Non facevo altro che ripetermi le solite cose "Non fidarti,ricorda,ma soprattutto non affezionarti".
D'altronde questo non era il mio posto. Il mio unico obbiettivo era quello di tornare a casa.
Aprí il baule riprendendo la pietra.
All'interno trovai dei strani giornali.
Sotto al coperchio notai una scritta, calcata con un pennarello.Con inciso...
"Solo un'anima pura potrà celare ciò che il baule può svelare".Lessi la frase in rima ad alta voce,ad un tratto le scartoffie presero forma.
Varie foto in bianco e nero iniziarono ad apparire.
Sembravano scatti rubati.Alcune raffiguravano Ethos ed il re,in molte di esse apparivano... confidenziali e felici.
Com'è possibile tutto questo?
Notai che in una di esse,al centro tra i due si trovava un'uomo anziano,alto e dalla lunga barba,tenente una treccia che scivolava lungo una spalla.
Un lungo bastone veniva sorretto tra le sue mani.
Incastonata sopra esso veniva raffigurata, la grande Gemma da noi ritrovata.
Non capivo chi fosse, quest'uomo non veniva citato in nessun racconto e tanto meno in nessuna profezia,eppure il suo aspetto lo rendeva diverso,quella foto mi dava la certezza che molto altro avrei dovuto scoprire del mio mondo.
La pietra ad un tratto iniziò ad emanare calore,vidi del fumo iniziare a salire,l'interno del baule iniziò a darsi fuoco,presa dal panico mi alzai.
Non avevo alcun recipiente con me.
Afferrai il cuscino estraendolo dalla fodera, Corsi in bagno inumidendola frettolosamente per poi dimenarla all'interno dell'oggetto.
Le fiamme indussero una piccola esplosione facendomi inciampare lontano dal baule, per poi scomparire.Stranita da tutto ciò tornai a guardare il suo interno avvicinandomi lentamente.
Tutto era scomparso,neppure un briciolo di cenere lungo i bordi,nulla giaceva più al suo interno.Solo la pietra.
Andai ad afferrarla instintivamente come per proteggerla.
Stringendola contro il mio petto.L'oggetto bruciava man mano sempre di più,notai i miei palmi arrossire e la pietra fondersi contro essi.
Non capivo cosa stesse succedendo era come se il mio corpo stesse assorbendo l'oro insieme a tutte le sue gemme.Una forza improvvisa mi pervase,feci un respiro e nonostante il fumo emanato,era come se i miei polmoni respirasserò dell'aria fresca,
Più la gemma si faceva piccola, più le mie mani si avvolgevano tra di loro.
Le mie vene presero volume,potevo sentire ma soprattutto vedere il fuoco scorrere al suo interno,i miei capelli si accesero diventando come dei tentacoli dalle grandi ciocche infuocate,del fumo fuoriusciva dalla mia bocca,la mia vista era più accurata,riuscivo a percepire i colori più accessi e addirittura osservare i raggi emessi dal sole stesso,senza alcuno sforzo.Ad un tratto la mia mente si riempi di voci e ricordi che non mi appartenevano,potevo sentire la felicità, l'unione e la pace tramandata dal fuoco,finché urla d'odio e disperazione non presero il sopravvento,sentivo il dolore e l'uccisione,il giudizio e la tribolazione. La paura e la persecuzione.
La cattiveria s'impossessò delle mie emozioni, volevo uccidere.
Ma non chiunque.Volevo uccidere colui che la menzogna ha portato,colui che la mia gente ha tormentato.
STAI LEGGENDO
Mixed world
Fantasy"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...