POV ALLY
Iniziammo ad incamminarci verso l'entrata lussuosa del Pizza Valley.
Più notavo l'eleganza di quel posto e più mi sentivo a disagio. Inconsciamente finii a camminare dietro di lui, quasi a volermi nascondere.
"Forse dovresti entrare da solo"
"Perché?"
"E che...insomma, guardami" si voltò.
"Ti guardo" disse dopo un paio di secondi, squadrandomi da capo a piedi "E...?"
"E non vado bene per un posto così"
"Anche io non sono vestito elegante"
"Tu staresti bene anche con un lenzuolo" sputai senza rendermene conto.
"È un complimento? Incredibile. Che giorno è oggi? Dovrebbe diventare festa nazionale" scherzò rivolgendomi un occhiata dalla sua spalla, con quel sorriso micidiale.
Avrei voluto picchiarmi.
"Stai bene vestita così, qui vengono persone di tutti i tipi. Basta paranoie""Sarà un'altra bugia" borbottai mentre riprendeva a camminare .
"Anche tu comunque"
"Cosa?"
"Staresti bene con un lenzuolo addosso. Sono sicuro anche senza" la serietà con cui pronunciò quelle parole mi lasciò senza fiato.
Grazie al cielo ero dietro di lui, diventai di tutti i colori.
"È un complimento anche il tuo, vada per la festa nazionale" non mi restava che tenere la conversazione su un tono leggero, per smorzare l'imbarazzo.
"Non è il primo che ti faccio"
"I tuoi complimenti non sono mai sinceri"
"Lo sono, sempre" disse duro.
Si era offeso?
Ci credevo poco ugualmente.Dopo aver attraversato un viale interminabile arrivammo finalmente all'entrata. Tutto sembrava sospeso, il color crema delle pareti ci avvolgeva in una chiazza chiara di tranquillità, questo finché Kev non spinse la porta in vetro semitrasparente che affacciava su una sala immensa.
Persone, persone ovunque.
Sul serio, quel posto era affollatissimo. Camerieri camminavano in ogni dove con qualsiasi tipo di stoviglia in mano.
Tavoli da dodici o tavoli da due, cene d'affari, posti di coppia o un'uscita in famiglia.
C'era gente vestita in capi lussuosi così come mamme alle prese con bambini urlanti e padri assonnati che probabilmente neanche avrebbero voluto uscire, considerando le larghe camicie a quadri e le facce da voglio andarmene da quest'inferno.Nel complesso non ero fuori luogo, non mi aveva mentito.
Alla nostra destra c'erano le casse, anch'esse affollatissime. Un cameriere spazientito si avvicinò di tutta fretta.
"Tavolo per due?"
"Prendiamo d'aspor-"
"Tavolo per due!" strillò il tizio ad una sua collega interrompendo Kevin, poi si voltò di nuovo dalla nostra parte.
"Prego seguitemi"
Kevin mi guardò in attesa, mi stava chiedendo se mi andava, con un cenno della testa acconsentii, anche se non avevo molta voglia di cenare fuori. Con Kevin.
Decisamente una pessima idea, ma ormai eravamo lì... E mi sentivo un po'meglio.Una ragazza minuta con gli occhiali ci fece accomodare a un tavolo vicino ad una grande vetrata. La visuale dava su un giardino dove c'erano delle attrezzature per bambini.
La cameriera lanciò un'occhiata da sotto la montatura, al ragazzo di fronte a me che inevitabilmente attirava l'attenzione di qualsiasi esemplare di genere femminile; constatai con rassegnazione che fino a quel momento ci aveva trattato come un'altra scocciatura da far accomodare, mentre il suo viso si illuminò non appena si concesse di osservarci con più attenzione; mi correggo: di osservare lui con piú attenzione. La ragazza sorrise, a lui ovviamente, porgendogli entrambi i menù.
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Indelebile
RomanceQuesta è la storia di Ally e Kevin, due nemici...o quasi. Lui è il classico ragazzo bellissimo, dagli incredibili occhi verdi e il corpo scolpito. È abituato ad avere tutte le ragazze che vuole. Tranne una. Ally è la tipica brava ragazza, solare ed...