K:"Sei felice?"- Disse il demone.
V:si...lo sono.-Esclamai dolcemente.
K: Questo è importante,non voglio che tu ti penta della tua prima volta.
V:haha credi davvero che io pensi a questo?Ho appena fatto sesso con un demone cazzo,e dovrebbe essere questa la mia preoccupazione?-esclamai ridendo ironica.Dal nulla il re mentre rideva,afferrò un pacchetto di sigarette dalla scrivania,accendendone una.
V: Smettila ti ucciderà-Cerca di levarla via,allungando una mano.
K:Sono immortale Bambolina,mi prendi per il culo?-Disse il Re divertito.
Mi sentí in imbarazzo in quel momento,aveva ragione.
Poco dopo sospirò.
V:Cosa c'è?-mi voltai dicendogli.
K:cosa mi hai fatto Vivien?
Non so nemmeno descrivere come mi sento, è tutto così strano, così nuovo.-Disse karagan poggiando una mano davanti i suoi occhi.Io sorrisi.
V:Ho paura Karagan.
K:Di cosa?
V:Di tutto questo! Cosa stiamo facendo?ma soprattutto perché?
K:Non bisogna dare sempre una spiegazione a tutto,certe cose si fanno e basta.
V:Vorresti dirmi,che non hai dato un significato a quello che abbiamo appena fatto.
K:Anche se l'avesse avuto, qualsiasi cosa sia,tu sei un umana ed io un Demone, finirebbe Ancor prima di cominciare.
V: Quindi neanche ci proveresti?
K:Non avrebbe senso Vivien.Il Demone si alzò e mi donò una carezza sul volto,per poi rivestirsi.
K:Sono stato bene bambolina.Lo disse in modo dolce,ma lo disse.
Questo mi distrusse,se prima i pensieri contrastanti all'odio erano pochi, adesso erano di più.
Non era quello che volevo...o forse si.
La vera domanda è; io cosa avrei voluto in realtà?.Il Re uscì fuori dalla stanza,lasciandomi sola in quell'immenso studio,immersa tra i miei pensieri.
Mi domandai perché La persona più importante del regno ombra fosse caduta ai miei piedi...o forse ero io che semplicemente ero caduta ai suoi?
Karagan divenne un pensiero fisso.
Non sapevo se fosse attrazione o amore,so solo che da quel momento prese il primo posto in tutto ciò che mi era caro. Non capivo!
L'odiavo e forse lo amavo allo stesso tempo.D'altronde l'odio è pur sempre un sentimento,una cosa era certa.
Il demone non mi era indifferente.Presi i miei vestiti indossandoli persa tra i miei pensieri,una volta pronta mentre mi diressi verso l'uscita, ad un tratto sentì di nuovo quella voce chiamarmi per nome.
Una luce tra le librerie iniziò ad intravedersi, così decisi di raggiungerla.
Vidi la pietra esposta su di un piedistallo in oro. Quell'oggetto mi attraeva a se,cercai di distogliere lo sguardo andando via,Ma era più forte di me. Doveva essere mia.
Vidi una forbice,mi venne la geniale idea di tagliare un gran pezzo di tessuto, proveniente dalla lunga mantovana che copriva la luce del sole, oltre le finestre.
Afferrai la pietra bollente, avvolgendola intorno ad essa, nascondendola sotto l'ampio vestito stropicciato, il calore iniziava a farsi sentire sempre di più..uscì a passo svelto,cercando di non morire ustionata.
Così mi diressi,verso la mia camera da letto.L'ansia di incontrare qualcuno mi terrorizzava,non sapevo nemmeno io il perché lo stessi facendo.
Arrivai a destinazione in modo svelto,chiudendomi a chiave.
Mi sedetti sul letto riprendendo aria.
Qualcuno bussò.Il panico mi travolse.
V:chi è?
U:Vivien posso entrare?Ursula aveva sempre un tempismo perfetto,non so come facesse ad essere sempre nel posto giusto, al momento sbagliato.

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Mixed world
Fantasy"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...