𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠

⟣⊱⟢⊰Acqua E Ghiaccio⊱⟣⊰⟢

'È come un vuoto che sfonda il cuore
È un modo per non dire
Ma sono giorni lenti che non passano...

...ma sono notti brevi che tagliano
Mi sogno le parole che sono belle
Ma sono le bugie sotto la pelle...

...più non mi vedi, più mi nascondo
Finché mi mangia il mondo
Per te diventerò invisibile...

...così sarò
Sarò come mi vuoi.'
— Acqua E Ghiaccio
Emma

Mi affretto a far partire la base grazie al cellulare collegato alla piccola cassa che non abbandona mai i nostri viaggi e fortunatamente era insieme a quelli di Nina nello zaino che portava lei, altrimenti saremmo arrivate qui senza quelle poche cose che abbiamo dietro per emergenze intime e senza questi.

Ho proprio bisogno di scaricare un po' e così decido di suonare nuovamente Minimal Beat solo per far tornare alla memoria la prima volta che la suonai da sola in camera con Ace, è il modo migliore che ho adesso per poterlo sentire più vicino a me e mi rendo conto che mi manca tremendamente quel suo sorriso sfacciato e divertito che gli illumina sempre gli occhi con quella luce particolare.

Mi lascio andare con un sorriso più ampio al ritornello e le mani iniziano ad andare da sole, in automatico come se non aspettassero altro finora mentre continuo a pensare a lui, a volergli proprio dedicare la mia musica in questo momento e il suono che riverbera nella stanza — e che sicuramente anche all'esterno è ben udibile — mi fa entrare in un regno magico, nella mia personale bolla solo che questa volta insieme a me c'è anche il pensiero di Ace.

Muovo a tempo anche il resto del corpo mentre verso la parte finale, in cui le note accelerano e cambiano un po', accoccolo il viso sul corpo dello strumento con gli occhi chiusi, una lieve ruga d'espressione che solca la mia fronte mostrando la mia concentrazione e l'intensità che immetto in quello che sto facendo fino alla fine.

Sento improvvisamente battere le mani e mi volto, sobbalzando appena quando mi accorgo che Sabo è sulla soglia della porta con un grande sorriso e uno sguardo sorpreso: «Non scherzavano quando mi dicevano che sei brava.» arrossisco un po' e abbasso lo sguardo mentre porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e ripongo il violino.
«Grazie, anche se te l'ho detto: me la cavo, dai, non c'è male.» lui alza appena un sopracciglio ma non fa commenti, si avvicina, chiudendo la porta dopo aver controllato attentamente che nessuno sia nei paraggi.

«Fate attenzione, mi raccomando...» tira fuori dalla sua giacca un lumacofono e i miei occhi si spalancano come quelli di un bambino che vede per la prima volta un Luna Park. «...non vorrei che ve li tolgano se vi scoprissero, per precauzione.» quando me lo porge sento gli occhi inumidirsi appena, ha davvero tenuto fede alla parola data.
«Grazie... anche se io sarei più preoccupata che possano prendersela con te piuttosto che possano togliermelo.» lui fa appena un sorriso sotto i baffi.
«Se la prendano con me? Al massimo, l'unico che può permettersi di farlo è Dragon in persona, sono secondo solo a lui in quanto a posizione di comando qui dentro.» arrossisco imbarazzata dalla figura fatta, ha ragione e io me ne sono dimenticata per un attimo anche se lo sapevo già.
«Comunque, ero passato per dartelo, sono riuscito a reperirne solo due, avrei voluto prenderne tre anche per tuo fratello ma non mi è stato possibile. Dovrete condividerlo purtroppo.» io scuoto la testa e sorrido più grata dal suo pensiero.
«Mio fratello lo lascerà sicuramente a me, sono quella che ha più contatti, diciamo rispetto a lui.»

Sabo fa un cenno con il capo e si volta per uscire, fermandosi solo un istante a guardarmi: «Passo dalla tua amica Nina, un'ultima cosa: il collegamento è già memorizzato perché ho inserito io il numero di quello che hanno i ragazzi. Ti basta premere il pulsante per far partire la chiamata.» mi indica il tasto in questione sul guscio dell'animale che solo adesso noto avere una forma curiosa visto che dalla chiocciola spuntano delle protuberanze simili a piccole corna.