⟣⊱⟢⊰Separazioni, Misteri e Nuovi Equipaggi⊱⟣⊰⟢

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«Li rivedremo, stai tranquilla.» mi sussurra accanto Ace facendomi scappare un sorriso dolceamaro mentre asserisco con un breve gesto del capo.

«Beh, direi che è ora di presentarti il resto della famiglia ma prima andiamo a sistemare le tue cose.» prosegue lui tirando su la mia borsa sportiva mentre Marco si volta verso di noi con un sorrisetto che la dice lunga.

«Ace?» Ci voltiamo entrambi con sguardo interrogativo.
«Spero che non ti dispiaccia perché non abbiamo preparato una camera a parte per lei, immaginavo che dormisse con te per cui non ho dato alcuna direttiva agli altri.» se la ride Marco sotto i baffi vedendo la mia faccia farsi più rosea e le guance di Ace andare in fiamme anche se gli regala comunque un ghigno provocatorio.
«Ovviamente! Non penserai certo che l'avrei fatta dormire da sola in mezzo a voi.» Marco alza le mani continuando a sorridere.
«Io non voglio sapere cosa combinerete lì dentro, però!»
«Marco!» Lo richiamo davvero paonazza in viso adesso, facendolo scoppiare a ridere.
«Aspetto ancora l'invito di nozze comunque.» alzo un sopracciglio questa volta e con un gesto secco della mano faccio salire una piccola colonna d'acqua dall'oceano sotto di noi che lo inzuppa dalla testa ai piedi.

Io ed Ace scoppiamo a ridere quando una voce sopraggiunge: «Ben ti sta', Marco! Così la smetti di importunare la nostra piccola Sofia.» la figura di Vista sbuca dall'altro lato del ponte e ci raggiunge con un sorrisetto nel vedere il povero biondo fradicio e adesso pure privo di poteri temporaneamente.

«Questo è stato sleale.» ribatte lui guardandomi mentre Ace alza le spalle e amplia il suo ghigno sarcastico.
«Te la sei cercata, Marco.» io pure faccio una risatina mentre vedo la Fenice guardarmi con un piccolo sorriso, alzare un sopracciglio e passare una mano nel suo ciuffo biondo per scrollarsi via un po' d'acqua.

'La nostra piccola Sofia.' a ripensare a queste poche, semplici ma potentissime parole mi viene un batticuore che mi scalda il petto.

Ace mi guida sotto coperta, ritrovandomi davanti anche qui ad un lungo corridoio ma più largo rispetto a quello della Sunny; il che non mi stupisce vista la dimensione della Moby Dick in confronto.

Proseguiamo per un tratto breve perché la sua cabina è proprio la seconda alla mia sinistra: la apre rivelando ai miei occhi una camera più grande di quella che avevo nella Thousand Sunny dal momento che il suo ruolo è il più importante dopo quello del Capitano, oltre al fatto che ha anche un bagno privato collegato da una porta in fondo, a destra della scrivania che si trova sotto l'oblò; addossato alla parete tutta a sinistra, centralmente, vi è il letto matrimoniale mentre di fronte sulla parete alla mia destra l'armadio a muro.

Ace chiude la porta alle mie spalle mentre io mi faccio più avanti nella stanza, continuando a guardarmi intorno e sento il suo sguardo su di me: «Per questo le camere iniziali sono tutte raggruppate insieme e sono più grandi mentre il resto delle cabine si trovano più in fondo, separate da uno spazio con le nostre... perché noi Comandanti in più abbiamo anche il bagno in camera.» mi spiega quando vede che ancora non ho detto una parola, rimasta a bocca leggermente aperta guardandomi intorno.

Abbasso lo sguardo su di lui, incontrando il suo sguardo di carbone accompagnato da quel sorriso affabile: «Scommetto che quella di Marco è la prima, proprio qui accanto.» indico la parete dietro di me e lui fa una risatina sotto i baffi, asserendo per poi avvicinarsi all'armadio, aprirlo e appoggiare la mia borsa su uno scaffale vuoto.
«Indovinato, quelle di fronte a noi invece sono degli altri Comandanti, siamo tutti divisi su queste due pareti anziché essere tutti in fila consecutivamente all'altro. Nostro padre è l'unico ad avere la cabina in fondo al corridoio, isolata dal resto perché ancora più grande delle nostre, considera che ha anche uno studio al suo interno.»
«Oh... di chi è invece quella di fronte alla tua?» Mi pento subito di averglielo chiesto visto il suo cambio d'espressione.
«Era di Satch...» come immaginavo e mi mordo la guancia interna in modo un po' nervoso nel vedere il suo sguardo rabbuiarsi. «...è rimasta vuota per tutto questo tempo, ancora non è stato deciso cosa fare in merito al suo posto come Comandante della Quarta Flotta.»
«Io... scusa, avrei dovuto aspettarmelo.» ma lui mi fa un piccolo sorriso.
«Non preoccuparti, è solo nostalgia la mia. A volte mi capita di ritrovarmi a pensare a lui e al fatto che sarebbe stato meglio se non avesse mai trovato quel Frutto del Diavolo.» stringo un po' le labbra, rendendomi conto che è lo stesso pensiero che a volte ho avuto nel leggere la storia narrata nel nostro Mondo. Chissà come sarebbero andate le cose se lui non avesse trovato il Frutto Dark Dark, o almeno se lo avesse mangiato subito, senza dirlo prima agli altri.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora