74-beerpong

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POV ALLY

Che assurdo e indesiderato fastidio!

Perché tornare prima? Cosa ne sarebbe stata delle mia ultima sera con i ragazzi? Avevo ancora un mucchio di cose da fare prima di andare via: preparare una mega colazione la mattina seguente, trascorrere un pomeriggio sereno con Sem dato che finalmente ero riuscita a parlargli...dovevo dormire con Jamie, cavolo!

E poi perché quella gallina di Rose lo seguiva ovunque?

Ah! Chissene frega di Rose, accidenti a me!

Rivederlo aveva fatto riaffiorare la rabbia, nella mia mente continuavo a rivedere Kevin che mi urlava di andare via. Erano giorni che mi davo della stupida per essermi precipitata da lui.
Mi sentivo un' emerita idiota per essermi preoccupata così tanto, per aver addirittura pensato di baciarlo dopo che si fosse svegliato dall'operazione...e per averlo baciato prima.
Qualcosa in me si era spezzato da quel giorno...ero arrabbiata, e forse più di ogni altra cosa profondamente delusa. 
Gli avrei sbattuto in faccia il mio menefreghismo da quel momento in avanti. Tutti si precipitavano a chiedergli come stava? Bene, io non mi sarei più preoccupata. Non m'importava più niente e volevo che lo capisse. Da me non avrebbe ricevuto nessuna parola, ne sguardo di bentornato.

Quasi non vedevo l'ora di incontrarlo per ignorarlo apertamente.

Arrivai in prossimità del falò, c'era già parecchia gente. Diedi una veloce occhiata in giro per cercare i miei amici. Trovai Ty poco più in là mentre chiacchierava con la bionda della gelateria...del resto del gruppo non c'era traccia.

Inquadrai Mat nell'angolo console intento probabilmente a dare le ultime direttive ai ragazzi che si occupavano della musica.
Indossava dei bermuda Hawaiani, era a torso nudo, l'espressione seria mentre parlava.
Doveva essere stressante occuparsi di tutto, in questi giorni lui più di tutti si era dato da fare, organizzando il lavoro.

Lo seguii con lo sguardo mentre si allontanava. Uscì dalla calca di gente dirigendosi verso casa nostra. Gli camminavo silenziosamente dietro, abbastanza lontano da permettere alla mia ombra di non entrare nel suo campo visivo.
L'osservai.
La schiena era muscolosa e liscia, mi venne voglia di saltarvici sopra, e presa da un momento di improvvisa pazzia, decisa a tenere intatto il buon umore, iniziai a correre verso lui.
Mandò in fumo i miei piani voltandosi, probabilmente attirato dai miei passi sulla sabbia.

Gli saltai addosso avvolgendo le gambe intorno al suo bacino e gettandogli le braccia intorno al collo, lui prontamente mi strinse le gambe. Lo guardai bene nei suoi occhi di un azzurro chiarissimo a causa del tramonto che gli illuminava il viso...Era bellissimo.

Sentii il mio cuore accelerare per l'emozione. E per la prima volta, avvertii il sincero bisogno di provarci davvero a far funzionare le cose. Lo guardai sotto una nuova luce...ultimamente lo sentivo più mio.
Sorrisi leggermente, mentre non smettevo di fissarlo.

Stava per dire qualcosa ma 
lo interruppi afferrandogli la testa tra le mani e spingendo la sua bocca sulla mia, sorrise contro le mie labbra.
Mi staccai, giusto il tempo di guardare i suoi lineamenti distesi in un mezzo sorriso.

"Ciao anche a t-"

Lo baciai di nuovo, un bacio vero stavolta. Lui ricambiò mettendomi giù e posando le sue mani sul mio viso, intensificando quel contatto. Ci staccammo dopo lunghi secondi, a corto di fiato.

"Mi sembra di non vederti da giorni, Mat" confessai con il tono di una bambina.

"Questo stupido falò ha occupato interamente le mie giornate in questi ultimi tre giorni. Però...possiamo sempre recuperare" mi guardò malizioso, stringendomi a se ancora di più, avvicinando le nostre bocche.

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