XVIII

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<<Io lascerei tutto per stare con te>> disse con la testa nella mia schiena e facendo perdere dei battiti al mio cuore.
Che cosa mi sta succedendo?

Gli accarezzai la mano dolcemente e la spostai.
<<Io vado a lavarmi>> sussurrai e lui mi mollò.
Arrivai in bagno e mi guardai allo specchio.
Avevo le gote arrossate.
<<Che mi sta succedendo?>> sussurrai davanti allo specchio.
Guardai un secondo a terra per poi spogliarmi e andare dentro la doccia a sciacquarmi velocemente.

Una volta uscito sentii un odore dolce nell'aria ma non ci diedi molto peso, con solo l'asciugamano in vita misi dei boxer e optai per mettermi una tuta nera e delle scarpe altrettanto nere.
Presi il telefono e andai di la notando Felix intento a lavarmi le stoviglie.

<<Ma non ti posso lasciare da solo un attimo senza che tu faccia il governante?>> feci sorridere entrambi.
<<Comunque è meglio and- KKAMI>> il cagnolino si girò.
<<Devo portare anche Kkami...non posso lasciarlo da solo...ma devo montare il seggiolino e non riesco da so~>> sentii una mano premere sulla mia bocca.

<<Non sei solo, non riesco a fare i lavori manuali ma se mi spieghi magari ci posso provare...>> lo abbracciai tirandolo su in braccio.

<<Dio mio grazie, allora>> dissi ricomponendomi <<Devi tenere il seggiolino fermo mentre io lo fisso alla moto, pesa un po' ma vediamo...sollevami dovresti riuscire a tenerlo dritto>> ero molto serio nella spiegazione.

<<Va bene>> lui arrossì leggermente e si abbassò di poco afferrando la mia vita come se fosse un abbraccio e mi sollevò da terra.

<<Va bene non stancarti mettimi giù>> avevo un po' di paura in quella posizione e dall'inclinazione della mia voce si capiva abbastanza.
<<Andiamo>> uscii e lui mi seguì.

Riuscii a montarlo subito e lo vidi guardare dietro di me dove c'era una macchina.

<<Vivo con dei ragazzi universitari che tornano ogni tanto nell'abitazione sotto e poi tornano al dormitorio della loro scuola, al mio compleanno non dovrebbero esserci>> lui annuì <<Provi a sederti?>> indicai il seggiolino, per vedere se era montato bene avrei dovuto farci sedere qualcuno o chi ci fosse stato.
<<Balla?>> lui negò.

<<Mi ci metto io con Kkami?>> io lo guardai un po' triste.

<<Se per te non è un problema..>> lui mi sorrise dolcemente.

<<Di certo non vorrei guidare>> gli diedi la mano per aiutarlo ad uscire e andammo di sopra a mettere Kkami nel trasportino, ma quell'odore dolce continuava a invadermi le narici.

<<Prendo la ciotola e il cibo per Kkami e ci sono>> esclamai sentendo poi una mano sulla mia che stringeva.

<<Non serve, abbiamo le ciotole a casa, se porti solo le crocchette le mettiamo nel mio zaino e andiamo>> sorrise dolcemente aprendo lo zaino.

<<Ma questo periodo? Prima Seungmin che mi aiuta e adesso anche tu, siete degli amici dorati, tutti e due gentilissimi>> lui sembrò leggermente frustrato dalla mia affermazione e si ritrasse.
Mi ricordai adesso della promessa fatta a me stesso di non ferirlo e ripensando alle mie parole forse lo avevo ferito.
Mi avvicinai per abbracciarlo ma lui andò indietro di un passo ad ogni mio tentativo e cademmo sul divano, ero sopra di lui e provai a muovere la gamba sentendo che non fosse sul divano.

My bad (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora