⟣⊱⟢⊰Fire In My Bones⊱⟣⊰⟢

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L'irruenza e l'impazienza di Ace hanno sovrastato qualunque accortezza nei confronti degli altri che, comunque, non ci sentirebbero lo stesso vista la musica e l'euforia assordante che stanno facendo — per non parlare di Sanji e Zoro le cui urla scalmanate e insulti arrivano fin qui — dato che lui ha appena preso a calci la porta per chiudersela alle spalle senza staccarsi dalle mie labbra; mi fa sedere sulla scrivania mentre si infila tra le mie gambe, che a loro volta si stringono sul suo bacino, facendo letteralmente volare a terra la sedia.

Il suo cappello fa la stessa fine della sedia intanto che lui mi fa alzare le braccia e sfila la mia maglietta in un gesto veloce e rapido ma al tempo stesso delicato, nonostante ogni volta che le sue dita sfiorano la mia pelle vado in fiamme, sotto ogni aspetto; percepisco il calore dentro di lui crescere a dismisura seppur stia cercando di controllarlo e ogni sua carezza è un tizzone ardente su di me.

«È stata la settimana più lunga della mia vita.» mi sussurra a un centimetro dalle mie labbra già rosse, bollenti e gonfie dei suoi baci che si alzano in un sorrisetto.
«Non avevo alcun dubbio vista la tua irruenza.» gli dico guardando un istante la sedia a terra.

Lui ghigna sfacciato e inarca un sopracciglio: «Veramente mi riferivo a te, alla tua assenza...» arrossisco subito capendo la figura che ho fatto anche se subito dopo mi fa un occhiolino con quella sua faccia da schiaffi. «...però, sì, effettivamente mi è mancato anche questo.» divento davvero paonazza e lo prendo a pugni su una spalla con un mezzo sorriso imbarazzato.
«Smettila! Lo fai proprio apposta.» lui se la ride sotto i baffi per poi avvicinarsi pericolosamente al mio volto, il suo respiro caldo sul mio naso e gli occhi che si assottigliano appena: una tigre pronta a scattare.
«Solo per vederti arrossire e restare senza fiato, bambolina.» si fionda su di me, esigente e possessivo, un bacio dal sapore passionale quanto selvaggio ma per nulla rude e violento, tutt'altro: un mix che mi fa letteralmente impazzire tra dolcezza, sensualità e lussuria.

«Ace...» inevitabilmente il suo nome sfugge dalle mie labbra non appena si sbarazza del mio reggiseno e la sua bocca entra in contatto con il lobo, vicino al mio orecchino: lascia una scia di fuoco, mordicchiando ogni centimetro di pelle lungo il profilo della mia mandibola, del collo fino ad arrivare alla clavicola e tra la valle dei miei seni che un secondo dopo vengono presi d'assalto anche loro.

«Dillo ancora.» sussurra roco, profondo con la voce già più bassa e intrisa di eros, continuando la sua dolce tortura mentre le sue labbra di fuoco scendono ancora più giù, verso il mio ombelico e le mani restano ancora sui miei seni, stringendoli e accarezzandoli quel tanto che basta per farmi roteare appena la testa all'indietro.
«Ace!» Esclamo sottovoce il suo nome, fremendo più di prima dall'attesa di quel desiderio che lui con le sue fiamme mi sta consumando poco a poco.

Le sue mani roventi passano ai miei fianchi e in un secondo risale alle mie labbra, ormai gonfie mentre mi mordicchia appena quello inferiore, solo per schiudermi di più la bocca e danzare sulla mia lingua; mi afferra quasi di peso per riportarmi in piedi di fronte a lui e delicatamente, senza esagerare seppur ci metta più veemenza del solito, sbottona i miei pantaloni e li tira giù, spostando il mio intimo con due dita per poi chiudere i miei respiri più ansimanti nella sua bocca come avverto ogni terminazione nervosa andare in fibrillazione al suo ritmo lento, cadenzato e rotatorio.
Mi aggrappo con forza sulle sue spalle e quando penso di arrivare al limite, lui si sposta per farmi voltare di schiena e avvertire il livello di eccitazione a cui è arrivato dietro il mio bacino, continuando a imprimere la forma della sua bocca lungo la mia spina dorsale; per poi stringermi con più passione i glutei e togliersi cintura, pantaloni e intimo in un secondo così come fa con il mio ultimo pezzo di biancheria rimasta.

Si appoggia alla mia schiena non appena sento che scivola deliziosamente dentro di me e il mio corpo lo accoglie con una naturalezza mozzafiato, come se fosse fatto apposta solo per lui. Mi afferra da dietro mentre le sue mani tornano al mio seno e perdo completamente ogni controllo, qualunque pensiero logico viene spazzato via come cenere al vento mentre i suoi movimenti da ben misurati diventano sempre più frenetici e irregolari; vengo inibita totalmente dal suo profumo esotico, che racconta di spiagge lontane, terre inesplorate e sogni proibiti, nell'esatto istante in cui una delle sue mani passa dal seno al pube e vado giù di testa.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora