POV KEVIN
Dopo che le ragazze salirono nelle loro stanze io e Sem ci dirigemmo verso il Rose's Hotel dove Jason e Tyler avevano prenotato una camera. L'hotel si trovava ad una ventina di minuti a piedi da casa nostra, sullo stesso stradone. Ovunque mi girassi c'erano ragazze in mini bikini o in abiti che sembravano una seconda pelle.
Il mio appetito sessuale si era del tutto risvegliato nell'istante in cui avevo messo gli occhi su quella ragazza, tette e gambe che in quel momento mi sfilavano davanti non facevano altro che peggiorare il mio stato d'astinenza. Dovevo ammettere che l'immagine di lei nuda sotto di me riaffiorò molte...troppe volte nella mente. Diverse ragazze durante il tragitto mi sorrisero languidamente, quel sorriso che ormai avevo imparato a conoscere poteva significare solo una cosa.Sem si girò verso di me e dal cenno che mi rivolse capii che i suoi pensieri avevano preso la stessa direzione dei miei. Eravamo in un paradiso terreste.
Arrivammo finalmente all'hotel, ci sedemmo su un divano nella spaziosa camera dei ragazzi.
"Ci sono novità" disse Sem ai due, che lo guardarono con aria perplessa.
"Vi avevo già detto che ci sarebbe stata mia cugina Jamie, ebbene oggi abbiamo avuta una piacevole sorpresa, si è portata dietro un'amica niente male"
I volti dei due ragazzi si illuminarono alla notizia.E per un solo istante, la mia mascella si contrasse. L'avevo puntata io, per primo.
Mi rilassai subito dopo. Non aveva senso infastidirsi. Per chi poi? Una ragazza che conoscevo da poco più di mezz'ora e con cui non avevo scambiato neanche una parola. La situazione era grave, era una settimana che non andavo a letto con nessuna. Era stato quello a provocarmi quell'insolita reazione. I miei pensieri furono interrotti da Tyler che con uno sguardo da predatore si rivolse a Jason.
"Cos'aspettiamo? Andiamo a conoscerle".
Da ciò capii che eravamo tutti tremendamente annoiati dalle solite scopate al campus.Sem li guardó di traverso.
"Mia cugina non si tocca" disse con stizza, senza ammissione di repliche.
"E niente casini neanche con l'amica""Va bene amico, tranquillo" intervenne Jason, il più pacato di tutti noi. Di solito era lui che ci riaccompagnava a casa quando eravamo ubriachi dopo le feste. Tyler invece era il puttaniere del gruppo, sempre pronto a dire le cose più inopportune, era la voce della verità ecco il perché di inopportune, non era capace di tenersi le cose per se nei momenti che lo richiedevano.
La maggior parte delle risse a cui avevi partecipato erano dovute alla sua lingua lunga.
Era uno di quei ragazzi che pensava per il settanta percento del tempo a come infilarsi nelle mutandine di qualche ragazza.
Lui e Jason li avevo conosciuti a tredici anni, giocavano nella mia squadra di rugby junior della città, insieme a Sem.Sem.
Lui si era trasferito quindici anni prima con la sua famiglia nel New Jersey, era il mio vicino di casa. Eravamo compagni di classe al liceo, in poco tempo diventó come un fratello per me. Dopo il diploma, avvenuto ormai da due anni, decidemmo di frequentare la St. George University in Nevada. Nessuno dei due aveva ben chiaro in quale settore specializzarsi, e proprio per questo, avevamo deciso che dopo la fine dei corsi ci saremmo presi una vacanza per schiarirci le idee. Ed ora eccoci, a South beach in California.POV ALLY
Sem aveva inviato un messaggio a Jam scrivendo che altri due amici si sarebbero uniti a noi durante quelle vacanze. Lui, Kevin e gli altri ci aspettavano al DONEY CLUB alle 22.00.Noi ragazze avevamo trascorso il pomeriggio a prendere il sole e a parlare dell' ex di Jam, Alex, che lei aveva lasciato poco tempo prima. L'avevo vista piangere molte volte a causa di quell'idiota, spesso per non lasciarla sola in quei momenti, mi fermavo a casa sua a dormire, guardavamo un film e facevo la stupida per farla ridere e tirarle su il morale.
Una sera di un un paio di mesi prima i suoi sospetti furono confermati, lo stronzo aveva un'altra. Il lurido la tradiva. Lo beccó mentre palpeggiava la sgualdrina in questione in un locale.Schifoso verme.
Jamie soffriva ancora, nonostante tutto il male che le avesse procurato ci teneva a lui, anche se stava cercando in tutti i modi di dimenticarlo...quel giorno era la prima volta dopo settimane, che parlavamo di quella storia.
I ragazzi come Alex li odiavo.
Odiavo tutte quelle sottospecie di uomini se così si potevano definire, che ammaliavano le ragazze, facendole sentire uniche e speciali, per poi gettarle via e abbandonarle nella disperazione passando, come se nulla fosse accaduto, al trofeo successivo.
Verso le 20.00 iniziammo a preparaci. Arricciai i lunghi capelli bruni, misi una sottile linea di eye-liner, il mascara, un velo di blush e colorai le labbra di un rosso intenso, definendone attentamente i contorni .
"Ally!!" sentii urlare dall' altra camera. Mi precipitai nella camera di Jam temendo che fosse successo qualcosa di grave, magari era scivolata.La vidi in piedi su una sedia, davanti all' armadio immenso, simile a quello che avevo io nella mia camera. Aveva metá vestito rosso infilato da una spalla, i capelli metà lisci e metà ricci, e saltava sulla sedia nel tentativo di afferrare un altro vestito nel fondo dell'armadio. Si voltò verso di me e fischiò in modo malizioso.
"Sei bellissima" e i tratti del suo viso si addolcirono.
"Scendi giù, ti aiuto"
Le sfilai il vestito rosso dalla testa, e presi la piastra attaccata vicino al suo letto, iniziando a lisciarle i capelli, poi l'aiutai a prendere il vestitino minuscolo.
"Tu cosa indosserai? " Chiese in tono speranzoso.Sapevo dove voleva andare a parare.
Era risaputo che preferivo la comodità, i mini abiti che lei era solita indossare non facevano per me. E i tacchi erano scomodi. Sfoderai un sorriso innocente."Non mi incanti bellezza, non ti lascerò venire al club con il look da santarellina che tanto difendi, e poi, non vorrai deludere proprio adesso quel ragazzo, Kevin, ho notato come ti guarda sai" le comparve un fastidioso sorrisetto sulle labbra.
"Non dire sciocchezze" ribattei lanciandole uno dei tanti vestiti sparsi sul letto.
"Solo un cieco non l'avrebbe notato Ally, e poi per una sera potresti anche osare di più, mettendo in mostra quel bel corpo che ti ritrovi"Forse aveva ragione.
Forse per una sera avrei potuto indossare qualcosa di diverso.
Infondo avevo diciotto anni e una serata di svago dopo la fine di quei esami massacranti me la meritavo.Jam scelse per me un vestito corto color panna, aderentissimo, aveva lo scollo a cuore, creava un bel contrasto con i miei capelli scuri. Indossai un paio di tacchi neri lucidi.
Mi guardai allo specchio.
Caspita, non ero niente male.Non cadere e non fare figuracce, Ally.
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Indelebile
RomanceQuesta è la storia di Ally e Kevin, due nemici...o quasi. Lui è il classico ragazzo bellissimo, dagli incredibili occhi verdi e il corpo scolpito. È abituato ad avere tutte le ragazze che vuole. Tranne una. Ally è la tipica brava ragazza, solare ed...