizzando il respiro "Continui a punirmi" scuote la testa mettendosi una mano sul viso "Non ti fidi di me e non ti lasci andare, non importa ciò che dica o faccia.. io non credo che mi farai più entrare come prima" vedo una lacrima solcarle il viso "Ed è solo colpa mia"

Mi siedo sul materasso, appoggiando la schiena contro la testata del letto e mi porto i capelli all'indietro "Non sai quanto vorrei poter dimenticare quella sera" dico con voce spezzata "Quanto vorrei che le cose tra noi avessero funzionato durante il nostro matrimonio.. ci ho provato, Zulema, ci ho provato davvero"

"Dimmi che posso fare" si alza su un gomito e mi guarda "Che cosa posso fare per riconquistarti? E dico per davvero.. non questa cosa.. non stiamo facendo l'amore ma solo assecondando un desiderio che c'è sempre stato" punta lo sguardo nel mio "Io voglio te. Il tuo cuore. Lasciami entrare ti prego"

"È che non ci riesco" ammetto con fatica perché le lacrime iniziano a scendere "Lo vorrei davvero.. ma non ci riesco" abbasso lo sguardo "Non ho smesso di amarti, neanche per un momento.. tu vuoi me ma la verità è che non mi hai persa, è solo che tu.. mi hai portato via tanti pezzetti di me" scuoto la testa leggermente "Un po' alla volta da non accorgermene.. non è rimasto nulla. Non sono niente, soltanto l'ombra di me stessa. L'amore per te mi ha consumata" la guardo negli occhi e le accarezzo leggermente il viso "Ma rifarei tutto.. non era soltanto dolore e sofferenza.. è solo che quando finisce qualcosa si ricorda solo quello"

"Pensi che tra noi sia davvero finita?"

Non le rispondo. Non saprei cosa dirle. La sua domanda mi rimbomba in testa, una domanda a bruciapelo ma lecita.
È finita?

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