4-Stupida

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POV KEVIN
Eravamo al DONEY CLUB da poco più di venti minuti, ci sedemmo in un posto più tranquillo rispetto alla pista da ballo dove una moltitudine di persone si dimenava a ritmo di musica, incollati gli uni agli altri.
Sem aveva preferito farci aspettare lì l'arrivo delle ragazze. Il mio sguardo vagava annoiato nella sala bar, odiavo aspettare...fortunatamente due ragazze, una bionda e l' altra rossa, si avvicinarono, sedendosi nelle due poltroncine vuote, esattamente davanti a me. Sentivo i loro occhi puntati addosso e, quando ricambiai, distolsero lo sguardo.
Conoscevo fin troppo bene quei tipi di ragazze, bastava guardarle per capire qual'era il loro obbiettivo. La biondina si mordeva il labbro inferiore con finta nonchalance, mentre la rossa accavallò le gambe.
Entrambi i gesti erano inequivocabili, erano in cerca di attenzioni. Improvvisamente ebbi un illuminazione.

"Vuoi ballare?" Chiesi di proposito senza guardare né l'una né l'altra.

"SI" risposero all'unisono.

Ci avrei scommesso. Due in un colpo solo.

Le due ragazze si guardarono in cagnesco, reazione perfettamente prevedibile. Divertito ed eccitato dalla situazione, sfoderai un sorriso bastardo: "Posso ballare con entrambe".
Le due ragazze fissarono le mie mani tese verso loro. Dopo un secondo di esitazione accettarono. Con un cenno della mano salutai i miei amici che ci guardarono a frustati, e anche un po' incazzati. Se avessi aspettato ancora un minuto Tyler e Jason si sarebbero intromessi rubandomi tutto il divertimento.

POV ALLY
Arrivammo al club e come al solito eravamo in ritardo. L' atrio elegante del locale terminava con dei gradini, cinque per la precisione, che portavano alla pista da ballo. Da quella posizione rialzata si vedeva il dj in una sporgenza in alto e le poltroncine in pelle nera intorno a dei tavolini bianchi in fondo al locale. Quella zona era illuminata normalmente rispetto al resto del locale, che invece era immerso in fasci di luce di ogni genere. Jamie mi fece segno con la mano di seguirla, indicando un punto in fondo. Mettendo a fuoco meglio, intravidi Sam che con la mano salutava la cugina da lontano, facendogli segno di avvicinarci.

Ci inoltrammo tra i corpi sudati che si dimenava a ritmo di musica e finalmente riuscimmo a raggiungerlo. Era solo.
" I ragazzi saranno qui a momenti, sono andati a prendere da bere" spiegó mentre abbracciava la cugina.

Poi fu il mio turno.

Mi guardó incerto, spalancando le braccia. Sembrava un ragazzo apposto, uno che non ci provava solo perché aveva due tette e un sedere in mostra davanti agli occhi. Il fatto che fosse cugino di Jam mi rassicuró, sentivo che potevamo essere amici. Gli andai incontro e mi stinsi nel suo abbraccio
"Hey Sem"

In quel momento, da dietro le sue spalle larghe vidi Kevin, in pista.

Era incollato a due ragazze, la bionda aveva il bacino rivolto verso i suoi fianchi, mentre la rossa era dietro di lui con le sue mani sul sedere.

Disgustoso.

Ci sedemmo sulle poltroncine nere, aspettando che i due amici di Sem si facessero vivi, chiacchierammo del più e del meno per una decina di minuti, guardai ancora nella direzione in cui si trovava Kevin. Era rimasto solo con la rossa, si avvicinò al suo collo, risali lungo l'orecchio e lo vidi sussurrare qualcosa, lei soffocó un sorriso.

Una strana scarica scese fin giù nello stomaco, qualcosa che non mi piaceva affatto.

Dopo cinque minuti, lo cercai con lo sguardo ma lui e la rossa erano spariti. Lo vidi al bancone con un altra ragazza, le cingeva la vita con un braccio mente con quello libero le porgeva una birra.
La rossa era seduta poco più in là, lo stava fissando con occhi infuocati...tristi, umiliati forse.

Fece lo stesso gesto con l'altra ragazza, gli si avvicinò all'orecchio e gli sussurrò qualcosa, provocando lo stesso sorriso che avevo visto prima.

Fu allora che ciò che si era insidiato  nella mia mente come un sospetto infondato, divenne un indiscutibile certezza: ero uno stronzo.

E della peggior specie.

I ragazzi come lui mi facevano ribrezzo.
Consideravano le donne al pari di una macchina sessuale per soddisfare i loro bisogni. Poco importava se le ferivano.

Mi vergognai al pensiero di essermi imbarazzata di fronte ad un ragazzo del genere. Non sarebbe capitato mai più.
Senza contare che, da come si comportavano le altre ragazze, aveva sicuramente pensato che fossi stupida e infantile.

Mi girai dall'altra parte. Non avevo intenzione di dedicare a quella scena un secondo di più.

POV KEVIN.
Vidi Jason e Tyler tenere tre birre per mano, quello fu il segnale che le ragazze dovevano essere arrivate. Probabilmente stavano portando da bere. Era ora di smetterla con i giochetti...lei era qui.
Mi staccai dalla ragazza e li raggiunsi, sfilando dalle loro mani una birra ciascuno.
Avevo trascorso ben venti minuti ad aspettarla, ma lei e l' amica non si erano fatte vive. Maddy e Jessica mi avevano offerto un opportunità troppo allettante per poterla rifiutare, così nel mentre in cui si decidevano ad arrivare occupavo il mio tempo nel migliore dei modi. Tyler e Jason avevano abbordato due tipe al bancone, che a quanto pareva erano sparite.
"Eccole sono lì" disse Ty intesta al gruppo, indicando Sem.

Era arrivata molta più gente in quel lasso di tempo, constatai. Dopo aver superato alcuni gruppi di ragazzi semi ubriachi la vidi.

Era di una bellezza...interessante.

Indossava un abito cortissimo, così aderente che toccarla con o senza quel tessuto addosso sarebbe stato quasi la stessa cosa.

Decisi che avrei sperimentato se quella teoria fosse corretta.

Più mi avvicinavo, più sentivo la smania di toccarla.

Sorrise a Sem con quelle sue labbra maledettamente provocanti e ne ebbi la certezza.

Dovevo farla mia, il prima possibile.

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