⟣⊱⟢⊰In Viaggio⊱⟣⊰⟢

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'Guardavo fisso il sole e pensavo a
tutte le persone, i posti e le cose che ho amato...

...me ne sto in piedi e improvvisamente capisco
Che fra tutti quei volti
Tu sei l'unica che adesso mi è accanto...

...se perdessi me stesso stanotte
Ci saremmo solo tu ed io.'
— If I Lose Myself
One Republic


Le parole di mia madre restano sospese nel vuoto mentre ho la bocca dischiusa ma nessun suono ne esce. Lei mi chiama diverse volte e la mia mano scende leggermente dal mio orecchio, noto i ragazzi fissarmi sempre più preoccupati e Nina mi scuote un po' la spalla prima che io balbetti qualcosa e tranquillizzi un minimo mia madre.

«Come... com'è successo?» Le domando per poi mettere il vivavoce a sua insaputa e fare in modo che tutti ascoltino perché dover spiegare dopo, a loro, il motivo della mia espressione sarebbe impossibile.
«Ieri... hanno voluto aspettare ventiquattro ore per poter essere sicuri che fosse realmente un caso di persona scomparsa o forse rapita, stanno setacciando diverse ipotesi, tesoro. Tuo fratello era a Roma per quegli scavi nel quartiere Esquilino, ricordi? I suoi colleghi temono abbia trovato qualcosa di compromettente e non sia riuscito a dirlo, o peggio, lo abbia tenuto nascosto...»
«Mamma, stai scherzando, spero. Stiamo parlando di Simone, mio Dio! Qualsiasi cosa avrebbe trovato sarebbe corso a dirlo alla squadra, non è un ladro e non avrebbe messo la sua vita in pericolo in modo così stupido per di più. Mai e poi mai!» La interrompo con rabbia e aggrotto la fronte mentre riesco a riprendere un minimo la voce dopo che la gola si era seccata di colpo alla notizia di mio fratello sparito nel nulla.

Lei sospira: «Lo so, Sofia, capirai anche che la polizia sta facendo tutto il possibile per trovare una strada. Per ora abbiamo solo ipotesi da percorrere.»
«E intanto mio fratello è scomparso dal giorno alla notte!» Quasi lancio il telefono sul divano mentre mi metto le mani tra i capelli e chino la testa, tenuta ferma dalle braccia che si poggiano sulle ginocchia mentre butto fuori un enorme boccata di aria.
«Hanno ritrovato solo il cellulare al momento, era perso da qualche parte tra gli scavi ma purtroppo è andato fuori uso. Sembra abbia preso una botta o sia stato lanciato lontano tanto da romperlo; la polizia sta cercando di accedervi in qualche modo per estrarre un minimo di dati che possano darci un indizio più plausibile.» alle sue parole rialzo la testa, fissando nel vuoto mentre il silenzio che è calato tra noi è diventato sempre più pesante come un macigno. 'Il telefono... certo!' Qualcosa mi blocca dal parlarne con mia madre e dopo che chiudiamo la chiamata, promettendoci di restare in contatto se ci siano novità di qualunque tipo, apro di colpo la chat con mio fratello.

«Nina, vieni qui e guarda questo.» le mostro il display e lei afferra il cellulare mentre i ragazzi si avvicinano per vedere meglio. La mia amica aggrotta la fronte, scorre con il dito le foto e poi legge quella cifra incomprensibile a cui ieri sera non avevo dato peso.
«Credevo fosse ubriaco o avesse per sbaglio combinato qualcosa con quel telefono, ora però sembra che si stia formando un quadro più delineato.» Nina fa appena un cenno del capo e mi fissa terribilmente seria.
«Questo mi sembra tanto un messaggio in codice. Ho come l'idea che Simone o chi per lui, ti abbia inviato un segnale di aiuto in qualche modo, forse per rintracciarlo. Perché non lo hai detto a tua madre?» Sospiro alla sua domanda e mi passo nervosamente una mano tra i capelli, spostando una ciocca dietro l'orecchio.
«Non lo so davvero, qualcosa mi ha frenato dal farlo, dovevo essere sicura prima io che non avessi avuto un'allucinazione dopo la serata di ieri. Ci ho pensato soltanto ora che lei mi ha detto del telefono che hanno ritrovato.» lei torna a fissare quella cifra e dopo alcuni istanti le si illumina lo sguardo.

«Cosa? Nina che c'è?!» Le chiedo quando vedo che ancora non ha emesso un fiato.
«Forse... queste potrebbero essere delle coordinate! Latitudine e longitudine.»
«Prendo il pc!» Corro quasi fino in camera per poi tornare con il portatile in mano, accenderlo mentre lo sistemo sul tavolo del soggiorno. Lei si siede e inizia a digitare: in un secondo trova quello che cerca.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora