46-Sorry

24K 997 281
                                    

POV ALLY

Nel soggiorno regnava il silenzio più totale, le persiane erano ancora abbassate come la notte precedente.
Di solito a quell'ora dovevano essere già tutti svegli considerando che avevano poltrito per tutto il giorno precedente...evidentemente in casa non doveva esserci nessuno.
Fortunatamente fuori avevo notato che non c'era l'auto, compresa quella di miss cervello fulminato.

Il silenzio spettrale confermò la mia teoria, grazie al cielo. Non avevo voglia di dare spiegazioni a Jam, sicuramente mi avrebbe tartassata di domande convinta che avessi trascorso la nottata con Mat, non sapevo se mentirle oppure vuotare il sacco, e di certo non avrei retto la vista di quei due insieme.

Dopo aver buttato una rapidissima occhiata in giro per controllare che non ci fosse stata l'ennesima sorpresa in qualche angolo buio della casa, tornai a concentrarmi sulle scale.

Non volevo guardare altro, anche se pure loro mi spaventavano.

Non volevo trovare biancheria intima al piano terra, e non volevo passare davanti a quella porta al piano superiore.
Mi sudavano le mani all'idea di poterli sentire, e una sensazione di nausea alla bocca dello stomaco minacciava di farmi salire su tutta la colazione

Calmati sussurrai a me stessa con la mano appoggiata sul cuore che pompava a mille Non c'è nessuno in casa.

Ne avrei approfittato per farmi un rapido bagno caldo, sprofondare nel letto e restarvici fino a data da stabilirsi.

Buttai la coperta a casaccio per terra, stanca di trascinarmela dietro, mi tolsi le scarpe e la giacchetta e piano piano iniziai a salire le scale con i miei indumenti in grembo. Anche se non c'era nessuno, quella stupida sensazione di ansia che avevo addosso da quasi una giornata ormai, continuava a farmi comportare in quel modo ridicolo, come se dovessi nascondermi dal mondo intero.

Arrivai in cima e la porta di camera mia insieme a quella di Sem e Jamie erano spalancate, mentre quella di Kevin era socchiusa.

Sbirciai dentro la stanza della mia migliore amica, era vuota.

Finalmente tirai un vero sospiro di sollievo, lui non lasciava mai la porta di camera sua aperta o socchiusa, quando era in casa.

Arrivai in camera mia, presi il cellulare dalla tasca della giacca, ormai era asciutto, e lo misi in carica nella speranza di non doverlo ricomprare nuovo. Mi sentivo appiccicata dal sale del mare, i capelli erano diventati una massa informe...mi doleva tutto il corpo.
Mi liberai in fretta e furia da quel vestito stropicciato e della biancheria intima. Presi un accappatoio pulito e un cambio e con un paio di infradito mi avviai verso quello che sembrava il paradiso. Un bagno caldo per i miei poveri nervi.

Con un sonoro sbadiglio e una grattata alla chiappa destra uscii dalla mia stanza, per poi fissare la porta della camera di Kevin e fargli il dito medio con entrambe le mani.

"Stronzo" urlai soddisfatta.

Mezz'ora dopo ero tutt'uno con la vasca da bagno, avevo un leggero mal di testa e la vista mi si era appannata. Canticchiavo in modo disordinato frasi di canzoni che non avevano senso, con parole inventate perché non me le ricordavo.

"Isn't too late Now to say SOOOORRY, couse i missing more than Just...ehm...Just...budinoooo"

Divagano tra la schiuma e le bollicine che facevo con le dita, soffiando tra il pollice e l'indice uniti.

Avevo caldo, un gran caldo e la testa mi gravava sul collo come se fosse un mattone, stava iniziando a girarmi leggermente tutto.

Ahi ahi, dovevo proprio essermi ridotta male quella sera. Chiusi gli occhi assaporando quel momento tutto mio.
Non mi sentivo così a mio agio da settimane, non cantavo sotto la doccia da quando ero arrivata a South, ero fin troppo consapevole di essere stonata e comunque a casa degli altri non lo facevo mai.

IndelebileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora