LXXXVII

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<<Sono tuo, Hyunjin>> sussurrò avvolgendomi le braccia al collo.

Questa sensazione così bella... mi riempì il cuore di gioia. Indossai il mio intimo fermando le sue gambe che ancora tremavano inconsciamente... forse avevo esagerato.

<<E io sono tuo, Felix>> dissi tra un bacio e l'altro facendolo sorridere <<Preparo da mangiare... hai bisogno di andare in bagno? Qualche richiesta in particolare? Farò veloce, non voglio farti alzare>> lui negò con la testa baciandomi un'altra volta.

<<Non riesco a muovermi... ti aspetterò qui>> io annuì un po' preoccupato, afferrando un'altro paio di boxer e facendoglielo indossare.

<<Non voglio che tu prenda freddo... torno subito>> lo baciai afferrando la coperta ai piedi del letto e coprendolo con essa e rimboccandogliela fino alle spalle.
Gli lasciai un ultimo bacio e andai a preparare qualcosa per pranzo. Non avevo voglia di cucinare. Presi due ramen istantanei al manzo aprendoli come nelle istruzioni e togliendo tutte le bustine da essi. Misi l'acqua nel bollitore e portai di là due bicchieri assieme a delle bacchette e ad una bottiglia d'acqua. <<Come stai piccolo?>> mi abbassai dandogli un bacio sulla fronte dolcemente.

<<Sto bene... anche se un po' dolorante>> sorrise accarezzandomi il viso <<Ci hai dato dentro eh amore?>> sorrisi in risposta lasciandogli un bacio a stampo.

<<Non vorrei aver esagerato... dopo mangiato proviamo ad andare sul divano per vedere come sei messo... va bene?>> lui annuì senza mai smettere di sorridere. Presi il cuscino dal lato opposto e lo piegai verticalmente mettendolo sotto alla sua testa. Lo tirai un po' sù con il busto per poter mangiare. <<Senti male?>> lui negò leggermente, anche se la sua espressione addolorata diceva il contrario.
<<Per mangiare devi stare un po' seduto... porto un'antidolorifico?>> lui annuì facendomi tornare di là. L'acqua aveva appena iniziato a bollire e per mia fortuna riuscì a capire come dover preparare il ramen istantaneo in mezzo secondo. <<Metti un timer di cinque minuti>> gli chiesi sapendo che accanto a lui ci fosse il mio telefono, sul comodino.
Tornai di là con i due contenitori fumanti e una bustina tra il mignolo e l'anulare, mentre tra gli anelli e il dito avevo infilato un cucchiaino per diluire la medicina una volta mangiato.
Il mio unico pensiero adesso era quello di stare con lui.

<<Vorrei poter fare più di mettere un timer>> sorrisi mettendomi accanto a lui e abbracciandolo dolcemente. I suoi capelli scompigliati, di un rosso un po' meno vivido di quello originario, ma ormai l'anno scolastico era finito, e Minho si era già fatto un altro colore.

<<Stai già facendo abbastanza amore>> sporse leggermente il suo collo lasciandomi il permesso di assaggiare le sue labbra per l'ennesima volta in quella giornata. 
Un verso mi fece staccare e strabuzzare gli occhi dallo spavento. <<La pappa>> il piccolo ridacchiò mentre io dovetti alzarmi per dare la colazione al mio cagnolino. Lo guardai studiarmi mentre mi alzavo <<Torno subito, non serve mangiarmi con lo sguardo>> lui mise un adorabile broncio mentre uscivo.

<<Maledetta quella volta che hai imparato cosa significhi Innie me la pagherà>> ridacchiai mentre mi avvicinavo all'ingresso della stanza con il mio cagnolino che scodinzolava e saltellava contento.

<<Ricordati che è pur sempre nostro figlio, amore mio>> lui arrossì bruscamente mentre io riuscii finalmente ad accontentare Kkami, tornando di là.

<<Io non ho ancora capito... chi sarebbe nostro figlio tra quei due?>> lo guardai passandogli il ramen, che per fortuna risultò essere pronto, mi sedetti sul bordo del letto per non sporcare in giro e afferrai anche il mio.
A pensarci... Jeonjin è coreano e Chris australiano. <<Perché sei arrossito?>> misi rapidamente un boccone di noodles in bocca stringendo gli occhi per via del calore. Lo guardai distrattamente mentre mangiavo, notai come anche lui mangiasse, solo ammirandomi come un'artista fa con il proprio quadro.

My bad (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora