Diario

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Uscito dal bar, mi incamminai verso l'ufficio, sapendo che tornare a casa in quelle condizioni mi avrebbe solo cacciato nei guai.

"Nicholson, ancora lei!" esclamò Bob, vedendomi arrivare nella sua direzione, di fronte all'ingresso principale.
"So cosa starà pensando, ma guardi!" dissi, tirando fuori dalla tasca il mio badge. "Sta volta sono venuto preparato!" aggiunsi, sorridendogli, visibilmente sbronzo, sempre barcollando leggermente.
"Sa che questa è un'azienda, non la sede degli alcolisti anonimi?"
"Mhh... spiritoso. Può farmi entrare, per favore?"
"Cosa c'è, stasera non aspetta che Evans venga a salvarla?" mi chiese ironicamente, ridendo.
Fui paralizzato da quelle parole.
"Sa perfettamente cosa è successo a Evans, quindi veda di evitare battute inutili." risposi con tono freddo, facendogli notare quanto non fosse affatto divertente.
"D'accordo, entri pure." disse, come spaventato dal mio tono diventato improvvisamente glaciale.
Mi incamminai verso l'ascensore. Poi, arrivato al sedicesimo piano, mi diressi immediatamente nell'ufficio di Luke.

Entrato, mi sedetti alla sua scrivania, ripensando a tutti i momenti in cui, di fronte a lui, avevo pensato a come si dovesse sentire a essere il capo, a quale sensazione avrei avuto se mi fossi seduto lì al suo posto. Ripensai a tutte le volte che, inconsciamente, avevo desiderato baciarlo, anche solo quando mi assegnava un compito banale. A quanto avrei tanto voluto farlo mio su quella scrivania. A quanto fosse stato dolce la sera in cui mi aveva visto stare male per Lorenzo.
Aprii un cassetto pieno di scartoffie, poi un altro e un altro ancora. Trovai una sua camicia, che probabilmente teneva lì per le emergenze. Non potei far a meno di prenderla, di sentirne l'odore. L'odore della sua pelle, il profumo agrumato che tanto avevo adorato la prima volta che eravamo stati a letto insieme. Poi, sotto la camicia, qualcosa attirò la mia attenzione. Sembrava una sorta di agenda blu. Fui stranito perché non gliel'avevo mai vista usare, nonostante lo avessi osservato molto in quei mesi. Così l'aprii a una pagina a caso.

-29 Novembre 2017
Caro Diario,
Wow, che nottata quella di ieri! Sono mesi che io e Ian ci frequentiamo, e sono mesi che ho un debole per lui. Ma ho sempre creduto fossimo solo amici, almeno fino a ieri sera. La scorsa notte, mentre eravamo soli nel mio ufficio, lui mi ha baciato. E io non sapevo minimamente cosa pensare, o cosa fare. Sapevo stesse con una donna, così mi sono tirato indietro. Ma poi... poi non sono riuscito a resistere. Non so cosa pensare, non so se ci tiene a me o se è stata solo l'avventura di una notte. Non credo di provare qualcosa per lui, cioè... in realtà sono davvero confuso. Oggi mi ha ignorato totalmente, e da una parte ne sono sollevato. Sono certo che questa storia non potrebbe condurre a nulla di buono.

Un momento, un diario?! Luke ha un diario?!

Continuai a leggere.

-23 Dicembre 2017
Ieri io e Ian ci siamo messi insieme. Wow, non avrei mai creduto di dirlo, e probabilmente non lo farò mai ad alta voce. L'unica persona che lo sa è Oliver, ma sono sicuro di potermi fidare ciecamente di lui.
Ian è partito poche ore fa. È tornato a Berna, per trascorrere le vacanze con sua sorella. Tiene molto a lei, e, nonostante l'abbia pregato di non lasciarmi solo, ha deciso comunque di raggiungerla. Avrei tanto voluto mi portasse con sé, ma ha detto che è troppo complicato, che la gente non deve sapere di noi perché altrimenti la nostra carriera finirebbe. Credo sia troppo drastico, ma non rinuncerò di certo a lui per queste sciocchezze.
E così mi ritrovo qui, nel mio ufficio, a scrivere aspettando in solitudine la vigilia di Natale, sperando che il prossimo anno a quest'ora non sarò solo.

E così era stato trattato in questo modo dal suo ex! Era questo il motivo per cui era spaventato dal dire a tutti la verità!
Era Ian che l'aveva reso così freddo, così sprezzante nei confronti di tutti?
Era lui che gli aveva tolto il sorriso, che lo aveva reso di fronte a tutti il mostro che sapevo non essere affatto?!

Sfogliai ancora le pagine, tentando di saltare le dettagliate descrizioni del tempo passato assieme a lui, che non facevano altro che farmi ribollire di gelosia. Andai ancora avanti fino a ritrovarmi di fronte la pagina del diciotto settembre dell'anno successivo.

-18 Settembre 2018
Non ce la faccio più. Non ce la faccio più a vivere in questo modo, sempre nell'ombra, sempre a far finta che non ci sia alcun problema. Il problema c'è eccome, cazzo! Quel bastardo di Ian è andato a letto con un altro! E la cosa peggiore è che non posso parlarne con nessuno! Non posso trovare nessuno che mi dia conforto! Vorrei solo dimenticarlo, dimenticarlo e andare avanti con la mia vita! Ma poi penso a quanto sarei solo, a quanto ho disperatamente bisogno di lui al mio fianco. So che senza morirei. E non perché lo ami, ma perché senza di lui io non sono nulla. Mi ha prosciugato l'anima, mi ha reso vulnerabile.
Quando gli ho chiesto perché mi avesse tradito, ha detto che non era in lui. Ha detto che soffre di un disturbo della personalità, che sono mesi che l'ha scoperto, che me lo tiene nascosto.
Non credo di riuscire a sopportarlo.
Mi ha detto che era già successo altre volte, che non lo fa volontariamente, che mi ama. Ma io non so più a cosa credere, a come dargli la mia fiducia, se ogni volta che parte per Berna ho il timore che si veda con qualcun'altro. Vorrei stargli vicino, ma non ce la faccio più. Sono a pezzi, basta, ho deciso di farla finita definitivamente, ho deciso di lasciarlo. Gli dirò di andarsene dall'azienda, e se non lo farà volontariamente sono anche pronto a licenziarlo io stesso.

E poi ancora, la pagina successiva:

-19 Settembre 2018
Ce l'ho fatta. L'ho mandato a fanculo, gli ho detto di sparire dalla mia vita. Lui non ha battuto ciglio, come se non gli importasse nulla di me. È in quel momento che ho capito di quanto mi fossi solo illuso. Io lo amavo, certo, ma fin troppo per una persona di merda come lui. Ho sempre creduto che il mio sentimento fosse ricambiato in egual misura, e mi sono sempre sbagliato, evidentemente. Mi sono persino tatuato la sua iniziale. Che gran coglione sono stato! Eppure, nonostante tutto, non riesco a non stare male per lui, non riesco a non piangere. So, per lo meno, che non sarà così per sempre, che presto smetterò di soffrire, smetterò di pensare a lui. Finalmente.

Avevo ormai le lacrime agli occhi, ma nonostante ciò, non riuscivo a smettere di leggere

Amore mio... perché non mi hai mai detto tutto questo?! Perché non mi hai mai parlato di quanto sei stato male?!

Just be with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora