Uscì dalla porta.
Prima di dirigermi verso la sala da pranzo decisi di andare verso la balconata.
Vidi Ursula insieme a Pit.
Mi nascosi dietro una colonna per ascoltare ciò che le loro bocche pronunciavano.
P:Tu non capisci.
U: smettila di prendermi in giro Pit.
Avresti potuto portarmi via di lì e integrarmi a casa, invece mi utilizzavi solo per soddisfare i tuoi desideri, mi hai illusa per poi scomparire. Tutte quelle promesse,dove sono?.
Parole solo parole, ormai non ti credo più.
P:Ho provato a farlo Ursula credimi...
La mia famiglia non avrebbe mai accettato che io stessi con una Donna di tale mestiere.
U: Mestiere?Non ti azzardare,parli come se non sapessi Pit.
Sei solo uno stronzo.Ursula lo guardava con sguardo deluso dritto negli occhi.
Dopodiché asciugandosi il viso scappò via.P: Ursula aspetta,non andare via,prometto di non abbandonarti mai più. Ma cerca di capire quanto questo sia sbagliato.
U:Vai a fare in culo Pit.Lui si mise le mani in testa,dalla rabbia sferrò un pugno contro al muro.
"È tutto sbagliato"pronunciò.D'improvviso Golia comparì al suo fianco.
G:Il re ti cerca.Pit non disse una parola,si ricompose limitandosi a rientrare al castello come se nulla fosse accaduto.
G:Puoi uscire adesso.
È impossibile stesse parlando con me.
G:Vivien? dopo quello che ti è successo oggi meriti un po' d'aria fresca,no?
Uscì allo scoperto.
V: dovresti smetterla di controllarmi.
G: dovresti esserne grata dopo l'atteggiamento che hai avuto.
V:quale atteggiamento?
G:stai scherzando?non te ne sei resa conto?beh se è un si,non so cosa sia peggio allora.Per la prima volta Golia sembrava avere un atteggiamento adulto,era serio e deluso.
V:non capisco Golia...
G:io mi son fatto un gran male per te,guarda queste crepe,sono cicatrici che non andranno più via. Io ti ho protetto. Il tuo riconoscimento qual'è stato? Avanzare verso la stanza del re senza nemmeno un minimo di preoccupazione?
V:No Golia ti sbagli.
G:Non mi sbaglio invece.
V:posso spiegarti tutto,ero preoccupata.
G: anch'io ero preoccupato per te, quando non avrei dovuto fare nient'altro che pensare a me Vivien!
V:si ma...
G:Non mi interessa ciò che hai da dire. Và il banchetto ti aspetta.
Ci tenevo solo a dirtelo.Provai a parlare ma Golia prese il volo allontanandosi da me.
Mi sentivo in colpa,non capivo il perché dei miei comportamenti,sono stata un'ingrata,Golia c'è sempre stato ed adesso io l'ho deluso.
Non gli ho dato la giusta importanza.
Non potevo fare cosa peggiore.
Mi sentii sola.All'improvviso vidi karagan attraversare il corridoio dalle vetrate.
Mi vide e si arrestò,venendo verso di me.. aprí la porta in vetro della balconata,e rimanendo sull'uscio con ancora la mano ben salda alla maniglia esclamò:La stavo cercando.
V: adesso mi dai del lei?
K: Lei è sempre così noiosa?
Disse il demone sorridendo.
V:voi siete pazzo!
K:Non posso negarglielo bambolina, è ora di andare.Mi avvicinai perplessa....
Qui son tutti matti.Fu cosí che andai alla sala da pranzo affiancata dal Re,ne una parola ne uno sguardo.
Composti arrivammo di fronte la porta,l'attraversammo.Tutti gli occhi erano puntati su di noi.
Pit, Mit, Ursula ,Michel ed altre guardie ci aspettavano seduti.Il capotavola attendeva karagan.
L'unico posto libero era alla sua destra, proprio vicino a lui.
La sua poltrona sembrava un trono.
La sua posizione era riconosciuta ovunque,anche ad una semplice cena.Karagan da gentil'uomo spostò la mia sedia:"accomodati".
In silenzio mi sedetti.
"Che imbarazzo" pensai tra me e me.
STAI LEGGENDO
Mixed world
Fantasy"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...