68-who?

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POV TYLER

In macchina Ally era stranamente silenziosa. Non ci voleva proprio, ritornare in ospedale con lei, senza il supporto degli altri.

"Cosa è successo? Perché si sono picchiati?" Chiese a bruciapelo, senza girarci intorno.
Sussultai lievemente, per tutta la giornata avevo sperato che non tirasse fuori l'argomento.
"Non mi va di parlarne" liquidai li la questione.

"Quindi è vero, tu sai cosa è successo! Dimmelo ti prego"

"Io?" Cazzo. Mi schiarii la gola consapevole di aver lasciato intendere troppo, ma ormai era tardi per rimangiarsi quella risposta. "Io non so niente!"

"Ty!" Mi rimproverò, accidenti a me.

"E va bene, va bene. Sì, so cosa è successo! Però non credo di dover essere io a dirtelo. Se vorranno, saranno i diretti interessati a vuotare il sacco. Anche se non credo vogliano parlare, nè con te nè con nessun altro."

"D'accordo" si rattristò delusa. Nella sua situazione avrei reagito nello stesso modo.
Accidenti, perché toccava proprio a me discutere con lei di quell' argomento!

"Hey, non fare quella faccia...ora è tutto sistemato" cercai di rassicurarla in qualche modo.

"Credi davvero? Sono un po' preoccupata per quando Kevin ritornerà a casa"

"Sono cose che succedono tra amici, e comunque ti assicuro che tra quei due è tutto risolto"

"Ne sei certo?"

"Assolutamente"

"Immagino che tu sappia queste cose perché hai parlato con Sem, dopo stamattina"

"Esattamente"

"Ty?"

"Mh?" Mi voltai nella sua direzione, aveva un espressione più affranta che mai. "Cosa ti turba ancora?"

"Sai oggi quando sono...diciamo scappata, dopo l'arrivo di Sem, ho raggiunto Kevin in camera"

Non buono, assolutamente non buono.
Quando era corsa via da sola era parso chiaro tutti dove fosse diretta. Ci siamo guardati in faccia, in una muta ma condivisa preoccupazione. Già di per se, sarebbe stato rischioso farli incontrare con tutto il gruppo presente, un loro primo incontro da soli sarebbe stato un putiferio garantito.
Non sapevamo come avrebbe reagito Kevin in sua presenza, una cosa però era certa: almeno se ci fossimo presentati lì in gruppo, il danno sarebbe stato circoscritto, meno danno appunto. Invece Al aveva deciso di correre da lui lasciandoci indietro, ingnara della bomba ad orologeria che avrebbe azionato con le sue stesse mani. Non eravamo assolutamente pronti ad affrontare un probabile ed ennesimo casino. Poi però, quando pochissimo tempo dopo ci siamo diretti tutti insieme nella camera di Kevin, lei non c'era, facendoci tirare un sospiro di sollievo.

"Quindi non eri in bagno in realtà?" Qualsiasi cosa fosse successa ormai era inutile preoccuparsi, dopotutto non era scoppiata nessuna bomba, nessun casino. Come poteva essere?

"Tu come lo sai?"

"Ho sentito Jamie dirlo a Mat"

"No. Cioè sì, sono andata in bagno dopo che Kevin mi ha cacciata via"

"Ecco perché sei tornata in camera con gli occhi arrossati"

"Tu, l'hai notato?"

"Già. Cosa ti ha detto?" La situazione si capovolse, improvvisamente ero io il curioso tra i due. Non potevo credere che non fosse successo niente.

"Lui non voleva vedermi. Era davvero arrabbiato."

"Solo questo?"

"Solo? Dovevi vedere come mi guardava!"

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