'Lui è tutto il mio mondo ed anche più di questo
Sola, urlo il suo nome quando viene lo sgomento
E poi tutto crolla quando lui non è più qui......vorrei tanto dirglielo ma non oso
Lui che mi fa
Girare nel vuoto.'
— Tourner Dans Le Vide
Indila
Continuiamo a camminare nel più totale silenzio mentre ormai ho lasciato la spiaggia da una decina di minuti ma non senza indizi per gli altri affinché mi possano seguire: ad ogni breve tratto di strada che riesco a percorrere senza essere osservata da lui, porto una delle mani poco dietro la mia schiena e stendo tutte le dita con il palmo rivolto verso il basso, lasciando congelare e cristallizzando dei piccoli ciuffi d'erba da cui ancora trasuda l'umidità della notte.
Riesco a fare il tutto in totale tranquillità dato che lui non se ne accorge e neanche sa dei miei poteri, a quanto pare o lo avrebbe già fatto capire: è un uomo che sembra sempre disinteressato a ciò che accade intorno a sé e invece non gli sfugge un capello.
Continuo con il mio piccolo stratagemma finché non ci fermiamo davanti ad un grande albero quasi in mezzo alla radura, dal tronco spesso e largo abbastanza da tenere nascosta la presenza di Jean Bart e di conseguenza tre, forse quattro, persone tranquillamente.
«Siamo arrivati.» come dice questo si avvicina al legno e poggia la mano su un punto preso apparentemente a caso ma in realtà nasconde un pannello segreto che, rientrando nel tronco con la pressione della sua mano, fa aprire questo come se fosse una porta scorrevole.
Entra prima di me facendo strada e noto subito che una scala a chiocciola inizia a scendere da quel livello per arrivare sempre più giù; la porta dietro di me si richiude in un click mentre proseguiamo la discesa ancora in silenzio. 'Si sono studiati tutto nel minimo dettaglio.'
Giunti alla fine vedo un lungo corridoio diramarsi davanti a noi, tutto immerso in un ambiente bianco ottico, asettico e freddo: «Per di qua.» prosegue l'Ammiraglio facendo un cenno con la testa e continuando a camminare mentre lo seguo senza dire ancora una parola.
Quando passiamo davanti ad una porta e subito mi viene aperta, rivelando a me una stanza simile ad un ufficio ma completamente bianca e spoglia: spalanco occhi e bocca nell'incontrare uno sguardo molto simile al mio se non fosse che l'azzurro dei suoi occhi è di un blu più profondo e intenso.
«Simone...» lui diventa una maschera di ghiaccio, pallido come un lenzuolo e incredulo.
«So-Sofia... sei qui.» mi metto una mano alla bocca e gli occhi si fanno lucidi.
«Oh mio Dio...» gli corro incontro, facendo il giro dall'altra parte della scrivania su cui è seduto e lui si alza mentre mi chiude in un abbraccio.
«Sei pazza? Non saresti dovuta venire.» mi sussurra lui in un orecchio, chinandosi un po' con il volto data la sua altezza poco più bassa di quella di Ace che mi supera di una ventina di centimetri.
«Non avrei potuto lasciarti qui... ho letto il messaggio.» glielo dico con ancora gli occhi lucidi ma lo sguardo serio, che lui ricambia in modo complice dato che neanche Kizaru può sapere realmente di cosa stiamo parlando in merito a quel messaggio.Quest'ultimo è rimasto sulla soglia della porta ancora aperta a guardarci con strana curiosità e interesse: «Bene, ora che la famiglia è riunita, ragazzo, puoi tornare al tuo lavoro tranquillamente.» guardo l'Ammiraglio corrugando la fronte e poi torno ad osservare mio fratello che sembra contrarre la mandibola, nervoso.
«Di cosa sta parlando?»
«Almeno fate tornare lei a casa, ora che l'ho vista e so che sta bene; e io finirò la traduzione, come da accordi.» Simone non mi risponde e continua ad osservare Kizaru che fa appena un verso di disapprovazione.
«Lei sta bene e starà bene anche restando qui, ti abbiamo già detto — e tu stesso hai visto — che non è assolutamente nostra intenzione farvi del male, siete sempre dei civili. In più sei molto prezioso e continuando a lavorare per il Governo stai svolgendo un lavoro che ti renderà onore e riconoscimento...» Kizaru fa per uscire e chiudersi la porta alle spalle prima fermarsi e darci un'ultima occhiata. «...finisci il lavoro che ti verrà dato e tornerete tranquillamente a casa. Adesso vi lascio da soli, credo che abbiate un bel po' di cose da raccontarvi.» chiude la porta dietro di sé ma senza bloccare la serratura, cosa che mi fa intendere che dice sul serio quando vuole tenerci in custodia e non come criminali prigionieri.
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𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠
FanfictionCosa succede quando personaggi di mondi distinti si scontrano in un'unione impossibile? Un'Eclissi di Luna rompe le barriere tra la realtà e l'immaginazione, sfumando i confini tra le due dimensioni... Sofia Giraudo e Nina Dalmasso, due giovani laur...