𝐎𝐧𝐞 𝐏𝐢𝐞𝐜𝐞 || 𝕀𝕝 𝕄𝕦𝕝𝕥𝕚𝕧𝕖𝕣𝕤𝕠

⟣⊱⟢⊰Unbreakable⊱⟣⊰⟢

Non faccio in tempo a emettere un fiato che tutti partono all'attacco, disperdendosi in varie direzioni lungo la costa mentre Kizaru lancia uno dei suoi colpi fatali ad una velocità pazzesca.

Alcuni soldati ci si accostano, circondando me e Simone, convinti che siamo realmente dalla loro parte e improvvisamente vedo Law guardare verso di noi: «Room.» il cerchio ci avvolge e vedo quelli della Marina gridare tra loro di prestare massima attenzione seppur siano spaventati. Il moro fa uno dei suoi tipici ghigni compiaciuti mentre fa un movimento con la mano.
«Shambles.» di colpo mi ritrovo vicino a Bepo, Shachi e Penguin con mio fratello al mio fianco che è rimasto sconvolto da quello a cui sta effettivamente assistendo mentre Law è al nostro posto, in mezzo ai soldati e con un colpo veloce della sua nodachi li fa letteralmente a metà in diversi parti del loro corpo.

Tra Kizaru e Luffy lo scontro sembra continuare ad armi pari vista la forza e la determinazioni di entrambi verso l'avversario ma temo che l'Ammiraglio possa avere la meglio dato il potere che possiede... finché non mi accorgo che Luffy è riuscito a scatenare l'Haki dell'Armatura e il suo braccio sinistro è diventato color canna di fucile riuscendo a parare tutti gli attacchi dell'uomo poiché la luce si riflette e rimbalza sull'armatura che ha avvolto la pelle di Cappello di Paglia.

Improvvisamente mi rendo conto che molti altri uomini sono sbucati dalla vegetazione alle nostre spalle. 'Era una trappola... sapevano che loro mi sarebbero venuti a cercare, maledizione!'

Ognuno di loro si schiera contro un numeroso gruppo di soldati mentre Nina si affianca a me e Simone e lui resta ad occhi sbarrati, bianco come un lenzuolo: «Tutto questo... è...»
«Sì, Simo lo sappiamo, assurdo, surreale, impossibile da credere ma saltiamo le spiegazioni a più tardi, eh?» Ribatte con un sopracciglio alzato la mia amica.
«Andiamo, dobbiamo approfittarne adesso, torniamo indietro e lasciamo Simone con il resto delle ciurme che sono rimaste nascoste sulla spiaggia.» prosegue lei mentre io asserisco, afferro mio fratello per l'incavo del gomito e lo trascino via: Shachi e Penguin ci coprono nel frattempo, liberandoci il passaggio.

«Stanno scappando!» Sento urlare da un altro gruppo che partono al nostro inseguimento, almeno finché un muro di fuoco li fa arrestare ed Ace spunta da lì, sistemandosi la falda del cappello per poi fare un ghigno.

«Non vi conviene provarci...» ci lancia una fugace occhiata complice. «...non fermatevi, arrivate alla spiaggia!» Corriamo a perdifiato, cercando di seguire la stessa direzione da cui siamo venuti senza passare nuovamente per la base sotterranea per evitare qualsiasi rischio di venire ingabbiati come topi.

La vegetazione si fa sempre più fitta come ci addentriamo sempre di più e Nina guarda prima me e poi Simone, leggermente esitante: «Temo di non avere scelta o rischiamo di girare a vuoto e perdere tempo!» Capisco subito a cosa allude e si ferma, facendo bloccare anche noi sul posto mentre, sotto lo sguardo attonito che diventa ancora più sbigottito di Simone, incrocia le braccia davanti a sé per poi stenderle lateralmente e la foresta sembra seguire il suo movimento, rispettando il volere di Nina di aprirci la strada mentre gli alti alberi e i rami si piegano appena a destra e sinistra, in modo quasi innaturale; un passaggio si apre facendoci scorgere subito la spiaggia e ci rendiamo conto che per poco stavamo rischiando di perderci e sbagliare direzione.

«Ma che Diavolo...» sussulta mio fratello mentre lo afferro per un polso.
«Te lo spieghiamo dopo, avanti andiamo!» Corriamo nuovamente e stavolta verso la strada giusta mentre dopo una manciata di minuti sbuchiamo proprio sulla costa sabbiosa e Nina mi indica il punto in cui hanno ormeggiato, nascondendo la Sunny e il Polar Tang.

«FRANKY! JEAN BART!» Esclama lei a gran voce mentre vediamo le due imbarcazioni iniziare ad accendere i motori. Una fortissima esplosione ci fa volare a diversi metri da dove eravamo, ritrovandoci quasi a riva e immersi nella sabbia.