⟣⊱⟢⊰I Believe In You⊱⟣⊰⟢

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'Quando sono le quattro del mattino
Quando arriva senza preavviso
Il silenzio ti trascina giù sotto la marea...

...quando tutto il tuo mondo è stanco
Quando i tuoi colori sono sbiaditi
E nient'altro che la tua ombra è dalla tua parte...

...ho fiducia in te
Ho fiducia in te
Se mai avrai bisogno di qualcuno...

...anche se tutti i tuoi pezzi cadono
Se mai avrai bisogno di qualcuno
Anche quando tutte le tue speranze si esauriscono...

...se mai avrai bisogno di qualcuno
Io credo in te.'
— Believe
The Score

Mi guardo le mani, le dita intrecciate, prima di fare un flebile sospiro e trovare il coraggio di dire quello che da qualche ora preme nella mia gola per parlarne con lui: «Sì... mi dispiace Simo, non tornerò a casa, anche se questo è un peso da mille quintali sulle mie spalle...» lo guardo, rendendomi conto di avere gli occhi lucidi. «...non posso. In realtà mai avrei potuto credere, o anche solo immaginare lontanamente una cosa del genere. Loro sono entrati nelle nostre vite e le hanno letteralmente messe sottosopra, in meglio però...» torno a guardare avanti a me, lo sguardo fisso in un punto nel vuoto. «...è la prima volta che mi sento così piena di vita, pericoli e ostacoli a parte, così accolta, parte di un qualcosa di più grande che una semplice ciurma di pirati e amici; una vera e propria famiglia ma soprattutto viva, Simo, mi sento viva davvero per la prima volta... e, sì, anche grazie a lui. Non posso più stare senza Ace e come me anche per Nina è lo stesso.» chiudo il mio discorso tornando a guardare il ragazzo al mio fianco che nonostante lo sguardo più cupo, mantiene un'espressione dolce.

Mi porta un braccio intorno alle spalle, come ha sempre fatto e come spesso Luffy mi ha ricordato eguagliandolo: «Non ti giudico, birba. Credo che anch'io avrei fatto lo stesso se fosse successo a me e soprattutto mi è impossibile immaginarti senza la scintilla che hai negli occhi... è la stessa che ti attraversa lo sguardo quando suoni. Per di più, quello che vi è accaduto è di una portata devastante se consideriamo che vi è stato modificato il DNA e siete state usate come cavie da laboratorio...» mi irrigidisco ma lui sorride e stringe di più la presa su di me, avvicinandomi a lui. «...ma voi siete forti, lo siete sempre state e molto più di quello che volete far vedere, per questo avete reagito ed ora siete qui, inarrestabili e guerriere che mai si arrendono.» le sue parole mi lasciano correre giù una lacrima lungo la guancia e sorrido, commossa mentre porto le mie braccia intorno alla sua vita, passando per la schiena e mi accoccolo con la testa sulla sua spalla.

«Grazie.» gli dico in un sussurro più roco e lui mi lascia un bacio sulla fronte per poi appoggiare un momento la sua testa sulla mia.
«A proposito...» eccolo che torna il malizioso e sfrontato Simone. «...chi è il folle che si è scontrato con Nina e ne è rimasto fulminato?» La sua domanda mi fa sfuggire una risata e scuoto appena la testa, incredula che abbia pure lui la battuta pronta come la mia migliore amica.
«Sicuro di volerlo sapere?» Alzo un sopracciglio tornando a guardarlo, mettendomi composta mentre lui ricambia la mia espressione.
«Non dirmi il tipo dai capelli verdi e un occhio solo.» stringo le labbra per reprimere un sorrisetto e scuoto un po' la testa.
«No, infatti non è Zoro ma Law.» lui deve ancora imparare bene tutti i nomi di ognuno di loro e vedo che inarca un sopracciglio, perplesso.
«Il ragazzo moro con il pizzetto, alto e lo sguardo di ghiaccio. Quello che si era appoggiato contro la ringhiera, oggi, mentre parlavamo ed è intervenuto diverse volte nel discorso.» alla mia rivelazione vedo Simone sbarrare gli occhi, a metà tra l'incredulo e l'inorridito.
«Non scherzi, vero?» Scuoto lentamente la testa e lui batte appena le palpebre, distogliendo un attimo gli occhi dai miei, fissare il pavimento, per poi tornare su di me.
«Ecco... da Nina non me lo aspettavo. Che le piacessero i ragazzi più grandi e che avessero l'aspetto del cosiddetto bad boy non avevo dubbi ma so anche che lei è sempre stata molto intelligente, furba e mai avventata. Insomma...» lo vedo farmi una piccola smorfia e alzare le spalle. «...lui non ha l'aspetto di un bad boy, è un uomo veramente inquietante e quando mi è capitato di incrociare il suo sguardo sono rabbrividito letteralmente, ha una scintilla strana che lo attraversa negli occhi, quasi da psicopatico.» inarco un sopracciglio quasi più stizzita da queste parole.
«Guarda che non è tanto più grande di noi quanto sembra, ha soltanto un anno in più di te anche se ne dimostra molti di più ancora dai suoi occhi e dal suo atteggiamento, perché ha un passato davvero molto doloroso e difficile alle spalle che lo hanno portato a crescere più velocemente, specialmente nella mentalità. E poi perché lo trattate tutti come se fosse una bestia rinchiusa in una gabbia da cui stare lontani? Non è un mostro!» Non mi rendo conto di essermi alterata tanto finché non vedo lui sgranare un po' gli occhi alla mia voce che si alza di qualche decibel.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora