15-Ghiaccio

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POV KEVIN
Eravamo in spiaggia da un'ora ormai e delle ragazze non c'era ombra. Meglio così.

Quella stronza non mi aveva neanche guardato in faccia quella mattina, come se la sera prima non fosse mai esistita.

Come se non fossimo mai stati sul punto di farlo lì, sul muro.
La sua indifferenza mi faceva imbestialire.

Bhe, colpa mia.

Ero sempre passato sopra a ogni suo sbalzo d'umore, permettendole di prendersi tutte le libertà che voleva.

Adesso voleva l'indifferenza? Bene, avrei fatto finta che niente fosse successo, mi sarei comportato come se lei non esistesse.

Ricambiare con la stessa moneta, ecco come punirla.

POV ALLY
Dopo un'ora e mezza finalmente decidemmo di raggiungere i ragazzi in spiaggia.

Arrivate sul posto Jam si precipitò correndo in acqua dove, ovviamente, c'era Jason.

I ragazzi non si accorsero di me alle loro spalle fin quando non parlai.
"Che caldo"

"Allora tuffia-"  Sem si girò nella mia direzione.
"..moci"

Incrociai lo sguardo di Kev, che tornò a guardare davanti a se, appena un secondo dopo.
Da quel poco che avevo visto sembrava di pessimo umore.
Mi aveva guardata appena, senza soffermarsi sul mio corpo seminudo. Solo pochi giorni prima mi aveva squadrata da capo a piedi per molto meno.

Perché rimanerci male, accidenti!

"Dai andiamo anche noi Ally, fa troppo caldo" Ty mi guardava con un grosso sorriso.

"Ok allora, chi arriva ultimo prepara la cena" iniziai a correre il più velocemente possibile seguita da Ty e Sem.

Mi tuffai nell'acqua fresca. Che sensazione meravigliosa, erano trascorsi due anni dalle mie ultime vacanze al mare.

"Sem mi dispiace, sta sera tocca a te"

"Preparatevi a vomitare, l'avete voluto voi" I suoi capelli mossi, bagnati dall'acqua di mare erano ancora più  ricci, aveva un bel viso, con i lineamenti marcati e le labbra piene.

Era carino quando sorrideva.
Alla luce del sole i suoi occhi erano più chiari, e senza maglietta potei notare che i tatuaggi ricoprivano anche il torace definito.

"Ciao Ally" un imponente Jason fece capolinea alle mie spalle.
Jam era seduta sulle sue spalle con una palla in mano.

"Sem, voglio salire" urlai quasi, mentre appoggiavo le mani sulle sue spalle nude.
Si immerse nell'acqua in modo da farmi posare le gambe sulle sue spalle, le afferrò e mi sollevó.

"Tutto questo è ingiusto" disse Ty che era l'unico senza una ragazza. Kevin a parte, ma lui era rimasto sulla spiaggia.

Scoppiammo tutti a ridere.

Guardai un'ultima volta nella sua direzione, ma non c'era più.

***

Io e Jam restammo sulle loro spalle per un bel po'e dopo un paio di lotte corpo a corpo per sfilargli la palla, decidemmo di uscire dall'acqua.

Ci sedemmo sulle sdraio e più il tempo passava e più ero impaziente di scoprire dove fosse andato. In effetti Kevin spariva in continuazione.

"Ragazzi, io mi unisco a loro" Ty indicò delle persone che giocavano in un campo di beachvolley in lontananza. Era enorme, come avevo fatto a non notarlo prima?

Lui doveva trovarsi lì.

"Vengo anch'io" sputai meccanicamente.
Mi pentii subito ma ormai era troppo tardi per tirarmi indietro senza farlo sembrare strano.
Alla fine però tutti decisero di seguirci.

Kev era proprio lì, come avevo immaginato.

Era sudato con i capelli incollati al viso bellissimo. I suoi muscoli si muovevano abilmente sulla sabbia, prendendo al volo una schiacciata quasi impossibile da ricevere.

La palla oltrepassó la rete e cadde a terra, facendogli segnare un punto.

L'altra coppia che giocava, un ragazzo e una ragazza, si rabbuiarono per un istante.

"Vittoria!" Esultó la ragazza in coppia con lui mentre gli andava in contro. Gli saltó addosso, allacciando le gambe alla sua vita.

Mi irritai oltre ogni misura.

"Hey Kev" Sem gli diede il cinque.

Vidi Kevin e l'altro ragazzo salutare le ragazze, poi i tre si allontanarono lasciandoci il campo.

"Vado a farmi una doccia ci vediamo dopo" non mi degnò neanche di uno sguardo.

L'irritazione si trasformó in rabbia, avrei voluto prendere la palla e colpirlo ripetutamente.

"Tu cosa fai Ally, vuoi giocare?" Ty mi tirò la palla in grembo.
Immersa nei miei pensieri non mi ero resa conto che i miei amici avevano preso posto nel perimetro.

"Passo" declinai con un sorriso.

Per le restanti due ore rimasi seduta sulla sabbia e fare il tifo per Jamie e Sem, che erano nella stessa squadra.

Finalmente decidemmo di rientrare, ero stanchissima. Non riuscivo a togliermi dalla testa l'immagine di Kevin con quella ragazza e l'occhiata gelida che mi aveva rivolto appena ero arrivata sulla spiaggia.
Forse si era offeso per la mia reazione quella mattina, dopo il nostro incontro della sera prima.
No.
No, non poteva essere. Dopotutto non gli importava niente di me, e ció che era accaduto di certo non aveva alcun significato per lui.

Doveva esserci un altro motivo, che magari non aveva niente a che fare con me.
Forse mi stavo facendo troppe paranoie.

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