My bad (Hyunlix)

XXVI

{Piccolo avviso : questo capitolo si evolve in una direzione, attenti alla prossima parentesi}

Gli sorrisi e gli sollevai la testa.

<<È davvero un posto bellissimo>> lui arrossì <<Grazie bimbo bello, andiamo a riva?>> lui non si mosse.

<<Io- io sarei un bimbo bello?>> mi sconvolsi dalle mie stesse parole.
Lo avevo detto davvero?
Le parole sono uscite da sole.
Ma dopotutto...è vero.
Annuì leggermente.
<<Tu sei più bello Hyunjin Oppa>> usò un tono dolcissimo abbassando la testa.

<<Puoi ripetere bimbo?>> lui negò con la testa.
<<Allora ti sfido, se perdi mi chiamerai di nuovo così>> lui mi guardò con un po' di paura.

<<A cosa mi sfidi? Non a vasche vero?>> negai.

<<Una gara di apnea, chi sta più giù vince>> lui annuì.
<<Tre, due, uno>> andai giù prendendo una bella boccata d'aria inizialmente.

Lo guardai anche se era leggermente sfocato per via dell'acqua davanti ai miei occhi.
Questa mi cullava e mi faceva rilassare i muscoli affaticati, solo che per colpa della fatica non avevo molto fiato.
Avrei dovuto fare qualsiasi cosa per farlo perdere, sentire il mio nome detto in quel modo mi piace moltissimo.

Mi si accese una campanella, abbassai il mio fisico avvicinandomi al suo baciandolo sulle labbra.

Lui perse tutto il fiato e tornò su spingendomi verso il basso, poi salii anche io afferrandogli i fianchi per farlo stare a galla, ma era comunque distante da me.

<<Hai barato! Non vale!>> penso che fosse tutto rosso in viso, dato che era leggermente più scuro.

<<Non ho fatto niente>> dissi sorridendo.

<<Rifacciamola! Ma guai a te se bari>> esclamò puntando un dito sul mio petto.

<<Va bene, non baro>> lui mi guardò.

<<Tre, due, uno>> li disse in inglese facendoci immergere nuovamente in modo che l'acqua avesse potuto cullarci un'altra volta.

Dopo qualche secondo lo vidi muoversi e venne verso di me baciandomi, io lo tirai su con me senza staccarmi da quel contatto.

Andai a galla tirandomi indietro i capelli e stringendo le mie mani sui suoi fianchi, attaccandoli a me, mentre le sue mani si posarono sulle mie guance.
Riattaccai le mie labbra alle sue approfondendo il bacio, lui toccò il mio labbro con la lingua ripetutamente facendomela socchiudere e approfittandone per farla entrare piano piano.
Approfondii il bacio mentre con le gambe navigavo verso il bordo da cui ci eravamo buttati all'inizio. Quando lo sentii sulla schiena lo girai per approfondire e copiare i movimenti di quel suo contatto piacevole.

<<Oi c'è qualcuno?!>> chiese una voce femminile <<Chi sei? Questa è una piscina privata>> Felix si staccò dalle mie labbra.

<<Fammi uscire, scappiamo>> lo alzai per le ascelle e lui mi diede una mano ad uscire, prendemmo le nostre scarpe, misi velocemente la mano sul collo e sul polso sentendo ancora l'orologio, che per mia fortuna era impermeabile, e la collanina, uscimmo rapidamente da quel posto e presi la moto, prima di mettere il casco però mi ritrovai le labbra del rosso sulle mie.