37-Occhio per occhio

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POV ALLY

Mi fiondai sul letto, sprofondando con la faccia nel cuscino nella speranza di calmare i singhiozzi.

Come aveva potuto?

Ero infuriata con lui e con me stessa per avergli permesso di prendermi in giro in quel modo.
Usare il mio stesso corpo come arma contro di me era stato davvero geniale dovevo ammetterlo.

Prima mi aveva costretto contro la mia volontà ad andare via dalla festa e poi come se non bastasse, a fare bella mostra sul mio collo mi aveva lasciato anche quel 'ricordo'. Anche se non potevo vederlo per la mancanza di specchi in camera mia, percepivo perfettamente le sue dimensioni, che di certo non sarebbero passate inosservate.

Un marchio.
Un segno che sarebbe rimasto lì, a impedirmi di divertirmi anche se lui non fosse stato presente.
Come avrei fatto con Mat?  Con quale coraggio sarei potuta uscire con lui? Ammesso che dopo la mia fuga fosse stato ancora interessato ad uscire con me.

E questo ovviamente faceva tutto parte del suo piano, quel maledettissimo bastardo era in gamba dovevo ammetterlo. L'avevo istigato e come una sciocca non avevo fatto i conti con il contrattacco, pessima mossa da parte mia.

Perché?
Perché arrivare a tanto?
Quella domanda mi stava tormentando.

Si, Era vero avevo bevuto parecchio, ma nulla che non riuscissi a gestire,  e anche qualora la situazione mi fosse sfuggita di mano non stava a lui intervenire.
Ero perfettamente dotata di una  bocca per chiedere aiuto, e non avrei esitato a rivolgermi ai ragazzi se Mat si fosse comportato male approfittandosi del mio 'stato' come l'aveva definito lui.

Come se non fosse bastato mi aveva baciato con un trasporto tale da farmi dimenticare il resto del mondo e lo spazio che mi circondava e questo non doveva proprio succedere. Non dopo avermi rapita contro la mia volontà e non dopo il suo comportamento da 'tra di noi non c'è mai stato nulla e me la spasso con chi voglio'.

Perché sì, tra di noi c'era qualcosa, qualcosa di intenso e sconvolgente, e non ero la sola a provarlo, per quanto fino a quella sera non volessi ammetterlo.

L'attrazione che provavo per lui non era a senso unico, e quel bacio ne era stata la conferma. Ciò che avevo sentito nei suoi pantaloni non era frutto della mia immaginazione, e di certo non poteva essere solo per ripicca.

Poi però mi balenò davanti l'immagine di Rose avvinghiata a lui, le sue mani che la stringevano e la sua bocca su quella di lei.

Come una doccia gelata realizzai che certo, non gli ero indifferente, cosi come non gli era indifferente la maggior parte dell'universo femminile.

E a me non era indifferente lui, così come per la maggior parte delle ragazze dotate di occhi funzionanti.
Non farti illusioni Ally.
Pensare di avere l'esclusiva era tremendamente stupido da parte mia, anche se per un secondo avevo esultato alla prospettiva di essere l'unica a fargli perdere il controllo.

Chissà a quante ragazze faceva lo stesso effetto, ciò che a me aveva fatto quasi perdere la ragione, per lui evidentemente non doveva essere niente di speciale data la facilità con cui aveva messo fine al tutto, ci era abituato no? Certo che ci era abituato, e ne avevo avuto ampia dimostrazione quella sera stessa. Mi maledissi per essermi lasciata andare a quella che si era poi dimostrata soltanto un ingegnosa provocazione e non una sincera voglia della mia bocca, di me.

La cosa che mi faceva più rivoltare lo stomaco era che ancora una volta aveva dimostrato di essere tutto quello che avevo sempre odiato, mi sentivo tradita.  Aveva tradito la fiducia che avevo deciso di dargli.
O semplicemente mi ero fatta troppi castelli, credendolo diverso.

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