Volere è potere 59

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Aprí gli occhi sobbalzando spaventata,mi trovavo nel mio letto...
Com'è possibile se fino a poco prima ero in carrozza,mi alzai, i vestiti erano sempre quelli,guardai fuori dalla finestra,era tutto come al solito.
Sorrisi.-"Non stavo sognando,per fortuna". -Pensai ad alta voce.

G:"Hai avuto paura?Devi perdonalo il Re non si regola con la sua magia a volte, è un po' invadente".-Disse Golia apparendo nella mia stanza.

V:"OH ETHOS! Che paura Golia!"-esclamai terrorizzata, bestemmiando.

Lo guardai,era così tenero e carino..."Non importa, vieni qui".
Presi quell'ammasso di pietra voltante tirandolo per una zampa, finendo per stritolarlo in un grande abbraccio.

G:Cosa fai!?

Lo strinsi fortissimo.
In poche parole mi feci del male da sola.

V:Ho avuto paura fosse solo un sogno,pensavo che non vi avrei rivisto più.-Dissi amareggiata, ovviamente certo sarebbe stato bello anche ritrovarmi al regno luce.

La creatura riempì gli occhi di lacrime e iniziò a piagnucolare balbettando.
G:Non posso credere che un'umana dica questo,ho sempre voluto un'amica come te.-Disse il cucciolo singhiozzando.

V: suvvià Golia non piagnucolare adesso, se non vuoi che lo faccia anch'io! - lo guardai col broncio.

La porta si aprì,era Ursula.
U:Vorrei essere io il drago per distruggerlo cazzarola- Borbottò l'elfa irritata gettandosi sul letto sbuffando.

V: HAHA che succede Ursula?Cosa c'è che non va?.
U:Non può teletrasportarci come fossimo sacchi di patate.
G:Volere è potere e lui ne ha.
U:Zitto mucchio di pietra,non ti zittisci mai.-disse ringhiando.
V: Smettila Ursula.
U: sennò?
V: Sennò esci fuori dalla mia stanza.
U: addirittura, cioè per un cumulo di pietre mi butteresti fuori?
V:Golia è mio amico.
U:sei un'umana non puoi avere un gargoyle come amico.
V: eppure guarda un po'.
Si zittí dopo qualche versaccio di disapprovazione,credo avesse capito che non aveva nulla a sua discolpa.

G: Comunque sono qui perché il Re vuole assicurarsi che siate tutte intere. -Disse Golia tutto fiero di se.

Quel piccolo gargoyle era tutta la mia vita,lo adoravo.

V:Beh lo siamo.-Girai su me stessa felicissima, non capendo neanche io il perché lo fossi.

U: purtroppo!-contrabbattè Ursula, girandosi i pollici sul mio adorato piumone.

La guardai alzando gli occhi al cielo.
V:Che pesantezza! Sorridi un po'.
Ero stufa di questo suo comportamento pessimista,mi levava ogni energia.

G: VIVIEN non per interrompervi ma io ho ancora tante cose da fare nella mia vita e se il Re mi dà un comando devo farlo,e anche in fetta!
Scendiamo?- disse Golia.

Beh in effetti non aveva torto karagan odia aspettare.
Dopo tale affermazione Ursula alzò le braccia dandosi una spinta così da alzarsi tutta d'un pezzo andando verso la porta,credevo mi avrebbe aspettato invece uscì sbattendola come se noi neanche esistessimo.

G:Stana la tipa eh!-pronunciò con tono sarcastico.
V:Non guardarmi,non la conosco.
Risi,Alzai le mani e feci spallucce.
Io proprio non la capivo.

Anche Golia sarebbe potuto apparire direttamente lì, eppure mi aspettò.
Ci incamminammo verso la porta girai il pomello facendo uscire prima lui,la chiusi così da incamminarci oltre il corridoio, notai dei nuovi lunghi tappeti raffiguranti,dei strani simboli e creature stilizzate di ogni tipo, ovviamente tutto in rosso porpora e oro puro. Erano eleganti, lunghi e circondati da frange non pettinate. Osservandolo non mi resi conto che raggiunsimo le scale.

Iniziai a scenderle fin quando...

Karagan: VIVIEN finalmente sei arrivata stavamo parlando proprio di te.-Disse il Re con la puzza sotto al naso, Neanche a metà scalinata.

Qualcosa non mi quadrava.
Perché stava parlando di me?
Cosa vorrà mai?
Forse vorrà uccidermi?
Scesi le scale ricolma di domande.

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