Il litigio 21

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Mi feci scortare da Golia nella stanza dove avrei dovuto pernottare.
Salì su un albero tramite una scala a chiocciola in legno, attraversai un piccolo ponte che mi portò alla casa sull'albero... sembrava di stare all'interno di una radura.
La stanza era illuminata da due lanterne su entrambi i comodini
Un letto basso a baldacchino solo che al posto delle tende scendevano lunghe rampicanti.
La finestra con d'innanzi un ampia seduta di cuscini che affacciava sui giardini . Mi avvicinai alla libreria "questa libreria è più attrezzata di un intero archivio del mondo luce" pensai tra me e me.
Mi distesi sul letto.

Girandomi vidi un minuscolo bagno con affianco un grande barile contenente dell'acqua pulita.
decisi di usufruirne, apríi l'armadio presi una camicia da notte pulita..notai un vestito in raso sul verdognolo lo uscì per provarlo poco dopo poggiandolo sul letto... Era strepitoso.

Golia nel mentre si accovaciò facendosi piccolo piccolo fino ad addormentarsi sul letto.
Una volta pronta misi il vestito e incominciai ad osservarmi allo specchio.

Qualcuno busso.
A voce passa pronunciai:chi è?

Mi avvicinai alla porta posando un orecchio.

M: Mit
V: Pit?
M:no Mit.
V:che vuoi?
M:aprimi perfavore ho bisogno di parlarti.
V:No.fuori!
M: perfavore Vivien,un secondo.

Alzai gli occhi al cielo e decisi di farlo entrare,ero furiosa.

Ci sedemmo faccia a faccia sui Grandi cuscini di fronte la finestra.

V:non fissarmi parla!
M:io non c'entro nulla Vivien,devi credermi,mi sono sempre preso cura di te fino ad oggi come avrei potuto darti in pasto al Signore oscuro?
V:tu?non è stato Pit ad aver fatto questo?sei venuto qui a prendermi per il culo?
M: Pit? Pit? Pit non vede l'ora di avere il fottuto risarcimento che gli spetta.

Il mio umore si accasciò... dovevo aspettarmelo.

V: risarcimento?
M: esatto il Re darà un enorme somma a coloro che ti consegneranno a lui.
V: perché lo ha fatto?
M:Pit è un soldato lui vive per il popolo e sa che quel denaro ci sarà d'aiuto.
V:non voglio crederci.

Mit incominciò a diventare strano..
M:ti ha già voluto morta una volta credi che gli peserà tanto la seconda?

Alzai lo sguardo guardandolo negli occhi. Ero stanchissima appoggiai la mia fronte alla sua poggiando le mie mani sul suo petto potevo sentire il suo battito.

....

P: C-cosa vedono i miei occhi? Mi prendi in giro Mit?

M:NON È CIÒ CHE SEMBRA.

P:ah no? Davvero? Non sei nient'altro che un Lurido pezzente. Và da tua moglie COGLIONE.

V: moglie?

Pit saltò addosso al fratello con tutta la furia possibile, lo afferrò dalla testa sbattendola ripetutamente contro al muro dopodiché gli diede una violenta ginocchiata allo stomaco lasciandolo a terra...dopo ciò lo strisciò fuori e in fine sbatté la porta chiudendosi all'interno.

Ingoiai un cumulo di saliva...ero terrorizzata.
Tornai a sedermi sul letto senza neanche guardarlo in faccia.
Fu lì che lui si avvicinò inginocchiandosi tra le mie coscie.

P:non guardarmi così bambolina
Non ti farei mai del male.
V:avrei dubbi-borbottai
P:Golia puoi ricomparire non farò nulla neanche a te.

Una piccola pietra sbatté sul vetro
Golia salutò Pit dal ramo di un albero facendogli intendere che non avrebbe avuto alcun intenzione di rientrare in camera.

Pit scoppiò a ridere esclamando:uno in meno. io lo accompagnai.

Si sedette di lato a me mettendo una mano sulla mia spalla, dopo ciò mi spinse fino a gettarmi sdraiandomi insieme a lui.
Una volta coricati e coi volti poco distanti si avvicinò lentamente.

Il mio cuore batteva forte.

P:posso darti un bacio?
V: Pit...io non...

Neanche il tempo di parlare che lo ritrovai su di me afferrandomi dai polsi...Potevo sentire l'eccitazione salire, il calore dei nostri corpi fondersi mentre i respiri affannati richiedevano più di un semplice bacio...

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