Quando mi ritrovo sul ponte resto davvero meravigliata nel vedere la grandezza della Moby Dick da qui sopra, confrontandola con la visuale che ho della distesa d'acqua immensa che si estende per tutto l'orizzonte davanti a noi. Sembra quasi di essere affacciati ad un balcone di un edificio.
Non so per quanto rimango immersa ad osservare l'orizzonte, finché non avverto un movimento alle mie spalle e una figura mi si accosta: lo sguardo di Marco si incontra con il mio e lui fa un sorrisetto.
«Mi ricordi Ace i primi tempi che aveva accettato di far parte della ciurma.» inarco un sopracciglio e ricambio l'espressione divertita per metà.
«Non ho capito se è un complimento.» lui sbuffa una risata più genuina e fa appena un cenno con il capo.
«Diciamo che è più una constatazione. Aveva sempre il tuo stesso sguardo quando guardava il cielo, specialmente di notte. Lo capisco però, il cielo stellato ha tutto un altro sapore quando lo si guarda da quaggiù.» volta la testa e alza il mento, fissando con gli occhi quella distesa azzurra e limpida sopra di noi. La brezza del pomeriggio gli muove leggermente quel ciuffo biondo mentre io torno ad osservare il panorama davanti a me.«Pensavo...» inizio a dire dopo qualche minuto di silenzio piacevole tra noi due e Marco torna a darmi piena attenzione. «...a quanto tutto questo ci porterà lontano. A che cosa potrei aspettarmi una volta arrivati a destinazione.» emetto un sospiro mentre abbasso gli occhi, fissandoli per un breve istante sul bordo del ponte, per poi tornare ad osservare Marco.
«Pensavo al fatto che se io e Nina non fossimo entrate nelle vostre vite e in tutto questo, tante cose sarebbero andate diversamente. Se io non mi fossi innamorata di Ace, a quest'ora magari i miei genitori sarebbero a casa, non sarei una ricercata e tutto quello che mi è accaduto...» mi interrompo, mordendo il labbro inferiore dal nervoso e cercando di trattenere una lacrima fuggiasca mentre sento la mano di Marco sulla mia spalla sinistra.
Mi regala un sorriso dei suoi, enigmatico come sempre ma questa volta c'è anche qualcosa di più, un sentimento più caloroso d'affetto: «Sofia, perché ti stai tormentando in questo modo? Direi che è del tutto inutile pensare all'eventualità delle cose se tu non fossi arrivata qui. E per quanto riguarda Ace...» lo vedo osservare un attimo intorno a sé, quasi per assicurarsi che nessuno stia ascoltando. «...forse non ti rendi del tutto conto di quanto la tua presenza gli abbia fatto bene e continua, anche adesso, a farglielo. Dalla morte di Satch non l'ho più visto così spensierato e leggero come con te. Ha sempre cercato di nasconderlo per farsi vedere perennemente sorridente e ottimista ma in realtà avevo modo di notare quanto diventasse cupo e triste in momenti di solitudine. Tentava di tenere sul volto una facciata che mistificava il suo dolore.» mi sorride più ampiamente e di colpo mi si scalda il cuore nel sentirgli dire tutto ciò.
Marco scosta la mano e torna ad appoggiare gli avambracci sul ponte, seguendo il mio esempio: «Credimi... gli fai più bene di quanto immagini. Quella testa calda aveva bisogno di qualcuno che lo facesse sentire speciale e tornasse a vivere... anzi, iniziasse.» stavolta vedo il sorriso sparire di colpo dal suo volto e incupire lo sguardo.
«È sempre stato convinto di non meritare di vivere, nemmeno di esistere nei pensieri degli altri, anche di chi gli voleva bene e gli vuole bene. E poi sei arrivata tu a distruggergli queste convinzioni pezzo dopo pezzo.» conclude dopo alcuni istanti il discorso, prima di volgere lo sguardo su di me e sorridere più enigmatico del solito. Eppure è un sorriso che mi contagia e mi fa stare bene, spazzando via tutti i miei turbamenti avuti poc'anzi.
«Lo sai che sei un ottimo consigliere? Adesso capisco perché vengono tutti da te quando hanno bisogno di parlare con qualcuno in modo più profondo.» Marco si fa una bella risata sotto i baffi e mi regala un occhiolino malizioso e complice.
«In realtà è Izo quello più maturo di tutti qui dentro ed è Ace, principalmente, che corre da me ogni volta che ne ha bisogno.» ridacchio pure io immaginando la scena anche se mi ricordo che è proprio lui quello che mi ha salvata da Dimitri, in tutti i sensi. È stata la mia roccia in quel frangente anche se qui sembra esserlo Marco, al contrario, per lui.
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𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠
FanficCosa succede quando personaggi di mondi distinti si scontrano in un'unione impossibile? Un'Eclissi di Luna rompe le barriere tra la realtà e l'immaginazione, sfumando i confini tra le due dimensioni... Sofia Giraudo e Nina Dalmasso, due giovani laur...