La profezia 26

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Questo palazzo è immenso, per non parlare dell'atrio,di fronte a me avevo una larga scalinata che conduceva al piano di sopra,le mura erano così alte,sembrava non avessero una fine,robuste colonne sorreggevano il tutto, dipinti di angeli e tante altre creature tra cui vampiri e licantropi venivano raffigurati...la tappezzeria non scherzava neanche. Il grande caminetto prendeva la forma di una bestia feroce con le fauci aperte,divani dall'aria comoda, vasi sculture candelabri...e per finire di fronte a me sul muro all'altezza delle scale un grande dipinto in grandezza umana raffigurante Re karagan. Notai due leoni ai lati opposti guardare le due direzioni delle scale superiori,sembravano così veri. tutto mi lasciava senza fiato...

Il goblin attendeva il bicchiere.
Lo riposai sul vassoio e andò via.
Ursula aveva un'aria preoccupata... andò a sedersi al divano di fronte al camino,io rimasi ferma all'entrata,non sapendo cosa fare.

Ad un tratto una nebbia nera scese le scale superiori era velocissima...
Fermandosi a metà della scalinata principale. Fu lì che comparí.
Il lupo iniziò a fare movimenti strani,prendendo forma umana Astrokor rivelò il viso sfreggiato.
Nessuno faceva caso a me.
Iniziarono a parlare.

Iniziò il Licantropo dalla carnagione scura: Avete Visto mio signore?

Karagan scesce le ultime scale.
Sembrava indignato.
Si avvicinarono al lato opposto del soggiorno dove si trovava una piccola fontana che sembrava sprigionare del denso sangue con affianco un tavolino con sopra dei calici in oro.
Il Goblin si avvicinò facendo versare il contenuto all'interno di essi,servendoli.

Mi sentivo trasparente.
La loro preoccupazione mi rendeva tranquilla. Cercai di capire cosa stava accadendo.

Astrokor: La profezia mio signore.
Karagan: Non può essere. Michel sta succedendo davvero?

L'uomo lupo si astenne dal rispondere.

Karagan alzò lo sguardo spalancando gli occhi. Mi sentì trafitta.

K:Oh chi si rivede.Avvicinati,vorrai stare lì impalata tutto il giorno?
A: io la impalerei volentieri mio signore, bruciandola al rogo se lei me lo permette?
K:Non devi prendere sempre tutto nel dettaglio mio caro Kor.

Che soprannome imbarazzante,che sbruffone pensai tra me e me.

Mi avvicinai i due si scanzarono.
Mi trovavo faccia a faccia col nemico.
Guardai il lato opposto, Ursula stava morendo dentro.

U:MI RIFIUTO DI OSSERVARE TALE SCANDALO. urlò dirigendosi al piano di sopra il più veloce possibile sbattendo furiosamente i tacchi.

Michel bevve un sorso dal suo calice e con un sorrisetto compiaciuto si rivolse a karagan: Cosa farai mai a queste donne mio re?-rise.

Karagan con aria seccata rispose: È il prezzo da pagare quando si è al potere,scocciature dappertutto.

Non rimasi zitta,parlai infastidita.
V: Seccatura? È stato lei a illuderla.

K: io? Cosa ti passa per la testa Umana?

V:Tu le hai detto di amarla.

K:Io non ho mai detto quella parola in vita mia ragazzina,con chi credi di star parlando,con qualcuno della tua razza?Come ho già detto questa è una delle mie condanne ogni donna del castello mi sta azzannata addosso.
È un potere che non riesco a controllare. Finí ridendo.

V: PAGLIACCIO!

K:VACCI PIANO SIGNORINA.
PERÒ DA CIÒ CHE VEDO A QUANTO PARE SU DI TE NON HO ALCUN EFFETTO. Disse avvicinandosi spostandomi un ciuffetto dal viso.

V:E mai lo avrai!

Mi guardò con strani occhi.

K:GOBLIN!PORTA QUESTA SPORCA UMANA NELLA SUA STANZA.

l'essere si avvicino afferrandomi per un dito era così basso da dovermi chinare leggermente.
Salimmo le scale principali per poi salire quelle a destra...un lungo corridoio sfociava in delle balconate che rendevano ben visibili i giardini posteriori.
Il Goblin si fermò all'ultima stanza lasciandomi lì.

Sperai di aver capito ed entrai.

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