71-No one

12.2K 435 228
                                    

POV ALLY.

Entrai in casa velocemente e mi rinchiusi in camera mia, scossa da cosa avevo appena sentito.

Mi appoggiai alla porta lasciandomi cadere sul pavimento. Con un grande senso di vuoto dentro.
Mat...era come se...fosse geloso di Tania.

Il solo pensarlo mi faceva stare male.
Eppure ci provavo un certo gusto a soffrire. Era il mio turno, e forse me lo meritavo per tutto ciò che gli avevo fatto.

Eppure...

Eppure non riuscivo ad accettarlo, non riuscivo a frenare la voglia che avevo in quel momento di prenderlo a schiaffi. Di fargli rimangiare quell'atteggiamento protettivo, geloso, e anche un po' cattivo, che nell'ultimo periodo aveva rivolto soltanto a me.

Forse...forse c'era una spiegazione.

Magari il mio ero un sospetto infondato, forse avevo travisato tutto. Forse mi stavo costruendo un film mentale su loro due colossale.
Magari era proprio perché avevo sempre nascosto tante cose, che adesso non riuscivo a mettere a tacere quel sospetto.

Non è come sembra. C'è una spiegazione.
È soltanto preoccupato per lei, una delle sue amiche più care.

O forse no, il mio istinto diceva no.

Basta. Improvvisamente sparì ogni cosa. Non mi importava di dover rivedere Rose, non mi importava più di niente. Non potevo attendere oltre.
Decisi di ascoltare quella carica di adrenalina, e a passo spedito mi precipitai giù dalle scale.

"Ally tutto ben-"

"Sì arrivo subito" liquidai Jam. Aprii la porta ritrovandomi davanti proprio lei, Rose. Stava per dirmi qualcosa con quella faccia da serpe che si ritrovava, ma la ignorai bellamente, proseguendo oltre.

"Mat!" Gridai in prossimità del posto in cui li avevo lasciati.
"Mat! Dove sei?"

"Cosa vuoi?" Sbucò dal furgone con una scatola in mano, ancora arrabbiato.

"Cosa...vuoi? Innanzitutto calmati. E smettila di comportarti come se io non ci fossi. Che razza di problema hai me lo spieghi?"

"Non sono affari tuoi." Riprese calmo, pronto ad ignorarmi ancora mentre si avviava verso i tavoli.

Lo afferrai per un braccio pronta a dirgliene quattro.
"E fermati dannazione! Ti sto parlando" Ero già abbastanza innervosita, con quell'atteggiamento da stronzo non mi aiutava affatto.

"È dall'incidente di Kevin che sei intrattabile. Mi spieghi una buona volta cosa ti succede?"

"Grazie a quell'idiota mi tocca lavorare ancora."

"È solo questo? E allora perché ce l'hai con me?"

"Hai anche il coraggio di chiederlo? Siete sempre fottutamente insieme voi due. Ti ha trascinata via alla festa di Rose, ci hai diviso il letto.
E in più devo sopportare che tu e quel puttaniere viviate sotto lo stesso tetto tutti i giorni."

"Con lui non vorrei dividere neanche l'aria, puoi starne certo"
Ed era la verità, avevo deciso di mettere un punto definitivo alla questione Kevin, dopo il modo in cui mi aveva cacciata via.

"E poi cosa scopro? Che sei andata TU in ambulanza con lui." Disse ignorando la mia dichiarazione. "Sei rimasta lì per la notte, liquidandomi al cellulare. E adesso devo pure rimpiazzarlo, lavorando mentre lui in ospedale se la spassa con Rose e T-....non lo sopporto!"

"Rose e?"

"Quindi scusa tanto se in questo momento non voglio vederti" continuò senza rispondere alla mia domanda.
Non aveva ancora digerito la questione di quella mattina, era evidente.

IndelebileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora