10-Muri

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POV KEVIN

Cademmo sulla sabbia morbida, la sua risata contagiosa mi faceva sorridere.
Quel gioco del cacciatore e la preda mi aveva eccitato, e anche parecchio.
Al diavolo il telecomando.

Il mio corpo reagì di impulso prendendola per i fianchi e attirandola a me.
La mia ossessione per quella parte del suo corpo non la capivo.
Forse era perché prendendola da quel punto, avrebbe avuto poche possibilità di riuscire a scappare liberandosi... In quel modo riuscivo a farla aderire a me sia con il busto che con le gambe.
Era un bel modo per poterla toccare, almeno per un po'.
Mi appuntai mentalmente che fianchi erano una parte del corpo che avrei dovuto rivalutare, avevano la loro importanza dopotutto.

Poi lei si fece seria, anche se non la vedevo in volto, lo capii dal fatto smise di ridere di colpo.
"Ti sei fatta male ?" Domandai mettendomi a sedere e trascinandola nella mia stessa posizione, in mezzo alle mie gambe.
Da quell'improvviso cambio d'umore pensai che si fosse ferita nella corsa.

"No ma è ora di rientrare"

Si rimise in piedi, togliendo granelli di sabbia dalle sue ginocchia e dal telecomando che stringeva ancora tra le mani...inizò a camminare verso casa, senza voltarsi indietro.

'Quota due' pensai ancora seduto. Per la seconda volta aveva innalzato un muro tra noi. Mi stava respingendo. Ancora.

Rientrai in camera, ero stanco e assonnato...Ed ero infuriato.

Cercai di dormire, ma appena chiudevo gli occhi vedevo i l'immagine dei suoi. Il massimo che riuscii ad ottenere fu uno stato di dormiveglia che aveva avuto come unico effetto l'aumentare della mia irritazione...Nella mente la vedevo sorridermi per poi accigliarsi un momento dopo.
I raggi del sole mi svegliarono definitivamente.

E mi sentivo meno riposato che mai.

Era dalla giornata precedente e addirittura la notte, che pensavo lei e non avevo intenzione di continuare fissarmi.
Il sonno non lo perdevo neanche per i miei problemi, figuriamoci a causa di una ragazza.

Basta.

POV ALLY
Stupida. Stupida stupida stupida. I ragazzi come lui non meritano niente Ally.

Come potevo farmi abbindolare così? Non ero diversa da qualsiasi altra sciacquetta che si scioglieva davanti al primo bel viso che incontrava.
Anche se attribuire a Kev l'aggettivo bello era decisamente riduttivo.

No. Bello un corno.

Così non andava.

Lui non era né perfetto né attraente, non aveva gli occhi più belli che avessi mai visto, non aveva un corpo da Dio greco.

Il cellulare segnava le 8.48. Da quanto tempo ero in piedi senza riposare decentemente? Sarebbe stato meglio se non mi fossi mai svegliata quella notte. A quell'0ra avrei avuto ancora le idee chiare riguardo Kevin, invece ero nel letto che mi rivoltavo da un lato all'altro, non sapendo cosa provare.

Finalmente la stanchezza prese il sopravvento, sentii le palpebre pesanti chiudersi lentamente...mi addormentai, felice di sottrarmi a quelle emozioni che mi stavano privano di ogni briciolo di razionalità.




Mes Amiiisss, vi piace la storia?
È un pò corto, mi farò perdonare però.

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