Finimmo il nostro piatto.
Il Re mi guardò sorridendo esclamando:E tu?hai qualcosa da dirmi?Se è un si,fallo adesso!
dato che ho finito di pranzare,almeno te la porterai meglio degli altri.V:No,non ho nulla da Dirgli.
K:Vorrai continuare a tentennare tra il voi e il Tu per sempre.
V:Può darsi,non saprei-Risposi ridendo e ironizzando il tutto.K: Andiamo!
V: dove?
K:Nel mio studio.
V:A fare?
K:La pietra Vivien! Cos'altro vuoi fare?-Disse sorridendo e alzando il sopracciglio maliziosamente.
V: Giusto,la pietra!
Niente assolutamente niente,non farti strane idee!.Il re scoppiò a ridere.
Aspettò che mi alzassi per poi incamminarci verso lo studio.Ero imbarazzata,non riuscivo a controllare le mie emozioni in sua presenza.
Arrivammo alla fine del corridoio,nella zona proibita, entrammo all'ultima porta.
In effetti non avevo mai visto lo studio del re.
Era immenso e piano di librerie.
Alcuni libri risplendevano altri emanavano una foschia nera,alcuni addirittura una luce colorata.
Era tutto così estremamente illuminato grazie alle grandi vetrate che affacciavano nei giardini anteriori. Trasmetteva calma,la cosa più rilassante è che si poteva sentire l'acqua delle enormi fontane scorrere.
Avvicinandomi e guardando attentamente vidi i gargoyle più piccoli rincorrersi e dietro ad essi Golia che cercava di acciuffarli pregandoli di tornare sui tetti.K:Sta crescendo!
A breve anche lui potrà essere un protettore come i suoi genitori.
V:Golia è fantastico non so descrivere l'amore che provo per quel piccolo esserino,ma vorrei proteggerlo,sempre! -Dissi osservardo l'esserino in difficoltà.
K: Perché sei così?
V: così come?-Mi voltai a guardarlo.
K:Diversa.
V:Io non sono diversa,sono banale ed uguale a qualunque altro essere umano sulla terra.
K:Tu non vedi quel che vedo io!
Lo sguardo del Re mi mise a disagio,sembrava mi stesse sbravando con gli occhi non capivo se da un momento all'altro fossi stata molestata oppure uccisa in modo brutale. Cambiai discorso.
V:Questo posto è fantastico,il camino a forma di leone,i quadri dagli enormi giganti e creature,persino quella robusta scrivania dalle "gambe" a forma di puledro,ah e per non parlare di queste meravigliose lampade dalla fiamma sospesa,che poi perché blu?
Il fuoco è rosso!-Stavo blaterando,arrivai ad un punto in cui mi ritrovai a non saper più cosa dire.
K: Smettila Vivien!
Lui iniziò a venirmi incontro ed io ad indietreggiare,ad un tratto qualcosa mi fermo permettendogli di avvicinarsi a due centimetri dal mio viso.V:non farmi del male!
Lui mi guardò con aria corrugata.
Ridendo e distogliendo lo sguardo affermò.K:Io non riuscirei mai a farti del male.
Perché se ti odio così tanto,non riesco a starti lontano?Rispondimi!Ovviamente non risposi.
Ma quel suo sguardo mi rapiva.
Era così bello.
Il mio respiro inizio a farsi pesante.
Gli sorrisi e ad un tratto sensa pensarci gli spostai i capelli dalla nuca,fino ad accarezzare il suo visto.Avvicinail mio volto ad un centimetro dal suo,i nostri corpi erano vicini più del dovuto.
V:Lucimo mi ucciderebbe se sapesse ciò che sto per fare.
Lui sorrise i nostri volti si avvicinarono.
Strinsi le gambe e con ardore iniziai a baciarlo,inutile dire che lui ricambiò.
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Mixed world
Fantasy"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...