⟣⊱⟢⊰Famiglia Che Và, Famiglia Che Viene⊱⟣⊰⟢

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'Le quattro pareti di casa nostra
Non erano abbastanza per resistere...

...avevamo qualcos'altro dentro
Era curiosità...

...le quattro pareti sono cadute
Ricordo il momento...

...siamo andati a cercare
Un mondo più lontano...

...correndo con il vento
Verso la libertà.'
—La Libertad
Alvaro Soler


I nostri genitori ci scrutano con severa attenzione per poi vedere intercorrere tra loro degli sguardi di amara rassegnazione. Mia madre fa un sorriso più ampio e mi chiude in un abbraccio, per poi fare lo stesso con Simone mentre Nina viene quasi stritolata da suo padre, facendole scappare una risata genuina.

«Lo sappiamo che siete forti e coraggiose, quello che vi è successo e fin dove vi ha portato ora, ne sono la prova... lo sappiamo...» per un momento mia madre trattiene un lieve singhiozzo, guardandomi con occhi più lucidi. «...farà comunque male lasciarvi andare.»
«Mamma...» non riesco a dire altro perché la voce si spezza lievemente anche a me mentre la osservo con lo stesso sguardo.

«Bambina mia, fatti vedere.» la mamma di Nina, dopo averla abbracciata, la osserva subito da capo a piedi per poi fermarsi sulla pancia non ancora sviluppata ma che già custodisce una nuova vita che presto farà il suo ingresso nel mondo. Questo... e forse anche quello dei nonni materni.

«Ti rendi conto di quello che siete riuscite a fare?» Simone mi sussurra mentre una sua mano resta ferma sulla mia spalla, abbracciandomi così e sorridendomi con quel suo modo di fare che la dice lunga.
«Beh, devo dire che tutto è iniziato grazie a te, altrimenti quei cinque sarebbero tornati nel loro mondo e non li avremmo più rivisti, probabilmente.» lui alza un sopracciglio con malizia.
«Sei una pessima bugiarda. Come se non sapessi che li avreste seguiti, anche se non fossi stato rapito.» arrossisco e abbasso lo sguardo mentre lui si fa una risata sotto i baffi.

«Hai già iniziato a pensare a dei nomi?» Ed ecco che il "Team Mamme" si coalizza contro Nina, per rapirla nel loro vortice di domande.
«No, non ancora in realtà, è un po' presto credo.» lei sorride divertita mentre suo padre alza appena un sopracciglio e incrocia le braccia.
«Suppongo che vorrete deciderlo insieme. Mi auguro che non diventi un nome dallo stile punk come quello del tuo ragazzo.»
«Papà!» Lei lo rimprovera, diventando più rossa di un pomodoro e facendo scoppiare a ridere tutti noi.

«Ahhh, smettetela di prendermi in giro! Comunque ve l'ho già detto che Law è un medico eccezionale. Mi ha salvata lui; e non fatevi ingannare dall'aspetto tenebroso, un po' "bello e dannato" perché in realtà è una persona molto seria.» io la osservo e le lancio un occhiolino.
«Forse anche troppo, Nina.» lei rotea gli occhi con il suo solito sorriso sarcastico.

Devo dire che questi momenti mi erano davvero mancati terribilmente, nonostante mi diverta da morire con quei pazzi dei nostri amici che hanno ripreso subito le danze, dopo l'interruzione di Fujitora.

«E tu? Quando ce lo presenti il tuo futuro marito?» Mio padre parte all'attacco e adesso è il mio turno di essere presa in giro.
«Ve l'ho già presentato, quando ci siamo incontrati sulla spiaggia.» ma lui non cede e sorride di più.
«Intendevo dire quando ce lo presenti come tuo fidanzato.» le guance tornano a scaldarsi e Simone mi dà di gomito con un sorriso furbo.
«Lo sapevo che finiva così.»
«Ma smettila, scemo!» Gli rispondo con un bel pugno sulla spalla, diventando ancora più timida e paonazza.

Mia madre mi osserva con un accenno più severo sul viso anche se non perde quel lieve sorriso: «Devo dire che mi è piaciuto subito, è davvero molto gentile ed educato.»
«Sì, si vede che è un bravo ragazzo nonostante lo stile di vita.» le ribatte mio padre pur continuando a guardarmi.

𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora