75-Fragole

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MES AMIS NON UCCIDETEMI MA LEGGETE QUI DOWN.

Ho scritto questo MEGA ULTRA CAPITOLONE POWER . IL PIÙ LUNGO DI SEMPRE. Questo perché dopo una bella assenza non volevo lasciarvi a bocca asciutta, dandovi qualcosa di concreto e lungo.

Vi chiedo 3 cose:

1: perdonatemi
2: perdonatemi
3: 1 e 2

Sono tipo 6100 parole QUINDI
2 capitoloni da 3000 in 1 solo
3 lunghi da 2000 in 1 solo
6, riscrivo 6, e dico 6 da 1000 in 1 solo.

Capite che non potete avercela con me?
Per chi non ricorda gli avvenimenti consiglio di rileggere il capitolo precedente, in cui Kevin esce dall'ospedale, dovrebbe essere sufficiente per riprendere il filo.
E se dopo ciò siete arrabbiati ricordate:
6 capitoli in 1 ❤️

Ripetete con me: 6 capitoli in 1.

Comunque sto già scrivendo il prossimo e non tarderà molto ad essere pubblicato. Entro fine estate Indelebile terminerà.

Ve lo Giulio
Ve lo Marco
Ve lo Alice.
Buona lettura ❤️

POV ALLY

I quattro ragazzi presero posizione davanti al banchetto, mentre io me ne stavo in piedi dietro di loro, bloccata.

Cosa diavolo avrei dovuto fare? Ero così agitata che mi riusciva difficile persino pensare lucidamente, così rimasi ferma, lì. Dopo parecchi minuti in cui stavo iniziando a sentirmi stupida a rimanere rigida sul posto, decisi di indietreggiare ancora un po', per lasciare spazio all'irruenza dei ragazzi che già un paio di volte avevano rischiato di venirmi addosso. Mi sedetti sulla sabbia, nel mio campo visivo rientrava anche Kevin adesso. Accidenti che assurda tentazione, era come se i miei occhi non vedessero l'ora di sbirciare nella sua direzione e nello stesso momento cercavano di sfuggirgli a tutti i costi. Se mi avesse sorpreso ad osservarlo non me lo sarei mai perdonata.
Presi a torturarmi le dita, messa sottopressione dal mio stesso disagio.

Che assurdità.

Presa da un atto di vighiaccheria, il secondo di quella sera, mi sistemai meglio il vestito e alzai le ginocchia. Appoggiai la testa tra di esse, avvolgendole con le braccia, e finalmente, chiusa a riccio, riuscii a darmi sollievo, placando la mia agitazione.

Il sonno minacciava di farsi sentire in quella posizione, tuttavia ci pensavano le risate ubriache e i toni accesi dei ragazzi a tenermi sveglia, erano totalmente andati...forse era il caso di rientrare, in cuor mio speravo di non dover faticare a fare ragionare Ty. Non sembrava intenzionato a smettere di giocare.

Trascorsero ancora parecchi minuti, neanche Kevin proferì più parola...che si fosse addormentato anche lui sulla sedia?

"Tyler" presi coraggio. Avrei preferito non attirare su di me l'attenzione di tutti, ma la mia voce risuonò troppo alta e roca, come quando ci si è appena svegliati.

Kevin...anche se non ne avevo la sicurezza era come se avvertissi il suo sguardo su di me. Ecco cosa avrei voluto evitare!

"Dobbiamo andare. È molto tardi" continuai moderandomi. Dovevano essere le cinque inoltrate, la nera notte stava iniziando a lasciare spazio ad un lievissimo bagliore.
Per rimarcare il concetto mi alzai in piedi, scuotendo la sabbia dalla gonna del mio vestito.
Parole di dissenso uscirono dalla bocca di tutti, che voltandosi nella mia direzione si lamentarono con dei "ma è ancora presto" "ancora cinque minuti".
Così grandi e grossi, in quel momento sembravano dei bambini capricciosi, quei capricci teneri però.

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