⟣⊱⟢⊰Brusco Risveglio⊱⟣⊰⟢

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Ci ritroviamo nuovamente nel soggiorno del nostro appartamento, dove abbiamo lasciato Simone che ci viene incontro, allarmato, inginocchiandosi vicino a noi che siamo sedute sul pavimento e sconvolte. 'Abbiamo appena...'

«Che cosa abbiamo fatto?» Sussurra incredula Nina accanto a me con gli occhi sgranati e il respiro corto come me, entrambe sembriamo aver visto un qualcosa di orripilante date le nostre espressioni.
È come se solo adesso stessimo realmente realizzando tutta la situazione e anche la conseguenza del nostro disperato gesto.

«Abbiamo distrutto il collegamento con loro... l'Eclissi è appena passata e il portale...»
«...si è chiuso definitivamente.» concludo io per lei che la vedo, per la prima volta da quando è iniziata questa storia, crollare veramente davanti a me e persino Simone resta in silenzio, cupo e con lo sguardo basso.

Io ho gli occhi lucidi e le lacrime scappano da sole, in automatico ma ancora silenziose mentre Nina crolla definitivamente e sul serio, piangendo come una disperata e come mai le avevo visto fare prima.
Ci stringiamo in un abbraccio e le lacrime non si fermano, lei ha dei tremiti a causa dei singhiozzi e scuote la testa, ancora incapace di rendersi conto di ciò che è accaduto.

«Li abbiamo persi, Sofi! L'ho perso per sempre!!!» Ci aggrappiamo con forza l'una all'altra come se fossimo il salvagente l'una dell'altra, appunto, cercando un qualsiasi appiglio che ci aiuti a tenerci a galla ma senza successo: ormai siamo in balia dei sentimenti più difficili e disperati.

«Non lo rivedrò più! Nessuna di noi li riavrà indietro!» Continua lei sempre più tremante e con i singhiozzi che non accennano a fermarsi mentre i miei l'accompagnano facendo da eco: un eco doloroso, straziante e quasi impossibile da metabolizzare.

«No... ho infranto la mia promessa... non è possibile!» Stringo gli occhi come se le sue parole fossero un pugno allo stomaco e anche io continuo a piangere, seguendola, per poi buttare un occhio a Simone che mi guarda non capendo a cosa lei si stia riferendo. Scuoto la testa per fargli capire che poi gli spiegherò tutto e asserisce leggermente, venendo ad abbracciarci di colpo, unendosi al nostro dolore.

«Non posso... non lo accetto! No...» Nina è completamente crollata e nonostante io stia male pensando lo stesso nei confronti di Ace, sento il dovere di farle da spalla il più solida possibile, anche se entrambe stiamo condividendo lo stesso momento di sofferenza e anche incredulità per aver fatto un'azione così disperata per salvare il nostro Mondo, da aver messo a repentaglio quella che, in un certo senso, era diventata la nostra felicità.

Alzo appena gli occhi per guardare la Luna che ormai è tornata completamente normale, l'oscurità che era calata è sparita così com'è arrivata e stavolta crollo pure io... è finita, è tutto finito.

Simone ci lascia tutto il nostro tempo, non abbandonandoci neanche un secondo e restando stretto a noi due, come un ulteriore àncora di salvezza, in un certo senso. Non so quanti minuti passano mentre noi tre siamo ancora in penombra a causa della luce notturna di Torino e della notte che ci illumina dalla portafinestra del balcone, finché mio fratello non si distanza appena e ci osserva, anche lui commosso dal vederci in questo stato.

«Non ho idea di quanto potrà essere difficile ma sicuramente vi sarà d'aiuto andarvi a riposare un po'... e poi tu, Nina devi disinfettare la ferita al braccio.» è vero, in tutto questo caos nessuna di noi due si era più soffermata sulla ferita di Nina al braccio che si è incrostata di sangue rappreso.

Non ho davvero idea da dove troviamo la forza di alzarci e dirigerci in bagno per darci una rinfrescata al viso e Nina pulire la sua ferita con l'aiuto di Simone che cerca di essere il più delicato possibile ma tanto lei non emette un fiato... o meglio, non ci riesce e posso immaginare benissimo i suoi pensieri in questo preciso momento.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora