𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠

⟣⊱⟢⊰Rivelazioni E Compromessi⊱⟣⊰⟢

'Benvenuto nella tua vita
Non si può tornare indietro
Anche mentre dormiamo...

...ti troveremo
Agendo al meglio
Volta le spalle a madre natura...

...tutti vogliono dominare il mondo
È il mio stesso disegno
È il mio rimorso...

...aiutami a decidere
Aiutami a trarre il meglio
Della libertà e del piacere...

...niente dura per sempre
Tutti vogliono dominare il mondo
C'è una stanza dove la luce non ti troverà...

...tenersi per mano mentre le pareti crollano
Quando lo faranno sarò proprio dietro di te
Sono felice che ce l'abbiamo quasi fatta
Sono triste che l'abbiano sbiadito.'
—Everybody Wants To Rule The World
Lorde

Ace fa un ghigno e le fiamme si innalzano, divampando ma riuscendo a restare contenute quel tanto che serve per non dar fuoco all'intera foresta e farci scoprire subito. Adesso capisco tutta la calma apparente che non mi piaceva prima: è un'isola disabitata con tutta probabilità e loro erano qui, mi stavano aspettando perché sapevano che sarei arrivata ma non sapevano che avrei avuto al mio fianco anche lui.

«Ti apro un varco alle tue spalle, esci da lì e dirigiti in spiaggia, al resto penso io.» con un cenno d'assenso mi volto proprio nel momento in cui fa aprire un enorme buco tra le sue fiamme e io mi fiondo dall'altra parte, correndo veloce per ritrovarmi subito dopo nel punto in cui eravamo prima noi due.

Da qui riesco a vedere il fuoco che è salito ancora di più e devo dire che pensare al fatto che fino a un minuto prima ero lì dentro insieme a lui fa davvero impressione, constatando l'altezza delle fiamme.
Inutile dire il lieve ribrezzo che mi fanno le urle sofferenti di alcuni di quelli, mi ricordano molto quelli di Dimitri e i tre psicopatici che mi aggredirono quella sera della festa in università. 'Dimitri... a pensare a dove sono e con chi sono arrivata adesso, mi viene da ridere in confronto.'

Io continuo a guardarmi intorno e sfilo dalle mie spalle il violino, pronta a farlo scattare in qualunque momento, finché un'esplosione mi fa sbarrare gli occhi e mi scanso per tempo nel vedere una palla infuocata che mi passa quasi accanto e con essa uno dei Cacciatori che viene scagliato sulla riva, a metà nell'acqua che gli smorza le fiamme che avevano avvolto i suoi vestiti. Sussulto e corro in quella direzione mentre vedo le fiamme estinguersi tutte insieme di colpo e sono sicura che Ace sta per raggiungermi.

«Ehi! Sveglia!» Lo schiaffeggio con poca grazia per farlo riprendere dopo essermi appena inginocchiata vicino a lui. Lo sento bofonchiare qualcosa e fare poi un verso sofferente mentre una presenza calda e familiare mi arriva alle spalle, in piedi.

«È ancora vivo, abbastanza perché possa parlare.» anche Ace si piega su un ginocchio al mio fianco e quello riapre gli occhi — si fa per dire nel suo stato — fissandoci, prima di soffermarmi su di me.

«Chi è il ragazzo a cui fate la guardia?!» Esclamo con sguardo corrucciato mentre quello si fa una mezza risata, la voce roca e una smorfia sul volto.
«Perché deve essere sempre così difficile con loro...» sbuffa il moro al mio fianco per poi alzare il pugno e infiammarlo totalmente, ad un palmo dal naso dell'uomo che adesso sgrana gli occhi, terrorizzato. «...ti ha fatto una domanda, rispondi: chi è quel ragazzo e come si chiama?»
«Non avete più vie di scampo, tanto la Marina sa già che siete qui e se non lo sa, sta per saperlo visto che non ci vedranno tornare.» io butto un occhio a Ace che non sembra battere ciglio da queste parole, finché non mi lancia un'occhiata e con un piccolo ghigno tocca un lembo del lungo cappotto dell'uomo, ancora rimasto sulla sabbia mentre questo sbarra gli occhi e paradossalmente, sembra iniziare a sudare freddo come vede che le fiamme stanno risalendo fino ad arrivare quasi a toccargli le gambe.