VI

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Ogni mattina prendere la moto e andare a scuola è la cosa più comoda che potesse capitarmi.
Vivo da solo da ormai 3 anni con il mio cane Kkami e dire che stiamo molto bene è dire poco, prima mi portavano a scuola i miei nonni e per il mio sedicesimo compleanno mi hanno regalato la moto e sono andato a fare la patente, dire che mi hanno preso subito è dire poco, in un mese ho dato la teoria mentre per l'inizio della scuola ho avuto un colpo di fortuna dato che sono riuscito a completare le guide l'ultimo giorno d'estate.
Quindi il primo giorno andai a scuola da neopatentato e Jisung appena mi vide in moto mi disse che mi aveva scambiato per un cinquantenne meritandosi un bello schiaffo sulla nuca, mentre Minho che è due anni più grande di me si è offerto per portarmi all'esame la moto e siamo tornati a casa con me alla guida.

Dire che Minho per me ci è sempre stato è come offendere il fatto che dal primo giorno di scuola lui è sempre stato il mio Hyung, mia nonna sapendo che un figlio di una sua vecchia amica le ha dato una mia foto e da quel momento Minho gentilmente si è presentato a me e Jisung facendoci sembrare il nostro inizio una passeggiata.

Di fatti ora che sto entrando è a parlare con il mio migliore amico...
COSA CAZZO NORMALIZZO QUESTA COSA, NON È NORMALE CHE STIA PARLANDO CON HAN JISUNG SENZA CHE SIA BORDEAUX IN FACCIA O ADDIRITTURA VIOLA.

<<Buongiorno>> dissi sconvolto e avvicinandomi.

<<Oh ciao Hyunjin>> disse Minho accarezzandomi i capelli.

<<Ciao bro>> continuò Han con la nostra stretta di mano abituale.

<<Da quanto siete qui?>> la mia confusione era troppa, forse se fossero appena arrivati magari si stava trattenendo.

<<Circa una mezz'ora sono andato da Jisung a vedere come stesse dato che ieri non sono riuscito a salutarlo e allora mi ha dato il suo indirizzo e abbiamo fatto colazione insieme>> io spalancai la bocca.

Al 100% c'è stato qualcosa.

<<Hannie ti dispiace se parlo con Hyunjin da solo?>> chiese Minho facendo sorridere e non arrossire il mio migliore amico che si allontanò andando in un'altra direzione.

<<C-come mai non è bordeaux in faccia?>> lui mi sorrise.

<<Beh, stamattina gli ho detto cosa provo per lui e sembra essersi tranquillizzato, almeno sa che ho il cuore libero, ero stufo di farlo solo arrossire>> ridemmo a questa affermazione <<Poi l'ho invitato ad uscire dopo le prove, andremo a cena insieme>> io aprii la bocca sorpreso.

<<Si sta evolvendo bene la cosa allora>> adesso sono più contento di sapere la verità.

<<Sì ma non voglio correre>> poi respirò <<a proposito, ti devo parlare di Felix>> io alzai un sopracciglio.
<<Mi ha detto cosa ha fatto l'insegnante ieri, e mi ha detto che sei stato tu il primo a prendere l'iniziativa>> io non fiatai, voglio vedere dove va a parare <<Ha detto che per la prima volta si è sentito in pericolo e ti voleva ringraziare per avergli concesso la possibilità di rimanere nel gruppo>> disse serio.

<<Anche Innie mi ha detto la stessa cosa, però mi ha detto che la mia voce lo ha tranquillizzato, poi siamo stati abbracciati un po' >> continuai io.

<<Il punto è anche questo, lui vorrebbe ringraziarti>> io incrociai le braccia.

<<Sai anche tu che quello che non ha fatto mi è rimasto impresso e che non ci voglio avere a che fare, perché basta poco per andare nel torto in questa faccenda>> la serietà nel mio sguardo a momenti faceva paura anche a me.

