Indelebile

38-Dente per dente

POV ALLY

Non avrei avuto più il coraggio di guardarlo in faccia.
Ditemi che non era vero; ditemi che mi ero sbagliata, che avevo avuto una allucinazione, magari erano macchie da irritazione, allergia oppure...merda.

No, no, no.

Erano proprio dei succhiotti.

I miei succhiotti. Miei.

Anche se mi fossi voluta appellare al beneficio del dubbio, l'espressione soddisfatta sul suo viso trionfante esprimeva alla grande un Ti è piaciuta, e anche parecchio la mia punizione.

Il che era assolutamente vero ma questo dovevo essere l'unica a saperlo, e si dava il caso che quei segni invece lo dichiaravano al mondo intero. O meglio, se non l'avesse detto a nessuno soltanto a lui, il che era molto peggio del mondo intero.

E poi quel gesto, quel portarsi la mano sul collo in una finta movenza naturale che gli sarebbe riuscita alla perfezione se non avesse sorriso in un modo così provocante.
So che li hai visti. Sai che sei stata tu: ecco cosa diceva la sua faccia.

Se avessi potuto fermare il tempo intorno a me gli avrei cancellato quel ghigno di vittoria indisturbata, deformandolo suon di schiaffi.

Quell'idiota! Maledettissimo e irresistibile idiota.

Bhe, dal suo punto di vista era un risultato eccezionale gliene davo atto: io che gli divoravo il collo nonostante il suo menefreghismo era addirittura meglio di ciò che aveva progettato.
Che nervi.
La cosa che mi disturbava più di ogni altra era che ancora una volta aveva dimostrato a se stesso di poter avere tutte le ragazze che voleva, indipendentemente da come si comportasse.
Come se ogni cosa gli fosse stata concessa o perdonata soltanto perché era lui, l'irresistibile Kevin.
E questo lo sapeva bene, ecco perché con le ragazze andava sempre a segno, era convinto e sicuro di se, e nella vita convinzione e la sicurezza erano le basi del successo.
Se poi al tutto ci si metteva una mal celata dose di bellezza anormale il risultato era garantito.

Mi guardai dallo specchio sul lavandino.

Cavolo. Il livido violaceo scuro era più grande di quanto avessi immaginato. Decisi di tenere i capelli sciolti facendoli ricadere di lato per coprire il succhiotto.

Uscii dal bagno in top e pantaloncini, stavo morendo di caldo e la testa iniziò a pulsarmi un altra volta più forte che mai, grazie al cielo lo stomaco sembrava essersi ripreso del tutto, anche perché dopo quella sera dubitavo che avesse ancora qualcosa da rigettare se non direttamente gli organi interni.

Ero stanchissima, avevo dormito appena un paio d'ore tormentate dal mal di testa, senza contare la terribile nottata trascorsa in compagnia del cesso.

E di Kevin.

Ancora una volta a causa mia aveva trascorso una nottata da incubo, anche nel caso in cui avesse dormito era comunque rimasto appoggiato con la schiena al muro freddo tenendomi la testa sulle sue ginocchia, per potersi svegliare quando mi alzavo a sedere. In silenzio mi afferrava per i fianchi e mi guidava sopra il cuscinetto.

La sua duplice personalità mi confondeva oltre ogni misura, si poteva essere così dannatamente stronzi e premurosi, quasi dolci allo stesso tempo?
Questo mi impediva di infuriarmi con lui come avrei voluto, sí perché volevo arrabbiarmi, anzi di più, volevo odiarlo, e questo mi era un pò difficile al momento, dato che mi aveva aiutato tutta la notte sopportando di dormire male e svegliarsi per assistere a un ben poco piacevole spettacolo.
E dato che la casa era vuota, senza di lui non avrei saputo cavarmela.

Però, questo non toglieva il fatto che mi avesse rapita, baciata e marchiata contro la mia volontà. Ergo avrei continuato a detestarlo, magari non apertamente e palesemente davanti alla gente. Sí, era un buon compromesso.