XXI

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<<Tanti auguri a me>> sussurrai accarezzando Kkami.

Mi svegliai con il suono della sveglia e optai per una camicia rossa e dei jeans neri per poi dare una abbondante mangiata di crocchette a Kkami e mangiare un cup-cake per colazione.

Stavo per andare a scuola in moto ma vidi una macchina che conoscevo benissimo fuori casa.
Vidi Minho correre fuori e abbracciarmi facendomi volare in alto come se fossi suo figlio.

<<Il mio bimbo è finalmente grande>> urlò lui per poi portarmi in macchina e farmi sedere al sedile del passeggero.
A lui non piace far vedere agli altri l'affetto che ha nei confronti delle persone a cui tiene e quindi preferisce essere il primo a fare qualsiasi cosa.

<<Strano che Jis non ci sia>> dissi subito vedendolo da solo.

<<Lo andiamo a prendere adesso, mi ha chiesto di passare prima da te perché si è svegliato tardi>> io sorrisi e ci guardammo dicendo il suo nome all'unisono.

Arrivati a casa sua scesi per salutare i suoi genitori che mi fecero gli auguri dandomi una busta sorridendo.
Poco dopo scese anche il mio migliore amico che mi saltò in braccio come uno scoiattolo su un albero tirandomi le orecchie diciotto volte l'una.

<<Auguri fratello!>> disse tutto contendo facendomi salire davanti una seconda volta.

<<Ma come mai sto io davanti?>> lo guardai mentre Minho mise in moto la macchina e guidare.

<<È il tuo compleanno e poi se devi scendere da lì lo fai meglio>> sorrise il minore e Minho fece una curva che conoscevo.

<<Oddio stai andando a prendere Innie?>> dissi tutto felice trovandolo fuori dalla porta di casa con un sacchetto bianco in mano.
Scesi dalla macchina e corse ad abbracciarmi, io ricambiai subito.

<<Auguri al mio Hyung preferito>> sorrise saltellando e mettendosi dietro buttando nel bagagliaio la borsa bianca e forse anche lo zaino.

<<Ma, io, io sono allibito, non ti portava Chan di solito?>> lui rise.

<<Minho Hyung ha scelto di farti una sorpresa, poi Channie ha altro da fare oltre al pensare a me tutto il giorno come se fosse una madre>> ridemmo tutti quanti alla sua affermazione.

<<Quindi a letto lo chiami mamma e non papà?>> mi venne un enorme punto di domanda sulla testa.

<<Ho diciassette anni Hyung, non farmi pensare a queste cose, li ho fatti il mese scorso>> gli tirò uno schiaffetto sul braccio.

<<Se vi date fastidio vi lascio in mezzo alla strada e vi lego alla macchina con la corda che ho sotto il sedile>> disse Minho minaccioso.

<<Ecco da chi hai preso Hyunjin Hyung!>> Minho rise soddisfatto a questa affermazione.

Arrivammo a scuola ridendo e Jis mi prese sotto il braccio e saltellando mi portò in classe dove chi si ricordava mi fece gli auguri e anche il professore di inglese me li fece cercando di evitare le distrazioni ulteriori.

Le lezioni passarono rapide per essere un sabato e arrivammo subito in sala prove dove vidi un cartello sulla porta.

<<Oggi sto poco bene, andate pure a casa, buon compleanno Hyunjin :) >> lessi ad alta voce. <<Grazie>> esclamai felice e andammo a cercare Minho che ci aspettava in macchina.
<<Ma hai già visto il cartello?>> lui annuì.
<<Non potevi scriverci?>> negò.

My bad (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora