Arrivati al varco mi avvicinai piano nascondendomi dietro una vecchia quercia mastodontica, stranamente non vidi nessun angelo a proteggere la zona,fu in questo momento che sentii la mancanza di Lucimo.
Perché il mio fottuto Angelo non è qui a fermare i miei istinti suicidi? incominciai a realizzare di star facendo un'enorme cazzata.
Mi sporgo più del dovuto per osservare i demoni attraversare il portale, inciampando a causa di una piccola fossa sul terreno che mi privò del mio equilibrio.
"Cazzo che dolore"- urlai.
Il mio braccio si ferí sfregandosi sulle pietre aguzze. Mi girai vedendo Astrokor correre verso la mia direzione.
"Cazzo cazzo cazzo, perché mi caccio sempre in questi pasticci" mi alzai dolorante più veloce che potevo e iniziai a correre dalla direzione opposta senza sapere dove stessi andando,intravidi delle vecchie rovine di un antico abitacolo, nascondendomi dietro un muro diroccato pregai Ethos di risparmiarmi, sperando potesse sentire il mio filo di voce.
Ad un certo punto Sentì dei passi talmente profondi da far credere che la terra cascasse da un momento all'altro. Era forse la fine per me? Sentivo il suo respiro ronzarmi in torno "È qui! non ho scampo"- pensai tra me e me.
Chiusi gli occhi e trattenni il respiro sperando di fare meno rumore.
Ad un certo punto sentii il silenzio,sentivo solo le cicale cantare tra gli alberi, così decisi di uscire dopo qualche minuto per tornare a casa.Neanche il tempo di girare l'angolo che una mano gelida come la neve mi afferrò dal braccio ancora intatto, gettandomi sul terreno.
Incominciò a strascinarmi, sentivo il mio corpo lacerarsi a furia di strisciare sulla pietra.
urlai sperando qualcuno mi sentisse:"Aiuto,perfavore aiutatemi,lasciami andare brutto bastardo,lo dirò ad Ethos! Perfavore aiutatemi."avevo paura.
Astrokor era impassibile come se non mi avesse nemmeno ascoltata. Mi trascinò fino all'entrata del varco fermandomi vicino i prescelti legandomi delle catene ai polsi.
Piansi. Mi girai osservando l'anziano con gli occhi gonfi e lo riconobbi.
Era Phil il fornaio della contea una persona squisita amata da tutti. Qualche anno fa chiuse la sua panetteria per via della malattia della moglie, l'Alzheimer. Era terribile vederlo soffrire ancora. Se mi fossi fatta i fatti miei forse mi sarei risparmiata tutto questo. Non so davvero cosa fare capii che non avevo speranze.
Una delle creature apparentemente inesistenti dal mantello nero con voce soffusa e sgravata pronunciò: "solo 3 umani" così il bastardo gli passó le mie lunghe catene, volevo dire qualcosa ma non ci riuscivo ero come bloccata. Dopo tale affermazione le 3 vittime supplicarono la libertà Astrokor prese Phil liberandolo dalle catene senza toccarle,semplicemente guardandole. L'uomo corse via ma dopo neanche 2 metri lui gli comparve davanti e così girandolo nuovamente verso di noi uscì la frusta attorcigliandola contro il suo collo, finché l'anziano non si accasciò a terra soffocato.Phil era morto.
Noi donne urlammo piangendo ed esclamando le peggio parole contro tale ingiustizia.
Con quel gesto Astrokor fece capire che niente e nessuno poteva sfuggire alla sua ira.
Tutto si ricompose,il varco iniziò a emettere luce e fu così che tutto ebbe inizio.
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Mixed world
Fantasy"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...