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POV ALLY

"Ally... Ally svegliati"

Sentii dei tocchi leggeri sulla schiena e impiegai un paio di secondi a mettere a fuoco la stanza illuminata.
Jamie era di fianco a me, sorreggeva un vassoio con una tazza di thè e una compressa per il mal di testa.

"Buongiorno bell'addormentata" disse con un sorriso.

"Hey Jam...che ore sono?" Biascicai stropicciandomi gli occhi.

"Le 14"

Era tardissimo, mi ricordai del duro lavoro che avevo fatto poche ore prima per preparare la colazione. Probabilmente tutti si erano alzati prima di me e avevano già spazzolato via tutto.

"Avete già mangiato? Ho preparato i pancakes per colazione"

"Sem ed io ci siamo appena svegliati, li ho visti in cucina e ho pensato di svegliarti così li mangiamo insieme, hanno un aspetto delizioso"

In realtà non avevo molta fame, sarei voluta restare a letto tutto il giorno, ma la mia amica mi tirò le coperte sui piedi e, rassegnata, mi alzai riluttante.

Ero un po' nervosa all'idea di scendere in cucina.
Non volevo rivederlo. O almeno non subito. Non avevo la più pallida idea di come comportarmi in sua presenza dopo la fuga dalla spiaggia.

Arrivai in cucina e, con mio grande sollievo lui non c'era. La giornata iniziava bene.

"Ally, potrei abituarmi a tutto questo sai?" Mi fece l'occhiolino Sem, con la bocca stra piena.

"Hanno un buon sapore?"

"Stai scherzando? Sono ottimi"

Stavo iniziando seriamente a pensare che facessero schifo e che la mia cucina fosse buona solo nella mia immaginazione, ero arrivata alla conclusione che i miei genitori in realtà mentissero quando si complimentavano, soltanto per non darmi un dispiacere.

Mr schizzinoso, da oggi ti promuovo a Mr Stronzo schizzinoso.

***

Passai il resto della giornata sulla spiaggia con Jam, di Kevin e gli altri non c'era traccia.
Verso sera Sam tornò a casa, lui e Jam, mi fecero visitare il centro di South Beach. Tra le vie c'era un atmosfera di festa, e notaii che lucine di ogni genere contornavano praticamente ogni negozio. Sembrava Il periodo che preferivo di più all'anno, Natale.

"Offro io ragazze" disse Sem in tono gentile, indicando un chiosco di gelati.
Jam si alzò in punta di piedi e gli diede un bacio affettuoso sulla guancia.

"Grazie" mi limitai a rispondere.
Volevo essere più solare, come era mio solito, ma non ci riuscivo.
Era una giornata no, fortunatamente eravamo usciti, altrimenti il mio umore sarebbe peggiorato ancora di più.

"Fammi assaggiare il tuo"  Sem si sporse vicino alla mia bocca, su cui era appoggiata la nuvola di gusto pokemon.

"Mm ok, a patto che anche tu mi faccia provare il tuo"

Gli avvicinai il gelato alla bocca e lui ne prese un po' con la punta della lingua.

"Ora tocca a me".
Mi sporsi verso il suo cono, ma invece di avvicinarmelo me lo spiaccicó sulla bocca.

Scoppiai a ridere

"Questa me la paghi prima o poi"

"L'importante è che sorridi" mi guardò sereno...la sua espressione, le sue parole...mi sorpresero.
Sem era davvero una brava persona, e dovevo ammettere che riuscì a scacciare un po' di quella pesantezza ingiustificata mi stava rovinando la serata.

Arrivammo a casa, era vuota. Ancora.

Prepari una cena veloce a base di pollo e insalata e dopo mangiato ci sedemmo sul divano a guardare un film. Eravamo tutti stanchi dopo quella lunga passaggiata e nessuno di noi sembrava incline alla conversazione, a differenza di quella sera in cui non smettemmo un attimo di parlare tra le vie del centro.
...Ci addormentammo poco dopo, uno sulla spalla dell'altro.

POV KEVIN
Erano le quattro del mattino quando tornai a casa.
La mattinata precedente non dormii molto, quando mi svegliai era relativamente presto... Inviai un messaggio a Sem per avvisarlo che avrei preso la macchina e sarei andato da Ty e Jason.
Nel pomeriggio ci raggiunse anche lui, ma poi verso sera tornò a casa, aveva promesso non so cosa a sua cugina, quindi doveva tornare.

Quella sera eravamo andati in un Pub, avevo voglia di divertirmi, e non ero l'unico considerando la lingua di Ty sul collo di una ragazza...Jason era stranamente tranquillo.

Non credevo di essere ubriaco a fine serata, o almeno, non lo realizzai fin quando non varcai la porta di casa.

Già, non potevo essere sobrio perché alla vista di Allison che dormiva sul torace di Sem mi venne voglia di spaccare qualcosa.

Mi avvicinai senza fare rumore, evitando di schiacciare gli avanzi di patatine cadute sul pavimento.
Il mio corpo sembrava dotato di volontà propria...allungai le mani e la presi in braccio, facendo più attenzione possibile per non svegliarla.
Per un secondo aprì gli occhi, emise uno strano mugolio; quando ebbi la certezza che si fosse definitivamente riaddormentata iniziai a camminare.
"Kevin" biascicò, mentre salivo le scale.
Immaginavo addirittura che pronunciasse il mio nome nel sonno.
Grave.
Entrai in camera sua e l'adagiai lentamente sul letto, tirandole le lenzuola fino alle spalle.

Ne ebbi la certezza. Ero completamente andato.
Mi stupii di quel gesto che non era da me...doveva essere l'alcol.
Decisamente.

Andai in camera mia e in qualche modo riuscii a svestirmi. Crollai sul letto dopo qualche secondo.

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