Mio padre mi raggiunse in lacrime.
Giustificandomi del fatto che io non potessi saperlo, ovviamente non riuscì a placarmi ogni mia lacrima solcava quel corpo oramai morto.
Gli misi le mani in faccia accarezzando le sue guance rosate.Io Re si avvicinò,restando dietro di me.
K: È colpa mia,non avrei dovuto credere a quella stupida profezia.
Erik:Non dire così,la profezia è reale.
Lucimo il suo angelo, è normale reagisca così,lui era parte della nostra famiglia,ma sarà ricordato con onore.
La colpa è soltanto mia,sono stato io a mandarlo al cospetto del Dio Luce.V:SMETTETELA ANDATE VIA!
VIA!LASCIATEMI SOLA.Le Mie lacrime ad un tratto iniziarono ad evaporare sul corpo della vittima.
Un tuono rimbombò nei cieli.Ed una pioggia di sangue cadde sulla terra.
Nel punto dove mi trovavo,essa era fitta tanto da riuscire a ricoprire il corpo.
Le mie mani di surriscaldarono e dal nulla iniziai a passarle sopra l'assassinato.Il sangue divenne pietra.
Continuai a piangere.
Ad un tratto le mie lacrime acquisirono lucentezza e la pietra si dissolse prendendo fiamma.
Fino a divenire cenere.V:Cosa succede?-Dissi portando lo sguardo al Re.
K:Tu sei più di quel che credi.
V:Non capisco.
K: Ricordi quando ti dissi che manipolare il soffio della vita altrui, mi era impossibile?
V:cosa c'entra?
K:Ecco forse non lo era per me.
Ma non per te.Mio padre mi urlò di girarmi.
Ad un tratto Lucimo iniziò a tossire muovendosi e togliendo la cenere che ricopriva il suo viso.
Lucimo: VIVIEN?
V: LUCIMO!
L:stai bene vero?
Non risposi ma gli sorrisi.
V:Tu? tu stai bene vero?
L:adesso si. -L'angelo si gettò tra le mie braccia provandomi a baciare.
Vidi lo sguardo del Re oramai passato di fronte a me congelarsi.
Io non volevo,ero contenta ma non potevo farlo!
Così tirai la sua testa sulla mia spalla,non permettendo l'inaspettato.E possibile che questo rimbambito riusciva a mettermi a disagio anche in momenti del genere-Pensai sorridendo tra me e me.
Ero felice.
Mio padre si incluse nell'abbraccio avvolgendoci.I combattimenti osservavano in silenzio.
Per un attimo era come se esistessimo solo noi 3.
Io papà e il mio angelo maldestro.
Udí la voce del mio amato Gargoyle avvicinarsi esclamando:"ed io".
V:Vieni qui stupidino.-Dissi tendendogli un braccio.
Golia fu parte di noi in quel momento.
E questo non poteva fare altro che rendermi ancora più felice.Questa era la mia famiglia.
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Mixed world
Fantasy"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...