<<Lo so, lui è nel torto, ma lascia che ti ringrazi... Hyunjin fai vedere che sei una persona che ha perso in principio, fagli vedere quanto sei maturo...>> sembrava una madre premurosa. Lui e Yongbok hanno un legame davvero speciale da quello che mi dice, sono coinquilini da molto tempo e odia quando si parli male di lui. Sono come parenti stretti in poche parole.

<<Va bene, ma tu sapevi della sua coreografia?>> lui fece per scappare ma lo presi per il braccio.

<<Sì...ti ha guardato?>> io feci una faccia schifata.

<<Purtroppo si...ma anche se lui mi guardi dicendo che dentro di lui c'è qualsiasi forma di caos non è che cambi qualcosa il nostro rapporto inesistente non andrà ad ampliarsi certamente con una frase di questo tipo e lo sai meglio di me che se vuoi dirmi una cosa devi prendermi e parlarmi>> sentì una mano sulla mia schiena e mi girai.

<<Molte volte però basta anche prendere l'iniziativa per farlo Hyunjin>> disse Chan che era dietro di me. <<Ho avuto il piacere di conoscere Lix ieri e non mi sembrava tanto male...>> fece l'occhiolino a Minho.

<<Come ho già detto dovresti mettere l'odio da parte>> continuò Minho.

<<Lo sai come sono fatto, e sai che fine hanno fatto...>> abbassai leggermente la testa.

<<Anche se gli volevi bene Hyunjin non devi lasciare che le emozioni che ti sono state tolte ti abbandonino totalmente, sono le cose più belle che una persona possa avere nel cuore>> disse Minho abbracciandomi.

<<Posso sapere cos'è successo?>> chiese Chan.

<<I miei genitori sono morti tre anni fa e avevamo un rapporto stupendo, poi però c'è stato un incidente stradale dove loro due...io ero a casa con i miei nonni a studiare e la notizia ha sconvolto tutti>> solo ricordare questa cosa mi fa tornare il pianto.
Chan mi abbracciò a sua volta e sentivo molto bene la su comprensione nel suo abbraccio.
Poi sentii due braccia abbastanza familiari abbracciarmi il collo.

<<Hyung>> disse Innie dietro di me...conoscendo la situazione con Chan questo si staccò appena lo vide...è così rispettoso nei suoi confronti.
Si era spostato davanti a me sulla mia spalla a piangere leggermente.

<<Te lo avrei detto dopo ehi non piangere o inizio anche io>> dissi cercando di non fare gesti che al più grande avrebbero turbato. <<Adesso vai in classe ci vediamo dopo ok?>> dissi una volta dopo che si fosse calmato. Lui annuì e anche Chan andò via poco dopo di lui lasciandomi da solo con Minho che a quanto pare aveva altro da dire.

<<Jeonjin eh?>> chiese con una faccia pervertita.
Io negai con la testa.

<<Piace a Chan, io non ho ancora provato certi sentimenti>> dissi sorridendo <<Non vedi come è premuroso nei confronti del più piccolo? Si vede che è innamorato perso e anche se Innie ci provasse con me sarei comunque in grado di dirgli che le cose stanno come stanno>> lui mi diede due pacche sulla spalla e iniziammo ad incamminarci.

<<Quindi posso organizzarti un appuntamento al buio?>> chiese lui.

<<Ancora con questa storia Minho, dammi tregua>> dissi evitando di concludere discorsi inappropriati.

<<Ma sono due anni che te lo chiedo, rispondi sempre così...questa persona vorrebbe provare ad avere un rapporto con te, poi se ti ferisce sai già che potrebbero arrestarmi per omicidio >>continuò speranzoso lui.

<<E va bene, ci penserò >> lui fece un salto felice per la mia risposta e mi fece andare in classe dove trovai Han già in classe pensieroso su una possibile luna di miele con il maggiore.

[...]

My bad (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora