26- Coppie

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POV ALLY
Parcheggió la moto in garage e smontó con calma.
Sembrava rilassato a differenza mia.
Non sapevo assolutamente come comportarmi, l'imbarazzo mi impediva di ragionare con lucidità, andai a sbattere contro il mobiletto degli attrezzi. Dovevo calmarmi cavolo.
Avrei voluto assumere lo stesso atteggiamento della sera precedente, spensierato e allegro.
Infondo non avevo fatto niente di speciale, niente per cui agitarsi e anche la sua compostezza ne era una conferma.
Insomma, se avessi imboccato Sem non mi sarei sentita in quel modo proprio perché era un amico...e dalla sera precedente lo era diventato anche lui.
Quindi niente imbarazzo.
Dovevo smetterla di essere agitata e darmi un contegno maledizione!.
Presi un respiro profondo iniziando a riassumere il controllo delle mie capacità motorie.
Un bel sorriso e non pensarci più.

Mi sfiló il casco dalla testa e mi prese per mano aiutandomi a scendere dalla sella, senza lasciare la presa iniziammo a risalire le scale che davano nel soggiorno.
Aveva preso davvero sul serio la storia del non farmi cadere.

Sapeva essere anche premuroso, un altro aspetto del suo carattere che saltava fuori. Sembrava un ragazzo totalmente diverso da quello che avevo conosciuto la prima sera che ero arrivata a South Beach, la cosa mi disorientava.

Dovevo ammettere che nel giro di una giornata, o meglio nottata, era riuscito a farmi quasi ricredere sul suo conto.
Quasi, perché sapevo benissimo che oltre alle premure, sapeva anche essere il più stronzo donnaiolo del mondo.

Forse avrei potuto abbassare la guardia; infondo l'avevo già fatto quella notte e ciò che avevo visto in lui non era poi così male.
Forse avrei potuto godermi la sua amicizia, così come facevo con Sam e gli altri.
Arrivammo in soggiorno, sembrava aver fretta di salire al piano superiore.
Gli lasciai delicatamente la mano.

"Ehm...Tu vai pure avanti, mi fermo in cucina a bere un po d'acqua".
Si voltò verso di me con lo sguardo un pó appannato e il naso arrossato.
Aveva una pessima cera.

"Ok" disse iniziando a salire le scale.

"Sei sicuro di stare bene?" Sussurrai per non svegliare gli altri.

"Certo"

Non del tutto rassicurata mi precipitai in cucina, avevo la gola secca e traccagnai quasi mezza bottiglia d'acqua. Ero a pezzi e infreddolita, non vedevo l'ora di mettermi sotto le coperte e dormire. Mi sfilai le scarpe per non fare rumore e inizia a salire le scale. Proprio mentre stavo entrando nelle mia camera sentii un rumore provenire dalla camera di Jamie.

La porta si aprì, ma invece di Jam spuntó Jason con la camicia e i pantaloni sbottonati, le scarpe in mano e i capelli scombinati...camminava in punta di piedi.

Rimasi a bocca aperta.

Lui si bloccò notandomi. Si passò una mano tra i capelli, aveva un'aria vagamente imbarazzata.
Quello che era accaduto in quella stanza, quella notte, era inequivocabile.
Mi sentii subito felice per Jamie, infondo non desiderava altro... Jason le interessava davvero tanto, e stavo iniziando a pensare che ne fosse quasi innamorata.

Ad un tratto la felicità lasciò spazio alla preoccupazione.
E se la sta soltanto prendendo in giro?
Mi affrettai a scacciare quel pensiero, infondo avevo avuto l'opportunità di conoscerlo e non sembrava quel tipo di ragazzo
A differenza di un altro pensai.

Tuttavia il senso di protezione verso Jam prese il sopravvento. Mi avvicinai a lui con un sorriso malizioso e gli punta l'indice contro minacciosamente.
"Se la farai soffrire, giuro che vengo a ripescarti anche in capo al mondo per fartela pagare"
Lui sembrava divertito anche se sapeva che le mie parole non erano dette soltanto per scherzare.

"Ally ecco..." l'espressione che assunse gli addolcì i limitamenti addormentati.
Prese un leggero respiro e continuó.
"Lei, Jamie mi piace davvero, non provavo questi sentimenti da tanto tempo"
Mi rilassai all'istante, e la preoccupazione sparì, a quanto pareva anche lui era sulla giusta strada dell'innamorato. Detto questo mi salutò con un cenno della mano che io ricambiai, e si avviò giù dalle scale.
"Ehi Jason"

"Hm?" Si voltò,  ancora con quell'espressione ebetamente dolce.

"Anche tu le piaci davvero"

Sfoderò un sorriso a tutta dentatura prima di continuare per la sua strada.

Ah, stanza dolce stanza.

Finalmente mi misi sotto le coperte, avevo la testa che girava e le palpebre che chiedevano misericordia, dedicai un ultimo pensiero alla coppia appena sbocciata, e contenta per loro, mi addormentai profondamente.

***

"Ehy dolcezza svegliati."

"Hm...no...mamm-"

"Sono Jamie" disse una voce divertita e decisamente troppo acuta, la misi lentamente a fuoco.
"Mi sento malissimo"

"Lo so, e per questo che insieme alla cena ti ho portato una aspirina "

"La cena?...Mmh...che ore sono? "

"Le 20:00"

Avevo dormito tredici ore di fila ed avevo ancora sonno, tuttavia non sarei riuscita riaddormentarmi con quel mal di testa atroce, così decisi di mangiare in camera con Jam e di andare a fare una doccia per togliere l'odore di vodka  che sembrava circondare tutto il mio spazio vitale.

"Un momento" sputai ad un tratto ricordandomi di aver beccato Jas uscire dalla sua camera.

"Non voglio i dettagli piccanti, ma esigo una descrizione dettagliata del precamera. Eh, sì cara migliore amica, l'ho beccato stamattina uscire dalla tua stanza"

"Oh Ally, è stato meraviglioso! Volevo aspettare che finissi di mangiare per raccontarti tutto! Anche perché non hai l'aria di essere in una condizione mentale tale da riuscire a tenere il filo di un discorso"

"Hai perfettamente ragione, e per quanto muoio dalla voglia di sapere, vado a fare prima la doccia"

"Ottima idea ragazza-vodka"

"Colpita e affondata"

"Ho creato un mostro! Dov'è la solita io non bevo mai?" Rideva.

"Oh smettila! sono sempre io, non esagererò mai più così tanto, sto uno schifo."

"Va bene ma adesso sbrigati, se arrivasse Jason non potrei più raccontarti niente! Ti aspetto in soggiorno."

Dopo mezz'ora di lavaggio dettagliato di ogni centimetro di pelle, indossai una maglietta a maniche lunghe e dei pantaloni di tuta, stranamente avevo i brividi anche se non faceva poi così freddo.
Quasi come se avesse predetto il futuro, appena misi piede in soggiorno arrivarono Jason e Tyler.

"Ciao bellezze" disse Ty salutando prima Jamie e poi me.

"Qualcun altro stanotte ha fatto baldoria." disse Ty nella direzione di Jamie che stava aiutando Sem a lavare i piatti.
Mi voltai verso lei, possibile che Jason avesse raccontato tutto al suo amico? Eppure sembrava una ragazzo molto riservato.
Poi capii a quale dei due era riferita la sua frecciatina.

Sul collo di Sem facevano bella mostra due segni perfettamente circolari e molto vistosi.

"È stata una ragazza o una mucca? Dio sono enormi" disse ancora Ty.
Scoppiammo tutti a ridere tranne Sem, sulla sua faccia si dipinse un espressione irritata.

"È la mia ragazza, non fare il coglione" si irritò.





Sono una persona orribile lo so! Scusate l'enorme ritardo! Cercherò di postare a ritmi decenti ! Grazie per il supporto che mi date, ogni stellina accesa e commento lasciato mi motivano a continuare questo racconto! Siete speciali...Una bacio mes amis❤️

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