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Nella foto: Sem

POV SEM  

L'ansia che mi portavo addosso mi stava facendo impazzire.
Avevo a malapena toccato cibo, e quel poco che ero riuscito a mandare giù stava rischiando di risalire. Le scene di quella sera si ripetevano ancora e ancora nella mia testa, non riuscivo a pensare a qualcos'altro per più di qualche minuto, quell'episodio interferiva continuamente. L'immagine del suo corpo sdraiato a terra, inerme, rubava l'attenzione ad ogni altro pensiero.

Cosa avrei potuto dirgli? Con che coraggio potevo presentarmi davanti a lui?
Ero certo di una cosa, prima o poi avrei dovuto affrontarlo e più sarebbe passato il tempo, meno coraggio mi sarebbe rimasto.

Così decisi. Dovevo parlagli subito, o l'agitazione mi avrebbe impedito persino di vivere e comportarmi normalmente, non potevo perdere la sua...amicizia? Cazzo, eravamo più di questo. Era mio fratello.

Era.
E lo avevo quasi ucciso. Era colpa mia. Solo ed esclusivamente colpa mia.

"Cerca di mangiarne almeno metà" Ally seduta di fianco a me spezzò la sua crostata in due e me la mise nel piatto, guardandomi quasi con compassione.

Avevo cercato in tutti i modi quella notte, persino quando aveva preso posto di fianco a me la mattina, di non pensare a lei. Di non avvicinarmi. E ci ero riuscito.

Avevo quasi dimenticato la causa di quel danno. Troppo impegnato a preoccuparmi della conseguenza di quello che era successo.
Quasi non avevo fatto caso a lei.

Ma l'operazione era andata a buon fine e Kevin non occupava più la totalità dei mie pensieri.
Ally di fianco a me mi guardava con quegli occhi maledetti, c'era qualcosa di estremamente crudele in quello sguardo, quel colore aveva per primo catturato la mia attenzione, era colpa loro.
Erano sentimenti strani e contrastanti quelli che provavo alla sua vicinanza.
Per lei avevo fatto a pugni con il mio migliore amico, a lei avrei volentieri tirato un pugno in quel momento.
Non riuscivo a perdonarmi quello che era successo e non riuscivo a perdonare neanche lei.

Per un attimo fui attraversato dalla malsana e liberatoria idea di urlarle contro che tutta quella faccenda fosse colpa sua, rendendo la situazione ancora più complicata sì, ma dividendo il carico di responsabilità a metà.

Ma lei, in sostanza, che colpa ne aveva?

Era inconsapevole di tutto...di quello che provava Kevin, e di quello che provavo io.

Cosa provavo per lei?
Affetto...profondo affetto.

Mh, non proprio.

Probabilmente se non sarebbe piaciuta a Kevin ci avrei perso la testa.

Verità scomoda, ma dovevo comunque ammetterlo a me stesso.

"No, grazie non ho fame" spostai la crostata nel suo piatto senza neanche guardarla in faccia.

Analizzai quel fastidio che mi procurava la sua vicinanza arrivando alla conclusione che la rabbia nei suoi confronti era dettata dall'egoismo, puro e semplice egoismo. Sentirmi l'unico colpevole faceva schifo. Cercavo in lei un capro espiatorio. Era colpa sua, ma in realtà non lo era. Non volevo avercela con lei ma era più forte di me. Come quando avevo fermato Kevin dall'andare a riprendersela.
Anche in quel caso era stato più forte di me.
Preferivo saperla tra le braccia di Mat invece che del mio migliore amico.
Sarebbe stato meno fastidioso. Sarebbe stato più tollerabile.

Sapevo che Kevin provava qualcosa di forte per lei. Sapevo che Ally lo guardava come non guardava me. E forse neanche Mat.

Avevo compreso tutto, tra tutte, lei era la prima per lui.
Mi facevo schifo da solo.
Invece di appoggiare il mio miglior amico avevo iniziato a fargli la guerra.
Perché? Perché oltre a quello che provavo, sapevo che l'avrebbe fatta soffrire, come aveva sempre fatto con tutte.

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