Indelebile

5-Incontri

POV ALLY
Sem stava prendendo in giro Jamie, raccontava qualche aneddoto imbarazzante di quando erano piccoli e con le loro famiglie trascorrevano le vacanze a South beach, mi fece ridere più di una volta descrivendo sua cugina, che era piuttosto paffuta e maldestra da bambina.

"Sem" gridó una voce maschile dietro le sue spalle.

"Finalmente, ormai non ci speravo più Ty"

Il tipo era alto almeno quanto Sem, aveva i capelli neri e gli occhi scuri, notai che anche le sue braccia erano ricoperte dai tatuaggi. Dietro di lui un biondino un po' più alto e con il sorriso stampato sulle labbra.

Il primo, quello con i capelli scuri, Ty, diede una birra a Sem facendogli l'occhiolino, subito dopo rivolse l'attenzione a me e alla mia amica.

"Piacere di conoscervi ragazze, sono Tyler" disse prendendo Jamie tra le braccia che aspettò, forse meravigliata da quel gesto improvviso, a rispondere.
"Io sono Jamie" .

Poi abbracciò anche me.

"Ally" risposi in tono allegro.

Sembrava simpatico. Forse solo un po' invasivo.

Il ragazzo dietro di lui passó una birra a Jamie, anche lui ci abbracció.
"Allison, piacere"
Non sentendola presentarsi rivolsi un occhiata Jam, si era imbambolata. Cioè lo stava proprio fissando senza pudore.
"Io sono Jam, cioè Jamie ma puoi chiamarmi Jam"

POV KEVIN
Prima di arrivare dalle ragazze passammo davanti ad una vetrata nera, lucida.

Cazzo.

Mi fermai a togliere la chiazza di rossetto che avevo sul collo, se mi fossi presentato lì con il segno del bacio di in altra, il piano di portarmela a letto sarebbe stato irrimediabilmente ostacolato.
Alle ragazze piaceva pensare di avere l'esclusiva e tutte quelle stronzate varie.

Strofinai con le dita, assicurandomi di far sparire quel segno e cercai con lo sguardo i ragazzi.

Guarda, guarda. Non perdono tempo

Perfetto. Le stavano abbracciando facilitandomi il lavoro. Anch'io avevo il pretesto perfetto per poterla toccare.

POV ALLY

Vidi Kevin avvicinarsi a noi, aveva una camicia nera aderente che ad ogni passo metteva in evidenzia le spalle larghe e muscolose, il primo passante era sbottonato lasciando intravedere la sua pelle nuda, risalii lentamente sul suo viso.

Sì, non era proprio niente male.

Si muoveva con sicurezza, troppa. Era perfettamente consapevole del suo aspetto, e di cosa esso suscitasse nelle ragazze.
Si capiva a un chilometro di distanza che fosse abituato ad averle ai suoi piedi.

Come biasimarle dopotutto. Il suo fascino era magnetico...forse a causa dei suoi occhi di una particolarissima sfumature di verde smeraldo, per niente comune.

Inaspettatamente puntò i suoi occhi su me.

Maledizione.

Non volevo fargli capire che lo stavo fissando, ma ormai era troppo tardi, quindi sostenni il suo sguardo con decisione.

Restammo persi l'uno negli occhi dell'altro anche quando si sporse verso Jemie e l'abbracciò.

Cosa sto combinando?

Ritornai su questo pianeta pronta ad assumere un aria indifferente e distaccata, per un attimo mi riaffiorò lo sguardo sconsolato della ragazza che poco prima era insieme a lui, e quando si sporse verso di me per chiudermi nelle sue braccia, fu un gesto involontario.

Gli appoggiai la mano sul petto per respingerlo e gli tesi l' altra mano ancora libera, vagamente disgustata.

Nessuno si aspettava quella reazione, neanche io stessa ad essere sincera.

Kevin continuò a guardarmi dritto negli occhi, apparentemente il suo viso sembrava rilassato ma notai che aveva impercettibilmente alzato un sopracciglio.

Mi strinse la mano.
"Hey" sussuró passandomi la birra.

Si era diffusa una certa tensione nel gruppo, tutti ci guardavano incuriositi dalla scena.

Per riparare alla situazione imbarazzante mi stampai un sorriso sulle labbra e mi imposi di risponde non troppo scortesemente.

"Ciao Kevin"

Bevemmo le nostre birre chiacchierando per conoscerci meglio, Sem mi spiegò che lui e Kevin frequentavano lo stesso college in Nevada, la cosa mi sorprese dato che abitavo lì, Tyler raccontò che lui e Jason frequentavano la stessa scuola superiore dei due, e che fin dal primo anno delle High passavano le vacanze estive insieme. Quella sorta di tradizione continuava anche se si vedevano di rado, durante le pause semestrali quando tornavano tutti a casa.

Mi guardai intorno e notai Jam intenta a parlare Jason, gli sorrideva timidamente, era in imbarazzo.

Quanto a Kevin, sentii il suo sguardo addosso per quasi la metà del tempo.