Indelebile

41-Claire

POV ALLY

Ci addentrammo tra i corpi sudati che si dimenavano a ritmo di musica, quasi faticavo a stargli dietro e se non fosse stato per la sua stretta salda sicuramente sarei rimasta indietro, non capivo dove mi stesse portando, strisciavamo da gruppo a gruppo, avvicinandoci sempre di più al centro, grazie al cielo non sembrava minimamente intenzionato a ballare.

Meglio così, non mi ero ancora ripresa del tutto e quel fracasso non faceva altro che peggiorare il mio mal di testa, se avessi dovuto ballare anche io in quel modo non avrei impiegato molto a rivedere i due toast che avevo mangiato quella sera. Sulle mie scarpe, o addosso a Mat.

Si girò verso di me, lanciandomi uno sguardo rassicurante, come per dirmi che in qualsiasi luogo mi stesse portando mancava poco all'arrivo. Gli frullava qualcosa per la testa ne ero sicura da come mi aveva sorriso.

Ormai aveva preso quasi a correre, ed il suo entusiasmo stava iniziando a divertirmi. Vedevo l'immensità del falò sempre più vicino, ancora qualche metro e ci saremmo finiti dentro. Mat si fermò di colpo quando io rimasi incastrata tra due corpi che non stavano esattamente ballando, avevo interrotto una specie di accoppiamento in pubblico. Sentii la risata di Matt nel vedere il mio cipiglio quando si voltò verso di me, ero praticamente incollata tra quei due, la ragazza sembrava volermi incenerire sul posto mentre il ragazzo abbozzò un sorriso e prima che 'occhi azzurri' mi afferrasse per i fianchi per trascinarmi tra le sue braccia, lo sentii sussurrare un "se vuoi puoi unirti anche tu".
Probabilmente lo aveva sentito anche Mat perché la sua fronte si corrugò per un paio di secondi.

Appoggiai le mani al suo petto e mi alzai in punta di piedi arrivando al suo orecchio
"oh, non mi unirei mai" sussurrai divertita dalla sua reazione.

La sua mascella si rilassò sulla mia guancia aumentando la presa sui miei fianchi e, piegando leggermente la testa appoggiò le sue labbra sulla mia pelle depositando un piccolo bacio all'angolo della bocca.

Appoggiò una mano sulla mia schiena, mi guidò proprio davanti al falò dove la gente non ballava ma se ne stava lì in piedi o seduta sulla sabbia a godersi lo spettacolo. Alcuni allungavano le braccia strofinandosi le mani, cercando un po' di calore dalla brezza insolitamente fredda per una notte d'estate.

Rallentai per ammirare la scena e Mat si adeguò alla mia andatura fermandosi per darmi il tempo di bearmi di quella visione.

"Wow, è davvero enorme"

"Sì beh, per costruirlo ci abbiamo messo tre giorni"

L' aveva costruito anche lui? E poi cos' altro, confezionava marmellata ai mirtilli?
Lo adoravo sempre di più.

"Io a malapena sapevo come fossero fatti e tu addirittura li costruisci, vivere qui deve essere grandioso, vedere il mare tutti giorni e partecipare a questo tipo di cose "

Realizzai ancora a quanto tutto quello mi sarebbe mancato. La spiaggia, la libertà, svegliarsi con il sole e l'azzurro delle onde, andare a dormire con la brezza e la luna che si specchiava sull'acqua, da casa mia mi andava bene se riuscivo a guardare le stelle.
Il prato era l'unico panorama, emozionante quanto un palo in faccia.

O la testa ossigenata di Rose.

La notai proprio in quel momento da lontano, se ne stava vicino alla riva con la lingua di un tipo infilata in bocca, un moto di stizza mi fece chiudere i pugni.
Mi stupii della reazione che si suscitò in me alla sua vista.

Avrei voluto riportarla al suo colore naturale a furia di strapparglieli quei capelli.

Lurida prostituta.

Insultarla mentalmente mi faceva sentire meglio.

Sgualdrina, sgualdrina, sgualdrina, sgualdrina. Ah, Il mondo è decisamente più bello adesso.