⟣⊱⟢⊰Stuck In A Moment⊱⟣⊰⟢

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«Ehi, devi mangiare.» Simone dà un colpetto a Nina al mio fianco che si riscuote dai propri pensieri e fa un cenno breve e veloce.
«Sì, sì... ero solo...» tentenna lei facendo un gesto con la mano come se potesse scacciare così i suoi tormenti interiori.

Law la guarda con tremenda serietà: «Simone ha ragione, devi mangiare. Troveremo un modo, vedrete, come lo abbiamo trovato per lui, lo troveremo anche per i vostri genitori.» "nostri" sì, perché purtroppo ho avuto la terribile conferma che anche i miei sono scomparsi nel nulla. Dopo che siamo usciti da casa di Nina, allarmati, ci siamo diretti da me per verificare se effettivamente era un caso isolato il suo. Invece abbiamo avuto la conferma che anche i miei genitori con tutta probabilità hanno fatto la stessa fine di quelli di Nina e a suo tempo di Simone.

«Non commetteranno mai lo stesso errore come a Yale...» dico io dopo alcuni istanti di silenzio, portando l'attenzione dei quattro su di me. «...ormai sanno perfettamente che poteri abbiamo io e Nina, ci siamo smascherate da quel giorno. È ovvio che li hanno portati via per causa nostra, ci vogliono dalla loro parte ad ogni costo.» alzo gli occhi incrociando quelli di mio fratello di fronte a me, seduti tutti al tavolo dopo che ci siamo comprati un po' di cibo a portar via dato che non avevamo la forza né la voglia di cucinare in quel momento.

«Neanche noi siamo degli sprovveduti Sofia, stai certa che elaboreremo una solida strategia anche con il Capo di Stato Maggiore dell'Armata Rivoluzionaria, dato che non appena arriverà qui, gli diremo ogni cosa.» Law ribatte alla mia frase senza cedimento alcuno, i suoi occhi plumbei trasudano a tutti gli effetti una sicurezza da fiero maniaco del controllo... ma ormai posso dire con assoluta certezza che mi fido di lui, ciecamente, per cui so già che usciremo anche da questa sfida.

«Sentite...» comincia mio fratello dopo alcuni minuti. «...io direi che abbiamo bisogno di distrarci un po' da tutti gli ultimi avvenimenti. Se tanto dobbiamo aspettare due giorni ancora per l'arrivo di Sabo, perché non sfruttarli al meglio? Io propongo di andarcene fuori città domani.» per un attimo vedo gli occhi di Nina illuminarsi e sorride largamente.
«Grande idea! Ci sto, possiamo andarcene al mare.» alle sue parole asserisco e faccio un sorriso verso Ace.
«Io ho un posto in cui mi sarebbe sempre piaciuto andare, voi che ne pensate?» Ace neanche a dirlo, non esita a farmi contenta, sorridendo come suo solito e lanciandomi un occhiolino.
«Penso che ci manchi un po' il mare, a tutti credo.» aggiunge in ultimo osservando Law che fa un ghigno malizioso e sbuffa leggermente una risata guardando infine Nina, facendo un cenno d'assenso.

Mio fratello mi osserva con un tenero sorriso: «Se il posto preferito che dici, è quel che penso che sia, allora non resta che preparare le borse.»

★★★

Siamo in viaggio sull'automobile dei nostri genitori, diretti verso Savona e più precisamente Bergeggi, alla famosa Baia delle Sirene. Simone ha ben pensato che per non destare sospetti, la cosa migliore era prendere l'auto di mamma e papà che tanto è rimasta parcheggiata, inutilizzata dalla loro "strana" sparizione.

Adesso ci troviamo immersi nell'autostrada, dritti verso la nostra meta e già ho un sorriso a trentadue denti, degno della "scuola Luffy" nel sapere che potrò finalmente visitare la caletta della Baia delle Sirene, uno dei posti più belli e caratteristici della costa Ligure.

Butto un occhio ai tre sui sedili posteriori, dato che Simone è alla guida e io sono sul sedile anteriore, con un sorrisetto divertito nel vedere Nina schiacciata tra due fuochi mentre lei è il nano di Biancaneve pure se loro due sono seduti, vista la loro altezza. Questa mattina siamo partiti abbastanza presto solo per ritrovarci, ora, ad aver fatto già un'ora di strada e sono solo le 07:15 ma almeno non abbiamo trovato traffico e dovremmo arrivare in circa un'altra mezz'ora.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora