⟣⊱⟢⊰Convivenze⊱⟣⊰⟢

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«Sai, stavo ripensando alle parole di Ace...» inizia Nina mentre usciamo dalla camera. «...effettivamente ha ragione lui, nel senso che a rigor di logica se nella storia che conosciamo noi, lui non fosse morto tutti gli altri probabilmente non sarebbero arrivati al livello che hanno raggiunto adesso.»
«Quindi, secondo te, come sarebbero cambiate le cose, dato che lui è vivo e loro sono esattamente gli stessi dei successivi due anni a quell'evento?» Alzo un sopracciglio, ancora perplessa, la situazione è davvero strana.
«Non sono nella testa di Oda, se devo ragionarci la spiegazione più plausibile che mi viene è questa: gli eventi si sono susseguiti in altro modo e allo stesso tempo hanno permesso ai ragazzi di cambiare, allenarsi ancora di più per diventare più forti di quel momento. Per di più...» ci blocchiamo a metà tra il corridoio e il soggiorno e lei si fa più seria in volto, la sua tipica espressione da nerd che adoro perché la rende buffa e allo stesso tempo arguta. «...il fuoco non è solido né liquido né gassoso, è intangibile eppure allo stesso tempo i suoi effetti puoi letteralmente toccarli con mano su di te. Io credo che quello che è accaduto a lui serviva per far comprendere agli altri quanto Akainu era più forte di loro in quel contesto mentre nella realtà in cui effettivamente ci troviamo, anche per l'Ammiraglio è tecnicamente impossibile uccidere Ace, a meno che lui non si lasci uccidere o sia molto più debole...» di colpo si porta una mano sotto al mento. «...considerato che è di One Piece che parliamo, sicuramente la decisione presa da Oda non ha rispecchiato totalmente le leggi della fisica, almeno nel manga, nella realtà Ace potrebbe anche arrivare a causare un'esplosione nucleare e diventare persino una supernova, sempre seguendo la fisica.» le sue parole mi lasciano con uno strano senso di inquietudine addosso che cerco di scacciare muovendomi e portando le braccia a incrociarsi al petto.

Rimango in silenzio, chiusa nelle mie riflessioni per alcuni minuti, prima che Nina porti una mano sulla mia spalla, con un sorriso: «Senti, lui è qui, è vivo e puoi parlarci. Quindi non serve che ti affliggi con quello che doveva o poteva essere e non è stato. Qualcosa è accaduto e doveva andare così evidentemente, forse la verità la troveremo solo andando avanti.» sorrido anche io, rincuorata dalle sue parole e mi dico che ha perfettamente ragione, lui è qui e posso parlargli, sono tutti giunti qui e in qualche assurdo modo sono reali perciò la vera avventura sarà proseguire a questo punto.

La nostra conversazione viene interrotta da voci che si urlano l'una contro l'altra e di botto Luffy passa in corridoio, per poi nascondersi dietro di noi mentre Sanji lo insegue con una padella in mano e lo sguardo fumante.

«Ahhh brutto idiota! Te ne approfitti perché ci sono loro due, vero?!» Luffy cerca di spiccicare parola ma invano perché escono solo suoni ovattati dato che ha la bocca piena di cibo e io scoppio a ridere mentre lui ci indica il cuoco davanti a noi.

Nina si dirige da Sanji e il Capitano resta dietro di me che ancora sorrido divertita: «Dai, Sanji, qualsiasi cosa abbia fatto lo perdoniamo. Tranquillo, tanto dobbiamo comunque andare a fare la spesa.»
«Come desideri mia Dea!» Ed ecco che ricominciano flutti di sangue dalle sue narici però mi fa troppo ridere la scena per preoccuparmi del fatto che lui stia sanguinando.

Quando arriviamo in soggiorno li troviamo tutti belli accomodati da una parte all'altra e Zoro subito ci guarda con un ghigno e il sopracciglio alzato: «Quando avete finito di confabulare, bambine, vorremmo sapere se si mangia questa sera.» lo fulminiamo con un'occhiata e Nina mi precede, mettendo le mani sui fianchi.
«Bambine a chi?! Frutto di mare, abbiamo vent'anni!» Rido immediatamente al modo in cui lo ha chiamato che lo ha lasciato con gli occhi aperti mentre Law fa un ghigno arrogante e forse anche divertito — a volte è davvero difficile decifrarlo — ed Ace si volta a guardarlo ridendo a crepapelle insieme a Sanji.

«Ben ti sta testa d'alga!»
«Ripetilo babbeo.» Zoro si alza subito puntando a Sanji mentre io e Nina ci mettiamo di mezzo per tenerli separati.
«Come hai detto?!»
«Bene, io direi di evitare di distruggere l'unico posto in cui possiamo stare tutti quanti, indisturbati.» dico subito per calmare le acque, anche se in realtà non ce n'è più di tanto bisogno dato che Sanji sta morendo per la seconda volta in meno di cinque minuti, solo perché ho messo una mano davanti a lui, toccandogli inevitabilmente il petto.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora