Capitolo 51

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ZULEMA

"Sai.. lo devo ammettere.. credevo che avresti ceduto prima" mi dice Fatima girandomi intorno "Il dolore che stai provando sono sicura che sia insopportabile eppure non mi dai nemmeno la più piccola soddisfazione" scuote la testa amareggiata "Sei una delusione anche come ostaggio"

"Mi dispiace non soddisfare le tue sadiche aspettative" le rispondo ironica.

Mi osserva "Non te ne frega un cazzo di te stessa.. mi è chiaro ormai.. devo forze sforzare la mano su qualcuno un po' più vulnerabile? Che ne dici della mia sorellina? Quanto credi che durerebbe in queste condizioni? Secondo me nemmeno dieci minuti" ride prendendola in giro "L'avete tenuta in una teca di cristallo.. invece che proteggerla l'avete resa debole. Sarebbe stato meglio se fosse stata in altre mani.. io sono venuta su molto bene"

Rido scuotendo leggermente la testa con le poche energie che mi rimangono "Questione di punti di vista"

Lei mi guarda con cattiveria ma il suo sorriso sadico è sempre stampato sulle sulle labbra. Si avvicina a me sfiorandomi il viso come se fossi una bambola con la quale vuole giocare. Il suo tocco sulla mia pelle così apparentemente innocente mi fa rabbrividire "Mi hanno detto che Macarena ha sequestrato quello che ti ha rapita.. lo hanno riconsegnato abbrustolito senza un orecchio.. ce la sta mettendo davvero tutta per trovarti e qualcosa mi dice che non manca poi tanto.. il che vuol dire che dobbiamo accelerare un po' le cose"
Si rivolge al mio torturatore "Dottore.. che ne dice se passiamo alle maniere un po' più forti?" Chiede divertita "Voglio lasciarti il segno.. avermi incontrata deve essere un ricordo indelebile per te" non ho la panoramica completa di ciò che mi succede e ma un dolore lancinante mi colpisce la schiena e lancio un urlo. Una frustata. Non una sola, è la prima di una serie. Lei resta a guardarmi divertita mentre continuo a serrare la mascella stringendo i denti per urlare il meno possibile. Perdo il conto di quante volte mi colpisce la schiena perché la sofferenza prende tutto lo spazio della mia mente. Mi vengono le lacrime agli occhi dal dolore che provo "Stop" i colpi si fermano e per un attimo respiro. Un solo attimo perché questa situazione mi lascia in apnea continua.

"Che cosa vuoi, Fatima?" Le chiedo rabbiosa.

"Niente" alza le spalle indifferente.

"STRONZATE! Tutti vogliono qualcosa, tutti hanno un prezzo.. qual'è il tuo?" Le chiedo fissandola negli occhi.

"Voglio vederti soffrire" dice semplicemente "E poi vederti morire.. è il mio obiettivo di vita"

"Ma perché? Che cazzo ti ho fatto io?" Le chiedo non capendo più le motivazioni di tutto questo.

Mi afferra il collo e stringe, il suo viso e a pochissimi centimetri dal mio "Perché tu.. sei sfuggita al tuo destino e hai ottenuto tutto mentre io marcivo di galera in galera senza alcuna prospettiva futura. Te ne sei sbattuta di coglioni di me e ti sei fatta una famiglia ma puoi starne certa che te la strapperò via! Distruggerò il mondo che ti sei creata e ti guarderò mentre brucerai all'inferno"

La porta si apre e un tizio entra restando sull'attenti "Hanno varcato i confini"

Lei smette di stringere ma tiene ancora il mio collo nella mano e si diverte nel vedermi soffrire "È pronta la stanza?" Chiede senza smettere di fissarmi.

"Sì, signora" comunica il milite.

"Ottimo, puoi andare Jake" lui lascia la stanza a passo spedito "Cambio stanza, ti piacerà.. ho degli amici che sono così arrapati all'idea di conoscerti.." con un cenno mollano le catene lei lascia la presa e io cado in ginocchio ai suoi piedi "La grande Zulema Zahir non è poi così immortale vedendola adesso" si accuccia guardandomi in faccia "Mi chiedo in quanti abbiano potuto godere di vederti in ginocchio.. forse solo io.. e Macarena ovviamente" si mette a ridere, mi afferra per il viso "Ma scommetto che quando te la fai è più divertente stare in questa posizione di quanto lo sia adesso"

Hasta siempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora