60- Yours (terza parte)

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POV JAMIE

I ragazzi lasciano la presa su due, che ormai non si ribellavano più nel tentativo di raggiungere l'altro e riprendere da dove erano stati interrotti. Jason e Ty rimasero a loro fianco per intervenire prontamente, nel caso in cui le due teste calde avessero deciso di non averne ancora abbastanza.

Eravamo tutti increduli di fronte a ciò che appena accaduto.

Tutto tacque nel momento in cui lei fece la sua apparizione sulle scale. Le teste di tutti schizzarono nella sua direzione. Nell'aria riecheggiavano solo i respiri affannati dei ragazzi.
Dopo attimi infiniti Sem e Kevin smisero di osservarla per puntarsi di nuovo a vicenda.

Tutti fissavano i due, senza parole, senza spiegarsi, senza sapere. Probabilmente chiedendosi all'unanimità la stessa cosa.

Cosa diavolo prende a quei due?

Mascelle contratte, l'espressione accigliata, la loro rigidità, l'odio con cui si guardavano...tutto faceva pensare che da lì a poco si sarebbero caricati nuovamente a vicenda.

"La serata finisce qui" parlò Sem con calma minacciosa a tutti i presenti, riacquistando in parte un pò di lucidità nel volto deturpato dalla rabbia e dai tagli profondi.

Nessuno accennava a muovere un muscolo, anche se il senso della richiesta era stato ricevuto forte e chiaro. Voleva tutti fuori.
I ragazzi tutta via erano titubanti a lasciare le loro postazioni, speravo vivamente che non lo ascoltassero.

Sem stava iniziando a scaldarsi di nuovo, innervosito dal fatto che nessuno aveva preso minimamente in considerazione l'idea di andarsene e lasciarli soli.

Si sarebbero ammazzati.

"Andate, ci pensiamo noi" parlò finalmente Jason di fianco a Kevin, guardando Ty dietro la spalla di Sem.
Titubanti, tutti i presenti lasciarono in fretta la casa.
Tranne me e i due ancora sulle scale.

"Vai anche tu, ti chiamo dopo" sussurrò la mia amica ad un preoccupato Mat.
"Non ti lascio qua da sola" rispose lui sommessamente, tuttavia con voce abbastanza alta da permettermi di capire.
"Tranquillo ci sono i ragazzi e poi anche Jam rimane, non mi va di lasciarla da sola, se dovesse succedere qualcosa ti chiamo ok? Adesso vai" gli diede un veloce bacio sulle labbra e anche Mat svogliatamente se ne andò, più o meno capendo che qualsiasi cosa fosse successa, dovessero risolverla tra loro....tra noi...che vivevamo sotto lo stesso tetto.
Amber, entrò di nuovo dalla porta di ingresso, in apprensione, un attimo dopo che Mat scomparisse oltre essa.
Probabilmente decisa a non venire messa da parte in quella faccenda. Si fermò accanto a me, in piedi di fianco al divano. Preoccupata a morte.

"P-perché tutto questo?" Ebbe il coraggio di pronunciare mentre con la voce incrinata dal pianto si affrettava a raggiungere il fidanzato.

"Vattene!" Urlò Sam prima che riuscisse anche solo a raggiungerlo per guardarlo in viso.

Si arrestò immediatamente, ferita da mio cugino che con tanta ingiustificata durezza la stava respingendo.

Lei non capiva, come avrebbe potuto capire.

Ferita corse via piangendo. Sem l'aveva fatta sporca, sarebbe stato difficile farsi perdonare...sempre se non l'avesse lasciata lui, dopo quello che era successo.

Mi dispiaceva sul serio per Amber, lei ci stava andando di mezzo ingiustamente, vittima di quel contorto triangolo di cui il suo ragazzo costituiva uno dei vertici.

Non sapevo se era così anche per gli altri, ma per me era evidente che Sem provasse qualcosa per Ally, anche se non avrei saputo stabilirne la profondità. Era abbastanza abile a nasconderlo. Mescolava bene le attenzioni che le dedicava da amico, e quelle che con l'amicizia non avevano niente a che fare. Il suo carattere attento e protettivo di natura riusciva sempre a depistarmi, a volte era chiaro come il sole che provasse qualcosa per lei. Altre volte invece, mi davo della stupida per averlo pensato, perché appunto lui era di natura una persona premurosa...con me lo era sempre stato infondo. Forse con Ally sembrava un tipo di premurosità diversa perché non erano parenti, e lei era comunque bellissima.
Però...
Quando si era accorto si baciavano, in viso aveva un espressione  palesemente infastidita.

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