Dopo di ciò si allontanò via col capo che gironzolava ovunque pur di non incrociare lo guardo di karagan che lo stava inseguendo.
Sentivo quel bacio,lo vidi come una violazione,un brivido umido e fastidioso,mi tormentava,passai la mano come per pulirmi più volte mentre i miei occhi si riempirono di lacrime,alzai lo sguardo alla luna pur di non farle scendere lungo il mio viso.
Karagan si avvicinò immediatamente.
K:TI HA TOCCATA?
V:No karagan.
K:Cosa voleva?
V: Nulla.
K: perché ti era così vicino?-Urlò.La Luna Fallí.
Il mio pianto scoppiò insieme a tanta di quella rabbia che niente e nessuno avrebbe mai potuto fermarmi.V:CHE TI INTERESSA?
QUALSIASI COSA STESSE FACENDO.
COSA TI IMPORTA?CHE VUOI?
NON SONO NIENT'ALTRO CHE UN MISERO GIOCATTOLINO PER TE.
MA SONO STANCA DI GIOCARE.
VOGLIO TORNARMENE A CASA.
VOGLIO TORNARE DALLA MIA FAMIGLIA. SONO STUFA DI TUTTO QUESTO. ADESSO BASTA!
RIPORTAMI A CASA,ALLA FINE SONO QUI DENTRO PER ERRORE,NO?K:Lo sai che non mi è possibile!
Non urlare.Karagan portava la pietra all'interno di un piccolo sacchetto in pelle semplice, che pendeva dalla sua cintura.
Potevo vederne la Luce emanata.
Rilasciava come un ronzio fastidioso.V: Perché fa così?-dissi osservandola, asciugandomi le lacrime.
K: così come?
V: Niente lascia stare...-dissi perplessa.Karagan mi sorrise fissandomi negli occhi.
K: Mi dispiace.
Abbassai lo sguardo.
Ma lui si mise di fronte a me e con l'indice della sua mano alzò il mio capo portando nuovamente il suo sguardo all'interno del mio.
I suoi occhi neri scintillavano.
Più lo guardavo più mi sentivo vicina.
Chiusi gli occhi,potevo sentire il suo respiro sul mio petto, finché non arrivai alle sue labbra. Riaprì gli occhi... lo vidi fermo ed impassibile,era come se non stesse provando nulla,se non cattiveria.Mi fermai. Non lo feci.
Anche se l'avrei voluto tanto.Mi allontanai spingendolo via delicatamente.
V:Devi starmi lontano.
K:sei tu che sei andata troppo oltre.
V: perdonami se ciò ti ha dato fastidio.
Buonanotte.-Infastidita dopo i miei numerevoli sbalzi d'umore gli diedi le spalle.Questa volta sarei davvero andata a dormire, né lui né nessuno me lo avrebbe impedito.
A metà scalinata,lo senti urlare rivolgendosi a me.
K:Ah e per la cronaca, nessuno ha detto che mi ha dato fastidio!.-
Disse sorridendo infilandosi le mani in tasca.Non mi voltai.
Ma sorrisi,Cazzo se sorrisi.
NON SO PERCHÉ QUELL'UOMO AVESSE COSÍ TANTO POTERE SUL MIO UMORE.LO ODIO- pensai.
Una volta sotto, Ursula mi osservò.
U: Perché sorridi?
V:Non ti riguarda.
U:Non sei credibile con quest'espressione.Risi infilandomi nel sacco a pelo.
La lasciai parlare sola, finché non cedette.Perché mi sento così?
Perché sono così felice?.Forse mi serviva solo un po' di riposo.

STAI LEGGENDO
Mixed world
Fantasia"Io sono karagan, movente della guerra" egli guardò i suoi compagni per cercare l'approvazione nei loro sguardi e continuò cercando di scendere a patti con Ethos "cos'avranno mai dei viscidi umani in più di noi,guardaci siamo potenti abbiamo i nost...