"Non dici nulla?"
"Cosa dovrei dirti? L'importante è che tu lo ami e che lui ami te." disse, sorridendomi e dandomi una leggera pacca sulla spalla. Sorrisi sinceramente. D'altronde, non mi sarei mai aspettato nulla di diverso da parte sua.
"Allora cos'è successo?" mi chiese poi.
"Ho rovinato tutto, come al solito."
"In che senso?"
"Andava tutto bene, anzi, più che bene... forse fin troppo bene per uno come me."
"Uno come te?! Tesoro, tu meriti di essere felice." disse, accarezzandomi il volto, proprio come faceva quando da bambino, dopo avermi raccontato una favola, mi dava un'ultima carezza prima che mi addormentarsi. E io la aspettavo sempre, quella carezza. Senza, non riuscivo ad addormentarmi.
"Eppure il destino mi ha sempre fatto capire il contrario."
"Jack, sei fin troppo intelligente per credere in qualcosa come il destino."
"Che intendi dire?"
"Che se lo ami davvero, forse questa volta dovresti lottare per lui."
Non riuscivo a capire dove volesse andare a parare.
"Siamo noi che creiamo il nostro destino, per l'amor del cielo! Tesoro, tu ti arrendi sempre troppo facilmente! L'hai fatto con Ivy e l'hai fatto con Sophie. Fai sempre così. Hai paura di amare perché hai paura di farti del male, di essere ferito. Ma non sperimentare l'amore, quello vero, solo per paura di soffrire, non ti sembra uno spreco?"
"Beh..."
"Non dico che ora tu debba prendere, lasciare tutto e correre a Milano..." disse. "... anche perché tuo fratello e tua madre mi ridurrebbero a pezzettini." rise, e anch'io non potei evitare di aggiungermi a lei.
"Ma pensaci bene su. Capisci ciò che provi veramente, e se ti sembra che lui sia davvero la tua persona, la persona giusta per te, quella che riesci ad immaginare al tuo fianco anche anziana e decrepita come me, quella per cui ti senti mancare un battito al solo nominarla, beh... non fartela scappare! Gli amori come questi sono rari, e meritano di essere vissuti. Te lo dico per esperienza."
Sospirai, pensando alle sue parole.
"Hai ragione su tutto, Silvia. La verità è che sono fatto così. Non sono mai stato coraggioso abbastanza, ho sempre aspettato fossero gli altri a tornare da me, a perdonarmi senza che io facessi nulla. Ma ti giuro che non l'ho mai fatto perché non amavo alla stessa maniera, ma solo per paura..."
"Lo so, Jack, lo so perfettamente. Tu hai un cuore d'oro..."
"Mi ha fatto davvero bene parlare con te." dissi, facendo un mezzo sorriso. Poi, senza dire più nulla, ripresi l'annaffiatoio e cominciai ad innaffiare di nuovo, pensando e ripensando alle sue parole. Fu lei a riprendere la conversazione dopo qualche minuto di completo silenzio.
"E allora... non mi dici nient'altro?"
"Cosa?"
"Voglio sapere com'è questo ragazzo!"
Sorrisi a quelle parole.
"È l'uomo più bello che abbia mai visto." dissi, ora con tono più serio. "Ma non è questo che mi attrae davvero di lui, o meglio, non solo..."
Al mio zittire, mi incitò immediatamente a continuare."Lui... lui è... è... insomma, è indescrivibile."
"Ah sì?" chiese sorridendo.
"Non puoi amarlo senza odiarlo, e soprattutto non puoi odiarlo senza amarlo. È misterioso, ma allo stesso tempo dolce e comprensivo. È così altruista, farebbe davvero di tutto per farmi felice. Lo conosco da così poco tempo, eppure mi sembra di conoscerlo da sempre. È diverso da tutto ciò che ho sperimentato fin'ora, ti giuro. Con lui non ho mai paura di dire o fare la cosa sbagliata. Mi fa sentire come se mi accetterà sempre, nonostante le mie azioni, le mie scelte, nonostante i miei casini. E so che queste possono sembrare solo parole gettate al vento, senza particolare importanza, come se ne sono sentite e risentite a bizzeffe. È solo che per descrivere ciò che sento, ti giuro, servirebbero quasi... parole nuove."
"Wow..."
La guardai in silenzio, aspettando dicesse qualcosa.
"Non ti ho mai sentito parlare così di nessuno al mondo."
"Perché non mi sono mai sentito così prima d'ora. Credevo di aver sperimentato l'amore vero, quello più puro e onesto. E ora, guardandomi indietro, mi accorgo come forse mi fossi solo illuso. È questo il vero amore. Volere il meglio per l'altra persona, a prescindere da quello che voglio io. E non sono sicuro che io possa essere il meglio per lui."
"Perché dici questo?" mi chiese allora, guardandomi con occhi tristi.
"Perché lui è così perfetto, così buono, così gentile. E io invece ho fatto tante cose brutte nella mia vita, ho mentito, sono stato anche davvero cattivo. Lui meriterebbe molto di più..."
"Questo non sei tu a doverlo dire."
"Come?"
"Lasciagli almeno scegliere se vuole stare con te liberamente!"
"Cosa intendi?"
"L'hai lasciato tu, non è vero?"
"Cosa c'entra questo ora?" ribattei, a tratti irritato.
"L'hai lasciato perché non ti sentivi abbastanza, hai voluto scegliere tu per lui. Non gli hai dato neanche alternativa, non è così?"
"Io..."
"Smettila di piangerti addosso e fa qualcosa a riguardo il prima possibile! Perché quello che hai detto poco fa, quel sentimento che non riuscivi ad esprimere neanche a parole, quella è la cosa più rara che un uomo possa mai trovare!" disse, con tono duro.
La solita Silvia. Sempre sincera e crudele nel dire la verità. Forse era questo che avevo sempre amato di lei. Il suo essere senza peli sulla lingua.

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Just be with me
Storie d'amoreSpin-off di "My professor" e "I still love you" La storia continua da dove si era interrotta, ma i fatti da questo momento in poi vengono narrati dal punto di vista di Jack, il quale si innamorerà presto di chi non avrebbe mai immaginato. __________...